《Alba? Alba?》Camilo non sapeva più dove cercarla. L'unico posto della casa in cui non era stato era solo la stanza di Alba. "Che sia lì?" Si chiese. Bussò alla porta, ma niente, nessuna risposta. Quando le sue dita si poggiarono sul freddo pomo per aprire la porta, sentì la voce di suo padre.《Credo se ne sia andata.》Gli disse desolato.《Andata!?》Ripeté incredulo.《E dove?》《A ovest, verso le montagne.》Il cuore del ragazzo mancò un battito. Perchè l'aveva fatto? Era appena arrivata.《Ha sentito la discussione tra voi e Abuela.》Lo informò sua sorella Dolores. A Camilo vennero le vertigini. Se n'era andata perchè non si era sentita accolta da Abuela, oppure perchè pensava di aver creato problemi? Era vero che la conosceva da poco, ma Camilo optava più sulla seconda opzione. Il ragazzo scese velocemente le scale, imboccando nervosamente la porta d'uscita.《Dove vai?》Gli chiese sconcertato Felix.《A riprenderla.》《Ma non vedi il cielo? Sta per scoppiare un temporale!》
Che gliene poteva importare della pioggia? Una persona a cui lui teneva era scappata, triste, forse arrabbiata e Camilo temeva le potesse accadere qualcosa, specialmente con un tempo come quello. Era diverso da un comune temporale: il vento era tagliente, e sembrava voler farlo cadere da cavallo, le gocce di pioggia erano grandi e facevano male per via della velocità a cui stava cavalcando il ragazzo. Un paio di fulmini si erano messi a colorare il cielo notturno, seguiti poi da tremendi boati. I capelli di Camilo gli ricadevano quasi lisci davanti agli occhi, appesantiti dall'acqua assorbita. Stava diventando difficile vedere dove andava. Anche i suoi vestiti stavano iniziando ad appesantirsi, così si sfilò velocemente il poncho, lasciandolo cadere tra alcuni cespugli. Almeno il cavallo avrebbe portato meno peso. Non sapeva quanto prima di lui fosse partita Alba, ma pensarla triste e sola sotto quel tremendo temporale gli dava la forza di non tornare al caldo tepore della sua Casìta. Era stato poco meno di ventiquattro ore prima che Camilo aveva sentito Alba più vicina, parlando con lei tutta la notte, adesso invece era più lontana di quanto non fosse mai stata. Un dubbio avvolse il cuore del ragazzo: una volta trovata, Alba avrebbe accettato nuovamente di andare a casa con lui? L'esitazione lo fece rallentare per qualche istante, poi scosse il capo, costringendosi a pensare ci fosse ancora speranza. Stranamente non era arrabbiato con Abuela anche se aveva tutte le ragioni per esserlo, ma sapeva che la donna era solo preoccupata per la sicurezza della famiglia, ma per Camilo anche Alba ne faceva parte. Distratto, il ragazzo prese un ramo sottile in pieno viso, che gli lasciò un taglio sulla guancia destra. Non sapeva quanto fosse profondo, non avrebbe saputo dire nemmeno se gli facesse male, l'unica cosa che importava era sapere che Alba stava bene.
Finalmente gli zoccoli del cavallo risuonarono sui sanpietrini del paese nuovo, ciò significava che mancava poco alla casa della ragazza, anche se sapeva che non l'avrebbe trovata nel suo triste giaciglio. La notte precedente Alba gli aveva confidato che quando aveva un momento di sconforto si dirigeva sempre alla torre spezzata, che era diventata una sorta di monumento ai suoi genitori. Arrivato alla casa scese in fretta da cavallo che, in seguito al boato di un tuono, si dimenò fino a far perdere la presa delle redini a Camilo. Ora il suo cavallo correva sotto la pioggia verso est, probabilmente diretto a casa. "Che animale fedele." Si disse stizzito, poi il suo pensiero si diresse alla torre spezzata e ad Alba. Attraversò velocemente il cortile colmo di macerie coperte di muschio, scivolando sulle mattonelle bagnate e correndo fino alla parte nord della casa. Alba era inginocchiata sotto la pioggia davanti alle fotografie dei suoi genitori. Il mazzo di fiori era sgualcito a causa delle pesanti gocce di pioggia, e le candele erano spente. Nonostante la pioggia battente, Alba restava lì, inginocchiata con i capelli lisci a lato tanta acqua avevano assorbito. La ragazza si voltò lentamente: gli occhi erano arrossati e Camilo avrebbe giurato che le gocce che aveva sul viso non fossero solo dovute alla pioggia. Il ragazzo le si avvicinò deciso, mentre lei ritornava a volgere lo sguardo alle fotografie. Una volta giunto al suo fianco si inginocchiò accanto a lei e, come immaginava, Alba stava piangendo. Riusciva a sentirla singhiozzare e provare a trattenersi anche con il rumore della pioggia ad attutire ogni suono.
Perchè Camilo era lì? Alba non riusciva a spiegarselo, dopotutto non le doveva niente, era riuscita solo a creare problemi alla sua famiglia. Tuttavia lui era lì, accanto a lei. La ragazza avrebbe davvero voluto smetterla di piangere, ma non ci riusciva. Era una sensazione tremenda. Avrebbe tanto voluto riuscire a creare un'illusione per far sembrare che stesse bene, ma era stanca, davvero stanca. D'un tratto sì sentì accolta dalle braccia gentili di Camilo, che la stava stringendo a sé poggiandole una mano sulla testa per provare a ripararla per quanto possibile. La camicia bianca era completamente fradicia, aderendo così al petto del ragazzo, così per Alba era come se la sua fronte si poggiasse direttamente sulla sua pelle scura. Anche se insicura, la ragazza si strinse a lui. era la prima volta che non si vergognava nel piangere davanti a qualcuno, dopotutto perchè avrebbe dovuto? Camilo sapeva esattamente in che stato l'avrebbe trovata, eppure era lì a stringerla a sé.
Dopo alcuni minuti Alba si allontanò leggermente, spostandosi i capelli dal viso e asciugandosi le lagrime. Guardò Camilo in viso, accorgendosi solo in quel momento che aveva un taglio sul viso. La ragazza gli poggiò istintivamente una mano sulla guancia, al che il ragazzo si ritrasse per il dolore recatogli dalla ferita, tuttavia sorrideva. Alba sorrise a sua volta, intenerita e grata. Camilo stava per dire qualcosa, forse una battuta per farla ridere, ma la ragazza non glielo permise. Ancora prima che una sillaba potesse uscire dalla bocca di Camilo, Alba lo aveva tirato a sé per baciarlo delicatamente. Poteva immaginarsi l'espressione sorpresa del ragazzo, ma presto anche lui ricambiò il bacio. Quando Alba riaprì gli occhi e si separò dal ragazzo, poté notare che sembrava contrariato.《Già finito?》Chiese annunciando uno dei suoi sorrisi spavaldi. La ragazza non poté trattenere una timida risata, al che Camilo sospirò divertito. La pioggia batteva ancora violenta su di loro, ma non faceva male quanto le aveva fatto quando era sola. Il ragazzo si alzò tenendo le mani ad Alba in modo che facesse lo stesso.《Te lo chiederò di nuovo.》 Cominciò serio.《Vuoi venire a casa? Stavolta per più di sedici ore magari.》Alba avrebbe voluto dire di sì senza esitazione, ma l'idea di far litigare i Madrigal la terrorizzava.《Sarei di troppo.》Si costrinse a dire.《Lo so che hai sentito quello che ha detto Abuela.》Le confessò il ragazzo.《Non ha detto quelle cose per cattiveria, solo ama davvero la sua famiglia e con l'età sono aumentate anche le paranoie.》 Spiegò accennando un sorriso rassegnato.《Vedrai che si abituerà presto a te, solo deve avere un po' di tempo.》 Concluse mentre accompagnava la ragazza al riparo dalla pioggia. Forse avrebbe potuto funzionare forse avrebbe potuto informarsi prima sulla donna, invece che scappare in tutta fretta.《Torniamo a casa.》Gli sorrise infine Alba. Camilo ricambiò il sorriso, avviandosi poi fuori da quelle macerie.
《Ah, ecco.》Sospirò il ragazzo portandosi le mani sui fianchi.《Mi ero dimenticato che il mio cavallo se n'è già tornato a casa.》《Non c'è problema.》Lo rassicurò Alba.《Il mio cavallo può portarci tranquillamente in due.》Concluse sorridendo. Così nel giro di poco la ragazza si trovò a cavalcare verso la Casìta mentre appoggiava la guancia sulla schiena di Camilo e le mani chiuse attorno al suo petto. D'un tratto si ritrovò ad arrossire ripensando al bacio nella torre spezzata. Che avrebbe significato per loro due? Ne avrebbero parlato una volta a casa? E che si sarebbero detti? Al momento forse non era così importante, Alba avrebbe prima dovuto affrontare nuovamente Alma Madrigal, con la differenza che stavolta le avrebbe parlato direttamente. Dopotutto il resto della famiglia l'aveva accettata volentieri in casa, non doveva certo andarsene per il parere negativo di una sola persona su dodici.
Arrivati a casa la giumenta fu lasciata a riposare nella stalla e Camilo varcò la porta tenendo stretta la mano della ragazza. In pochi secondi Pepa, la madre di Camilo, aveva portato ai due degli asciugamani e li aveva fatti accomodare nella sala da pranzo, mentre Julieta, la madre di Mirabel, aveva curato la ferita del ragazzo con un panino al latte.《Ci avete fatto preoccupare voi due.》Disse Felix sorridendo, felice che fossero lì entrambi.《Ma ora siete qui, è questo l'importate.》Sorrise loro la donna dai capelli arancioni.《Già.》Concordò Isabela.《A quando le nozze?》Scherzò poi. Camilo per poco non si strozzò con il pane all'udire quelle parole, Alba invece si era limitata a sorridere nervosamente.
D'un tratto il silenzio invase la stanza: Alma Madrigal aveva fatto il suo ingresso.
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Sunrise ||Camilo x Reader||
FanfictionUna nuova porta, un nuovo talento, una nuova profezia. Chi era quella ragazza rappresentata sulla porta e che lasciava rovine al suo passaggio? DAL CAPITOLO: 《Quindi sei d'accordo con noi sul fatto che vada trovata?》Chiese Bruno altrettanto meravi...