Portami a ballare [Matian]

Vivo

"È imbarazzante" sentenziò Mattia, posando il telefono sul comodino accanto, e buttandosi di peso morto sul letto, mentre ancora pensava alle immagini che aveva visto.

"Di che parli fra?" Chiese Dario alla sua sinistra, vedendo il biondo abbastanza leso da qualcosa. Successivamente anche il moro affianco a lui sembrò interessarsi della conversazione, mettendosi sdraiato sul fianco destro, osservando i due ragazzi parlare.

"Ho visto delle cose che avrei preferito non vedere" rispose il biondo, giocando con un anello, evitando di pensare che l'oggetto di imbarazzo fosse proprio a fianco a lui, totalmente partecipe, anche se tacito, della conversazione. Il moro alzò un sopracciglio osservando lo strano comportamento del biondo, chiedendosi cosa lo avesse sconvolto così tanto, tanto da non dire nemmeno l'argomento del problema. Poi si mise seduto, portandosi una mano alla base del setto nasale, stringendolo, cercando di alleviare l'atroce mal di testa che da tutto il pomeriggio lo stava uccidendo.

"Cose di che genere?" continuò il riccio, cercando di capire quale fosse il problema, mettendosi anche lui seduto, guardando il moro che sembrava stesse dolendo, respirando nell'aria un clima non troppo piacevole. Che qualcuno gli avesse lanciato una macumba?

Il biondo tentennò a rispondere, riponendo anche lui lo sguardo su Christian, ma per motivi diversi da Dario. Quando lo guardava di profilo sembrava proprio scolpito dagli angeli, ed ammetteva di avere un debole per il suo naso perfettamente a punta e per le sue folte ciglia che adornavano i suoi occhioni castani, così pragmatici. Mattia storse il naso verso i suoi stessi pensieri, ponendoli in un angolino ben remoto del suo cervello, dando come esito a tali constatazioni sull'aspetto dell'altro, che fosse bello oggettivamente e quindi trovandolo tale, pensava a simili complimenti. Nessun'altra spiegazione. Era per questo motivo che era sconvolto dai video che trovava sui social, dove c'era gente che fantasticava su una possibile relazione tra lui ed il moro, definendoli già 'innamorati'. Al biondo veniva da tirarsi i capelli dalla frustrazione quando li guardava, perché erano terribilmente squallidi, ma non tanto per l'insinuazione della coppia, ma per i modi in cui le cose venivano inculcate, come se fosse una verità assoluta. Mattia temeva che la causa di tutti quei filmati fosse sua, data la spiccata dote che aveva nell'osservare il moro, che fosse in casetta o durante il programma, e non lo negava, semplicemente gli piaceva guardarlo, e non si era nemmeno mai posto il perché, dato che se qualcosa lo attraeva visivamente, lo osservava e basta, tutto qui.

"Chri, tutto bene?" cambiò argomento il piccolo, giusto per salvarsi dalla conversazione iniziale, ma anche perché visibilmente preoccupato per il moro davanti a lui che non accennava a cambiare posizione, essendoci ormai da diversi minuti. Ricevette un assenso di risposta, mentre il bergamasco tolse la mano dal volto, riponendo il suo sguardo negli occhi del biondo, destabilizzandolo per un momento. Gli venne da trattenere il fiato per quel minimo contatto visivo che stavano avendo, sentendosi bruciare dentro, fin nelle viscere.

"Si, solo emicrania" fece scemare la domanda il moro, muovendo la mano destra avanti e indietro, giusto per far cessare di essere lui il protagonista della conversazione. Il biondo continuò a fissarlo per qualche secondo, per poi sospirare e distoglierlo, riponendolo davanti a sé, sulla parete verde che caratterizzava la sua stanza. Gli venne da storcere il naso osservando il colore, trovandolo assolutamente orribile, non adatto sicuramente per abbellire una camera.

"Pronto?" richiamò la sua attenzione Dario, sventolando una mano, per farsi notare, mentre il biondo per un momento si era addirittura dimenticato la richiesta dell'amico. Tentennò un secondo, spostandosi e sedendosi in maniera più comoda e cominciò a formulare una serie di frasi sconnesse tra loro. "Sai, alcune persone fuori seguono tanto me e Chri" si fermò poi, annaspando, non trovando il coraggio di continuare, dandosi dello stupido. "Si, e?" incitò l'altro a continuare, "Mh, non come amici".