Sunshine

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Al loro arrivo i tre Madrigal non ebbero molto tempo per investigare, essendo giunti nel paese al di là delle montagne solo verso le due del mattino. Dopo aver dormito in una locanda, fecero colazione con il cibo che si erano portati da casa e cominciarono a fare domande. Mirabel aveva suggerito di abbandonare i margini della città e dirigersi verso il mercato, idea condivisa da i due compagni. Inizialmente gli abitanti sembravano scettici al riguardo, infatti alcuni si fissavano per mezzo minuto prima di rispondere.

《Voi cercate Alba Amanecer.》I tre si voltarono in direzione della voce, appartenente ad una donna anziana. 《Come fa a dirlo?》Domandò Camilo scettico.《Perchè è lei l'unica persona che sa tramutare macerie in città.》 Rispose la donna con durezza.《E sa dove possiamo trovarla?》Chiese Mirabel avvicinandosi all'anziana.《Lei vive nel vecchio paese, distrutto dal terremoto un decennio fa.》《Ricordo quel terremoto.》Intervenne Bruno.《Più di venti persone morirono sotto le macerie del vecchio paese.》Continuò guardando i suoi nipoti.《Perchè la ragazza abita ancora lì?》《Per punirsi suppongo.》 Rispose la donna sistemandosi la dentiera con la lingua.《Perchè dovrebbe punirsi?》Chiese Camilo accigliato.《Perchè... beh Sapete quello che può fare no?》I tre scossero la testa con aria incuriosita.《Oh Madre de Dios!》Esclamò la donna congiungendo le mani come in segno di preghiera.《Quella ragazza ha il potere di mascherare la realtà. È semplice capire quando usa il suo dono, perchè i suoi occhi diventano completamente bianchi.》《In che senso maschera la realtà?》Domandò nuovamente il ragazzo dai ricci castani.《Oh ragazzo, queste cose non riesce a spiegartele una vecchia come me, ma mi ricordo che alla Quinceañera della mia nipotina non avevamo abbastanza soldi per affittare un salone da ballo, così mio figlio ha chiesto aiuto alla giovane Amanecer. Alba è riuscita a far assumere al capanno delle mucche le sembianze di un salone da cerimonia, portando tutto alla normalità conclusa la festa.》I tre ascoltavano le parole della donna con estrema attenzione, quando la donna si rabbuiò.《Alba ottenne questo suo talento alla tenera età di cinco años, e subito lo mise a disposizione del villaggio. In quegli anni le scosse di terremoto erano frequenti e costituivano un enorme problema, così, per non far preoccupare il villaggio, Alba usava di continuo il suo talento per nascondere crepe e fratture, fino a che il danno era tale che le illusioni non poterono cambiare più nulla. In una notte di agosto di dieci anni fa l'intero villaggio crollò. Come hai detto tu giovane uomo》Continuò l'anziana rivolgendo i suoi occhi stanchi a Bruno.《Morirono più di venti persone, tra cui tutti i familiari della piccola Alba, rimasta completamente sola all'età di sei anni.》Concluse la donna contraendo le labbra rugose.《Credo sia per questo che Alba vive ancora nel paese vecchio nella casa collassata della sua famiglia.》Gli occhi di Camilo e Mirabel avevano assunto una tenue lucidità.《Grazie signora.》Disse sbrigativo lo zio, apprestandosi ad allontanare con sé i suoi due nipoti.

《Povera Alba.》Esordì Mirabel tornata in sella al suo cavallo. 《Dobbiamo assolutamente trovarla.》 Cominciò Camilo con gli occhi fissi a terra.《E portarla alla Casìta con noi.》Mirabel e Bruno annuirono, d'accordo con il ragazzo. Camilo non avrebbe saputo dire il perchè, ma la storia di quella ragazza, Alba, aveva ridestato in lui una tremenda malinconia. Probabilmente era perchè i Madrigal erano un famiglia davvero unita, e pensarsi nella situazione di Alba era davvero straziante. Il ragazzo poteva solo immaginare il senso di colpa che poteva provare. "Tranquilla Alba, presto avrai una nuova famiglia." Disse fra sé e sé.

《Quanti fiori mi hai detto che vuoi?》 Urlò il señor Sancez, convinto che, visto che era mezzo sordo, lo fossero anche gli altri.《Veintidós mazzi señor. E una quindicina di candele colorate.》Aveva urlato Alba in rimando. L'uomo anziano si apprestò a comporle i ventidue mazzi richiesti, mentre suo figlio le metteva nelle scatole le quindici candele assortite. 《Ecco a te Rayo de luz.》Le urlò l'uomo amichevolmente.《Quanto le devo?》《Nada. So che porti tutto questo in memoria dei morti del terremoto.》《Ma señor-》Provò ad insistere Alba mentre allungava qualche pesetas.《Non se ne parla! Prendilo come un ringraziamento per quello che fai per gli abitanti del villaggio.》 Concluse inserendo delicatamente i fuori nelle borse ai fianchi della giumenta nera. 《Gracie.》 Fu l'unica cosa che poté dire prima di continuare a camminare per le bancarelle. La ragazza si era trovata a sorridere pensando ai soprannomi che le avevano dato gli uomini più anziani, come ad esempio Brillo solar o Rayo del luz, che significavano rispettivamente raggio di sole e raggio di luce. Questi nomignoli erano dovuti alla piccola ciocca di ricci biondi che le era comparsa quando aveva ricevuto quel suo potere. Gli anziani dicevano che era stata baciata dal sole, che all'alba illuminava il mondo con una luce nuova facendo apparire tutto più bello, proprio come faceva lei. Alba era scettica al riguardo. Non si poteva definire una ragazza devota alla religione, quindi quella storia che il sole le avesse concesso un po' della sua luce non la convinceva per niente.

