-5 ESTATE FREDDA

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Amo l'estate, da sempre.
Quando ero piccola non vedevo l'ora che arrivasse per poter dormire in campagna dai nonni, stavo veramente bene.

Ho diciassette anni, anche se tutti credono ne abbia dodici per la mia statura, oppure venti per le mie esperienze.
Sono un ossimoro vivente, il mio sogno era fare la cuoca per una cucina stellata, ma al contempo stesso detesto il cibo, tutto tranne le ciliegie, mi ricordano i nonni che ora non ci sono più; ogni volta che ne mangio una è come fare un tuffo nel passato.

Dalla finestra riesco a vedere il ciliegio che si trova in giardino, non ha ancora dato tutti i suoi frutti, ma tra poco sará pronto.

Guardo ancora un po' il roseo albero prima di sentire dei passi avvicinarsi alla mia camera, subito rimetto la flebo.

-"buongiorno signorina, come sta?"

Tiro un'occhiataccia al dottore, è ovvio che io stia male da morire.
Sento che parla con le infermiere sottovoce, c'è qualcosa che non va in me.

-"sei scesa di peso ancora?"
-"non lo so"

Mi portano alla bilancia in sedia a rotelle, non ho le forze per camminare.

32 chili.
Torno a letto.

Finalmente ho raggiunto il numero perfetto, anche se ho tanto freddo ora e questo riconferma il mio essere un ossimoro vivente.

Stacco di nuovo la flebo e la sposto per osservare l'albero ancora.
Ho tanto freddo...
Ho tanto sonno...

Sentii in sottofondo "la stiamo perdendo!" mentre le mie costole venivano schiacciate dalle compressioni poi tutto finì.

Non sono mai stata così leggera in vita mia, sono felice di nuovo.

Nonni miei sto arrivando, mangeremo le ciliegie insieme.

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