Dabi x Hawks

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Dovevano essere rimasti solo loro due in quell'edificio.
"Trovatevi una stanza." Gli diceva una voce nella testa, ma Keigo non sembrava intenzionato a muoversi. Se ne stava lì, in piedi, a fissare l'altro come se non avesse idea di quale sarebbe dovuta essere la mossa successiva.
Non erano mai soli, loro due, non lo erano mai stati da quando si erano dichiarati implicitamente che provavano dei sentimenti l'uno per l'altro. A pensarci, Keigo rise, ottenendo solo uno sguardo teso e torvo come risposta.
"C'è un posto più... intimo in cui possiamo stare?" Chiese, ad alta voce. Non aveva intenzione di fare nulla, voleva solo cercare di allentare la tensione che li circondava da almeno cinque minuti. "O hai intenzione di stare qui in piedi tutta la mattina?" L'altro gli voltò le spalle e si incamminò senza dire una parola. Keigo si fece un appunto mentale: Touya Todoroki era un ragazzo suscettibile.
Lo seguì in una stanza che aveva tutta l'aria di essere dedicata esclusivamente a Touya. Non era esattamente una camera, anche se era il letto ad occupare gran parte dello spazio. C'era anche un tavolino con due sedie, e Keigo ne prese una senza fare troppi complimenti. Touya si sedette sul letto.
I loro piedi si sarebbero potuti toccare se solo uno dei due si fosse sporto più avanti di qualche centimetro.
"Cos'hai intenzione di fare?" Chiese Touya, improvvisamente.
"Volevo solo passare del tempo con te, non mi sembra una proposta così sconvolgente." Touya si limitò ad annuire.
La verità era che nessuno dei due sapeva come comportarsi in quella situazione. Fino a che punto potevano spingersi, l'uno con l'altro, per non rischiare di ferirsi a vicenda o di spingere l'altro ad andarsene per sempre?
Keigo decise di provare ad infastidirlo. Comandò a una delle sue piume più piccole di volare verso di lui e fargli il solletico. Sperava che, almeno in quel modo, sarebbe riuscito a trasformare l'espressione dura di Touya in un'altra qualsiasi, ma sobbalzò quando l'altro afferrò la piccola piuma rossa e le diede fuoco.
Come accorgendosi in ritardo di quello che aveva fatto, Touya aprì la mano in cui aveva stretto la piuma e la guardò, sentendosi in colpa.
"Scusami." Avrebbe voluto dire. O almeno, una parte di lui avrebbe voluto, quella che ancora ricordava il dolore passeggero di una piccola scottatura.
Non disse nulla, e Keigo si alzò.
Pensò, per un istante, di aver oltrepassato il limite, di averlo convinto a lasciarsi alle spalle tutta quella situazione in cui Touya l'aveva intrappolato. Invece Keigo si avvicinò a lui e si accovacciò, reggendosi con le mani sulle sue ginocchia. "Non farlo più. Scotta." Keigo rise di nuovo. Come faceva a ridere in situazioni come quelle? Come faceva a ridere, quando era con lui?
Keigo allungò una mano verso il suo viso, e istintivamente Touya si ritrasse. Keigo raggiunse comunque la sua guancia. Lo stava accarezzando, niente di più, perché lo stava facendo? Touya rabbrividì per quella sensazione. Non aveva più sensibilità nei punti in cui la sua pelle era completamente ustionata, ma dove non lo era poteva sentire benissimo il pollice di Keigo che si muoveva avanti e indietro, lentamente. Chiuse gli occhi, cercando di concentrarsi su quel momento, e prima che potesse accorgersene, stava baciando il palmo di quella mano. Anche Keigo, che non si era aspettato quel gesto, esitò, e senza volerlo spostò uno degli anelli di metallo sul viso dell'altro, riaprendo una ferita.
"Mi dispiace," Disse subito Keigo, cercando un fazzoletto o qualcosa con cui tamponare le gocce di sangue che stavano uscendo. Touya scosse la testa, tenendo ferma la mano dell'altro sul suo volto con la sua.
"Non è niente. Non sento niente." Rimasero entrambi in silenzio, non sapendo come comportarsi.
"Sono passati anni dall'ultima volta in cui qualcuno mi si è avvicinato tanto a me." Così tanti, che Touya si domandò se quella non fosse effettivamente la prima volta.
"Potrei avvicinarmi ancora, se prometti di non usare di nuovo il fuoco contro di me." Touya gli lasciò andare la mano. Vedere Keigo ridere o sorridere in quel modo lo facevano ancora sentire a disagio.
Keigo si rimise in piedi, afferrando una mano di Touya e tirando su anche lui. "Così siamo più vicini." Keigo gli mise le mani sui fianchi, ma lui non sentì nulla, e rimase immobile quando si rese completamente conto che le ustioni sulla sua pelle non erano solo un vantaggio quando combatteva.