Nel tragitto fino alle ultime bancarelle Alba aveva aiutato una ragazza che era incerta sul taglio di capelli che voleva farsi, così la giovane Amanecer le aveva fornito un'anteprima. 《Menomale che ci sei tu Alba, stavo per fare una sciocchezza.》Sospirò la ragazza dopo aver visto che il taglio che aveva scelto non le avrebbe per niente donato.《Felice d'essere d'aiuto Fe.》Le sorrise prima di ritornare alla sua passeggiata. In quel momento, dopo alcuni passi, i suoi occhi dorati si fissarono su un ragazzo che non aveva mai visto prima, il che era strano visto che conosceva tutti al villaggio. Era alto poco più di un metro e settanta, indossava un poncho giallo sopra una camicia bianca e pantaloni del medesimo colore. La pelle era poco più scura della sua e i capelli ricci e castani come i suoi, tralasciando la ciocca bionda. Gli occhi grandi e marroni e un sorriso audace dipinto sul volto. In una mano teneva una rosa rossa, che probabilmente gli aveva regalato la dolce fioraia Linda notando quanto fosse un bel giovane. Si guardava attorno come in cerca di qualcosa. "È carino." Pensò una parte di lei, poi si ricordò di quello che aveva detto il señor Castro a proposito di alcuni stranieri che la stavano cercando. Un velo di timore le si avvolse attorno al cuore. Non sapeva nemmeno perchè, dopotutto era stata perdonata dal villaggio molti anni prima. Alba scosse la testa, magari volevano solo chiederle un favore. Tuttavia, qualsiasi fosse il motivo, lei non lo voleva sapere, così fece girare la giumenta in quella strada affollata, incamminandosi verso ovest, verso la sua casa. Nessuno straniero sarebbe andato a cercarla nel vecchio paese. prima di avviarsi lanciò un'ultima occhiata a quel ragazzo, in sella ad al suo cavallo bianco e con sguardo perso tra le bancarelle. D'un tratto i suoi occhi castani si piantarono su di lei: gli occhi sgranati e la bocca leggermente aperta. Alba ricambiò quel lungo sguardo, scomparendo tra la folla non appena il ragazzo distolse lo sguardo all'arrivo dei suoi due compagni. "È decisamente carino." Pensò, invece di provare ansia per l'accaduto.

《Camilo? Va tutto bene?》Gli domandò Mirabel accostandolo.《Mmh mh.》Annuì. Se stava bene? Stava molto bene.《Credo di aver visto la ragazza.》Aggiunse come incantato.《Cosa? Sei sicuro?》Gli domandò ansioso Tìo Bruno.《Aveva gli occhi d'oro, e una ciocca bionda.》 Spiegò provando a cercarla ancora con lo sguardo.《Potrebbe davvero essere lei.》Sorrise Mirabel.《Andiamo al vecchio paese!》Bruno e Camilo annuirono, aggirando il mercato per poter cavalcare più velocemente senza temere gli ingorghi della folla. Camilo, nel frattempo, continuava a tenersi proiettata in mente il viso di Alba, provando a ricordarsi anche gli abiti e il corpo, il che era estremamente facile per lui. Da quando aveva ricevuto il suo talento non si era mai dimenticato un volto, e non avrebbe certo cominciato ora. Alba era di certo la ragazza più bella che avesse mai visto: Alta, lunghi ricci castani e quei bellissimi occhi oro. Ogni curva al posto giusto, visibile anche sotto quel poncho arancione. Ora era davvero desideroso di portarla a casa con la sua famiglia, non gli sarebbe certo dispiaciuto conoscerla meglio.

I tre avevano cavalcato fino al vecchio villaggio. Poco più avanti a loro c'era una ragazza che stava camminando dando loro le spalle. Al suo passaggio le rovine tornavano ad essere case colorate, proprio come aveva visto bruno nella sua profezia il giorno prima. Alba non si era accorta che i tre erano lì vicini, così i Madrigal continuarono a seguirla mantenendo una certa distanza. D'un tratto fece fermare il cavallo, estraendo dalle borse sul suo dorso alcuni mazzi di fiori e delle candele. I tre si avvicinarono ulteriormente, incuriositi da quello che stava facendo. Su una parete grigiastra erano appese delle foto, e ai piedi Alba stava adagiando i mazzi fioriti, spostando quelli appassiti che si trovavano al loro posto poco prima. In seguito accese tredici candele colorate, tenendone due bianche da parte, insieme ad un mazzo di fiori. Infine rimase chinata a guardare le fotografie. Camilo scese da cavallo, portando con sé la rosa che gli aveva regalato quella fioraia poco prima, dirigendosi silenziosamente vicino alla ragazza. Alba non si accorse di lui fino a che non le si era inginocchiato accanto e aveva lasciato la rosa tra gli altri fiori. La ragazza si era voltata velocemente verso di lui, guardandolo con viso preoccupato e sospettoso, così Camilo le sorrise amichevolmente, poggiando una mano su quella di lei con estrema delicatezza.

Alba aveva abbassato gli occhi sulle loro mani, ritrovandosi a sentire le guance che si stavano arrossando. Non sapeva cosa provare, se ansia, agitazione o gratitudine per aver lasciato un omaggio ai caduti. Quello che sapeva per certo era non aveva nulla da temere da quei tre stranieri.

Sunrise ||Camilo x Reader||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora