復讐 Fukushū

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Ora sono libera. Ora sono, o dovrei essere, rappacificata col mio essere. Ciò non é vero. Sono in collera, ancora, e per la prima volta non sarò costretta a subire, ma potrò colpire e ferire come loro hanno fatto con me. Sì, questa volta avrò la vendetta che tanto ho desiderato quando ancora ero in vita. Troppe le ferite e i lividi per farli rimarginare tutti, ma ero consapevole fin da viva che un giorno, vicino o lontano che fosse, avrebbero sofferto come me. Più di me. E a causa mia.
Le quattro tombe emanano una luce fioca e verdastra, che stona con i colori cupi di questo universo parallelo. Sono al mio pari, finalmente: ora stanno soffrendo.
Mi avvicino alla tomba di Yoshino e la sfioro "Una punizione corporale, per te? Forse ciò che soffrivo nell'altro mondo era colpa tua".
Un lampo di luce.
La vedo. Finalmente la vedo. Stesa a terra, nei bagni femminili del collegio. Sta pregando pietà a cinque, no, dieci miei cloni che la stanno calciando, in bocca, in faccia, sul petto, sulle gambe; sangue scuro sporca le suole delle 'mie' scarpe e alcuni denti perfettamente bianchi giacciono sulle piastrelle blu, ancora imbrattati di sangue. É uno spettacolo sublime. Perfino i suoi falsi capelli rosa sono sporchi di fango e rosso. É meraviglioso: una scarica elettrica, un sentimento si impone sul mio corpo, costringendomi ad avvicinarmi e a darle un calcio come le altre.
Cra-crc
Un osso rotto.
"Contenta, Yoshino? Almeno il mio era temporaneo. Questo invece è per il resto dell'eternità" le parole sfociano dalla mi bocca come un fiume in piena, che le fanne aprire gli occhi "Misao! Ti prego, mi dispiace, perdonami..." urla in preda al dolore.
Un altro lampo di luce.

Ora ho altre tre tombe che devo esplorare. Kudoh. Kudoh é il prossimo.
Mi avvicino alla sua tomba e la sfioro, come ho fatto con quella di Yoshine "Tu mi hai ignorato. Ero sola contro tutti. Tutti" marco attentamente l'ultima parola con disprezzo, sibilandole attraverso i denti.
Luce.
Ora sono in una stanza buia. Kudoh è al centro, raggomitolato in una posizione puerile, con le mani sulle orecchie. Tenta di ignorare -come ha sempre ignorato me- milioni di mie copie che urlano:
"Muori!"
"Soffoca!"
"Muori annegato!"
"Vattene!"
"Sparisci!"
"Muori dissanguato!"
Di nuovo quel l'euforia si impossessa di me. Non potrei godere di più se lo vedessi imbrattato di sangue. Voglio urlare.
"Muori vergine, Kudoh!"
I suoi occhi si spalancano. Una vena si ingrossa sul suo collo: presto i miei cloni ripetono l'insulto; Kudoh girò la testa nella mia direzione "Misao!" urlò in preda al dolore, con voce soffocata. Ma era troppo tardi; ero di nuovo in un vortice di luce.

Le ultime due. Ora tocca a Saotome, quella infingarda, quella puttana. Sfioro la sua tomba "Hai mostrato a tutti quel messaggio. Mi hai presa in giro perché amavo" sussurrai divertita posando i polpastrelli sulla tomba.
Un altro lampo di luce.
Il cortile della scuola contiene solo tre persone. Io, Thoma e Saotome. Il mio clone stringe il braccio di un finto Thoma e il biondo sorride felice, mentre la ragazzina continua ad urlare di angoscia e dolore; le lacrime cadono sulle su guance e ha una posizione sconcertata, persa in un vuoto infinito. "Sarai sempre tu, il gioco, qui" le sussurro all'orecchio. Non ho più un cuore, ma so che in questo momento avrebbe battuto all'impazzata: essere, per una volta, la sola che poteva provocare dolore o gioia, mi rendeva felice e mi annebbiava il cervello, come una sera passata troppo tempo in un bar. La sete di vendetta mi accecava e più io la sfamavo più essa tornava, con un piacevole calore falso che, almeno per un po', teneva viva la mia allegria e mi dava l'illusione di essere ancora viva.
Saotome si girò. Le sue pupille sembravano coprire completamente l'iride, eppure la sclera in sé sembrava dominare tutto il volto "Misao... aiutami..." supplicò con un sussurro. Io sorrisi.
Venni di nuovo avvolta da una luce bianca.

Sono davanti alla tomba del mio ex professore. Tutt'ad un tratto mi ricordo che anche Ayaka é morta. Il calore della vendetta sparisce e il gelo prende mio possesso. Lei non doveva morire. Era nel giusto. Non aveva fatto nulla: uccisa da colui che le sembrava così importante.
La rabbia prese il posto dello sconforto e dei sensi di colpa e io mi scaraventai sulla tomba, colpendola, senza dire nulla.
Questa volta fu una vista fugace: il passato di Shota, la sua casa, un gatto ferito, il suo primo amore.
Stava vivendo i suoi ricordi.
Il furore era sovrano dentro di me "NON BASTA!" utlai a qualcuno di invisibile "NON È ABBASTANZA!" continuai a sfogarmi. Non avevo scelto io le loro punizioni. Qualcun altro l'aveva fatto anche se io ero convinta del contrario, di averli dominati e sottomessi; solo ora mi accorgo che in realtà io stessa sono sottomessa a qualcosa che non si può dominare, non posso scegliere nulla. Nulla ho scelto in vita e nulla sceglierò per il reso dell'eternità.
Luce.

Devo fuggire. Aki è qui. So che è arrivata, so che libererà gli altri dalle loro torture. Questo è ingiusto. Io rimarrò sola.
Sola.
Per il resto dell'eternità.

No, questo mai. Io devo vivere, io voglio vivere; e soprattutto voglio Thoma.
Sto mentendo e lo so: questa é solo una corsa contro la morte e la solitudine, che saranno comunque più veloci di me; ma voglio tentare. Sradicare una vita, un'altra vita, forse questo mi farà sentire più viva, più reale, ancora collegata in qualche modo al mondo.
Sto sparendo, pronta a tornare per prendere Thoma con me.
So che questo mio patetico tentativo fallirà, so che Aki salverà tutti e so che a quel punto sarò in pace per sempre.
Ma ho paura, e per il momento, tutto ciò che voglio è un abbraccio. Finto o sincero che sia.

Come faceva quella canzone?

"Se mi amerai per ciò che credi io sia,
Questa maschera io brucerò..."

'Fukushū' vuol dire 'vendetta in giapponese:)
Salve giocatori di RPG! In questa one-shot ho tentato di descrivere gli antefatti di 'Misao: Verità' perché detesto il fatto che Aki salvi quei quattro dementi... Oltrepassando la mia follia, che ne dite di mettere qualche stellina? Vi ricordo che Misao è dalla mia.

Layla

Ps: la canzoncina esiste davvero. Passate sul canale di RemyFive05 su YouTube e cercate 'Mask'. È una canzone basata su Misao.

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