"Il temuto villain Dabi, completamente inerme tra le braccia dell'eroe numero due. Sarebbe uno scandalo se si sapesse in giro." Touya sapeva che Keigo stava solo giocando con lui, ma per ripicca allungò una mano verso le sue ali, e strappò via qualche piuma, facendolo allontanare di scatto da sé. "Smettila. Fa male!" Due piume volarono verso la mano che Touya aveva appena usato e la graffiarono. Touya ritrasse subito la mano al contatto, quasi ricordando solo in quel momento di avere ancora delle parti del corpo sensibili.
"Vuoi giocartela così quindi?" Chiese, tirando fuori la risata beffarda che lo contraddistingueva.
"Hai cambiato espressione! Un punto per me." Esclamo Keigo, fiero.
In un attimo, l'atmosfera tra i due era cambiata.
Touya non aveva intenzione di bruciare anche quelle piume. Le teneva ancora strette nella mano ferita. Se la portò al volto per cercare di fermare il leggero pizzicore del graffio soffiandoci sopra, e Keigo sembrò reagire positivamente a quell'azione. Fece un passo indietro, come se avesse ricevuto un colpo inaspettato.
"Che ti succede? Hai già perso la motivazione?" Keigo cercò di richiamare a sé le piume che Touya stava stringendo, nessuno aveva mai tenuto in mano le sue piume così a lungo. Qualsiasi sforzo fu vano. "Qual è la prossima mossa, Pro Hero?"
Cercando di ignorare la strana sensazione che gli davano le piume nella mano di Touya, Keigo si fece di nuovo avanti, e lo baciò.
Touya si tese nuovamente, e cercò di allontanarsi, ma Keigo lo tenne stretto a sé, circondandolo con le sue ali.
"Pensavo che, come villain fossi sempre pronto a tutto," Sussurrò Keigo, ancora vicinissimo al suo viso.
"Non si può essere pronti per qualcosa che non si è mai fatto." Ribatté Touya, pentendosene immediatamente. "Smetti di sorridere in quel modo." Aggiunse, offeso. Keigo scosse la testa, baciandolo una seconda volta, poi, come se avesse realizzato qualcosa solo in quel momento, Keigo si allontanò. "Scusami, non ci avevo pensato."
Touya non fece neanche in tempo a chiedergli di cosa stesse parlando, che Keigo gli diede un altro bacio, questa volta sulla guancia. Sentire il contatto di quelle labbra sulla sua pelle fu una sensazione completamente diversa. "Fallo di nuovo..." Keigo si avvicinò al suo viso di nuovo, ma questa volta gli baciò una palpebra, e questo lo fece rabbrividire.
"Le palpebre sono il tuo punto debole? Interessante," Keigo si concentrò su quel punto per qualche istante, e Touya alla fine lasciò cadere le piume per stringerlo a sé.
Rimasero stretti l'uno all'altro per qualche minuto, cercando di elaborare quella serie di sensazioni nuove che stavano provando, poi Touya si allontanò di qualche centimetro per guardare Keigo negli occhi.
"Gran parte del mio corpo è insensibile al tatto, per questo posso attaccare con tanta forza,"
"L'avevo capito,"
"No. Non è questo che volevo dire." Touya tolse una mano dal fianco di Keigo per osservarla. "Mi sono abituato a tenere lontano chiunque, in ogni caso. Fare il possibile per non rimanere ferito è diventata l'abitudine." La sua mente vagò spontaneamente a molti anni prima, a intere giornate di allenamento che non era mai riuscito a ricordare, ma che sapeva benissimo che aveva vissuto. "Sei la prima persona che mi tratta come se fossi un essere umano, Keigo. Tutto questo è nuovo, per me."
Keigo ritirò le ali che li circondavano e abbassò lo sguardo per un istante, ma poi tornò a guardarlo negli occhi. "Tu sei un essere umano. E c'è una prima volta per tutto, anche per capire che possiamo vivere la vita banale e rassicurante che hanno tutti anche se noi ci siamo arrivati tramite una strada diversa." Allungò nuovamente una mano verso la guancia di Touya, che questa volta seguì il gesto, piegando leggermente la testa di lato. "Poi, abbiamo scoperto che non sei completamente insensibile, è un passo avanti. Mi piacerebbe scoprire in quali altri punti riesci a sentire il mio tocco." Una piuma cominciò ad accarezzare la schiena di Touya, partendo dal suo collo e scendendo verso il basso. Quando il ragazzo si tese in avanti, Keigo raggiunse quel punto, poco più in basso delle sue scapole, con la mano. "Non c'è nessun bisogno di andare veloci, ma mi piace stare con te in questo modo."
"Anche a me." Ammise Touya. "Ma smetti di riempire la mia stanza di piume o dovrò ricominciare a bruciarle tutte." Gli mise una mano su un'ala. Ogni singola piuma era morbida al tatto. Le accarezzò, sotto lo sguardo diffidente di Keigo che temeva gliene avrebbe strappate altre. Invece Touya sorrise quando l'ala iniziò a fremere sotto alla sua mano.
Nessuno dei due immaginava fin dove li avrebbe portati quel continuo stuzzicarsi, ma entrambi fecero del loro meglio per far durare quel momento più a lungo possibile.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 27, 2021 ⏰

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