Pt.1

20 1 0
                                    

Stessa città




Stessa scuola




Stessa vita


Eccomi svolgere una delle mie attività mattutine quotidiane. No, non sono quella professoressa di mezza età con un'immensa voglia di andare in pensione prima del dovuto. Non sono neanche il tipo da figlia di papà alla Hope con una bella Ferrari guidata da moi. Sono più... eccomi!
Quella sono io. Sto distribuendo dei volantini per un corso scolastico ma... qualcuno mi ha spinta facendoli cadere tutti.
y/n: "potresti anche darmi una mano eh?!"
Ovviamente quella persona ha fatto finta di niente e ha continuato per la sua strada.

quell'idiota poteva anche degnarsi di scusarsi perlomeno!

I miei pensieri furibondi vengono interrotti dalla voce di qualcuno.
?: "ehi...vuoi una mano?"
y/n: "non è evidente?!"
?: "oh- sì... scusami"

allora in questo mondo esistono ancora le persone gentili

Finiti di raccogliere i volantini, il misterioso ragazzo rivelatosi di grande aiuto conclude il suo "generoso" compito portando insieme a me tutto al prof. Harrison.
y/n: "grazie mille. Te ne sono grata"
?: "f-figurati. Ho solo dato una mano, niente di chè"
gli sorrido perché è grazie a lui che la giornata non è iniziata storta.
?: "io so-"
La campanella di inizio lezione suona. Lo saluto e mi incammino a passo veloce verso la mia classe perché alla prima ora ho il prof di aritmetica e per lui "la puntualità è fondamentale" (le sue parole mi rimbombano nella mente continuamente).
Durante la lezione mi domando se mai rivedrò quel ragazzo perché vorrei ricambiare il favore. Solo per poco perché poi torno a pensare che la vita di hope delle fan fiction su wattpad non è affatto male. Perché non posso essere io? Fanculo Hope.

Cercando di essere il tuo amichevole Spiderman di quartiereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora