I DON'T WANT TWO PRESENTS

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24th December
🎄

Louis sentì le sue labbra curvarsi in un sorriso nell'esatto momento in cui sgusciò via dal sonno, rapito da un solo pollice che gli sfiorava piano la guancia, come se in realtà il suo obiettivo non fosse quello di svegliarlo.

"Buongiorno, Lou." mormorò Harry, e a Louis bastò sbirciare il suo sorriso raggiante attraverso le ciglia per sfuggire dall'ultima briciola di stanchezza. "Buon compleanno!"

Si portò le mani a strofinarsi gli occhi, anche per accertarsi che fosse tutto vero e che non stesse navigando in una nuvola d'illusione. "Come fai a saperlo? Non ti ho mai parlato del mio compleanno.".

"Me lo ha detto Liam, infatti."

"Perché parli di me con Liam?" rise scettico Louis. (Era troppo presto. Dannazione.)

"Avevamo terminato gli argomenti, presumo?" ridacchiò Harry, prima di stampargli un bacio sulla guancia - cosa?? - e: "Ti ho preparato la colazione!" avvertirlo, rialzandosi in piedi. (Louis non si era neanche accorto che fosse effettivamente in ginocchio davanti al suo letto, e non importava perché la sua guancia continuava a contorcersi e formicolare in un modo fin troppo piacevole.)

Si diresse fuori prima che Louis potesse fare qualcosa di strano come ringraziarlo e non perse tempo nel raggiungerlo. Aveva fame e non gli importava affatto di Harry. (Aveva letto da qualche parte che la negazione facesse parte delle cotte, ma Louis aveva evidentemente saltato quel passaggio e non voleva essere di certo il primo ad abbandonarsi al suo destino senza opporre alcun tipo di resistenza.)

Venne accolto da un inchino eccessivo da parte di Harry e un suo gesto della mano affinché si accomodasse, tirandogli anche indietro la sedia.

Il che.

"Woah, Harold. Finalmente qualcuno che mi tratta come merito!"

"Quindi nel migliore dei modi?"

Louis quasi si strozzò, e si sentì patetico davanti all'espressione spavalda di Harry. "Del cibo è un regalo sufficiente. Sto morendo di fame."

Harry gli posò un piatto di pancake - ed era un muffin quello? Quando diavolo li aveva preparati? - e una tazza di tè davanti, e solo in quel momento Louis notò che la tavola fosse stata apparecchiata come se effettivamente lo meritasse.

"Questo non è il tuo unico regalo, Lou." scosse la testa, come se immaginare il contrario fosse qualcosa di assurdo. "Renderò questo giorno il più memorabile della tua vita."

(Louis dovette prendere un respiro profondo per non rivelargli che sarebbe bastato solo un suo sorriso per renderlo un giorno da ricordare, ma era ancora nella sua fase di negazione e doveva restarci ancora, almeno per qualche altra ora.)

"A partire.." continuò Harry, sgattaiolando via dalla stanza in un attimo e ritornando immediatamente al suo posto, "Da questo." Harry gli stava porgendo una scatola di medie dimensioni, avvertendolo con un: "Attento, è fragile." e Louis si chiese se gli stesse regalando il suo stesso cuore.

E appena la aprì. Cazzo.

"È la mia tazza." constatò, facendo rimbalzare lo sguardo dal regalo a Harry.

Regalo.

Harry.

"Non ho potuto fare niente per ripararla, ma sono corso a cercarne una uguale e non l'ho trovata. Speravo di poter rimediare prima che tu notassi la sua assenza, ma purtroppo ho dovuto ordinarla online e.." prese fiato, e Louis si domandò se si ricordasse le basi di sopravvivenza che vedevano la voce respirare al primo posto, "È arrivata solo ieri."

All I Want For Christmas Is A New Fish || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora