Non è cambiato niente - Kiseki no Sedai

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Momoi adorava i sabato sera, ma quello era diverso dagli altri.
Kagami aveva fatto l'errore di dire che voleva visitare Teiko e Kise propose di entrare di sera dentro la scuola per farla visitare alle proprie squadre.

Molti si aspettavano che Akashi l'avrebbe ucciso per aver detto una cosa del genere, ma rimasero stupiti quando il capitano di Rakuzan concordò con l'amico.

Teiko era enorme e stupenda come al solito e Kagami rimase a bocca aperta, la scuola è bellissima all'esterno, Kuroko ne parlava in continuazione, diceva che la palestra della prima squadra era enorme, ma anche le classi e i corridoi erano stupendi.

le 6 teste colorate guardarono la struttura con nostalgia e felicità, da quanto tempo non mettevano piede in quella scuola? Da tanto.
Momoi si avvicinò preoccupata, non dicevano una parola da quando l'enorme gruppo di ragazzi era arrivato a Teiko.

La ragazza fece per toccare la spalla di Aomine, ma quest'ultimo si voltò verso Kuroko e lo guardò con uno sguardo complice.

-Scommetto che non riesci a scavalcare il cancello.-

Il sesto miracolo lo guardò male e Akashi gemette esasperato, quando andavano alla scuola media quei due amavano fare scommesse.

-Se ci riesco dovrai offrirmi dei milkshake alla vaniglia per 3 settimane.- 

-Affare fatto.-

Kuroko si diresse verso il cancello con una tranquillità assurda, sotto lo sguardo attento dei ragazzi.
Il miracolo azzurro si arrampicò sul cancello con una facilità che lasciò i giocatori del Seirin a bocca aperta, Tetsuya saltò dall'altra e atterrò in piedi.

Aomine sospirò sconfitto, aveva perso la scommessa.

-Beh? Che state aspettando? Volete vedere Teiko si o no?-

La maggior parte dei ragazzi scavalcarono il cancello, proprio come aveva fatto l'uomo fantasma.
Alcuni aiutarono le ragazze a scavalcare, mentre il resto della generazione dei miracoli si avvicinò a Tetsuya.

-Kurokocchi! Sei stato fantastico!-

-Questo vuol dire che dovrò offrirti dei milkshake per tre settimane..-

-Mine-Chin, poi mi compri da mangiare pure a me?-

-No!-

Akashi sorrise mentre Midorima teneva in mano il suo portafortuna.
Quei momenti gli erano mancati.

Kagami si guardava intorno, proprio come i membri delle altre squadre, capiva perché quei sei ragazzi amavano quella scuola.

-Ohi kuroko, che ne dici di farmi vedere la scuo- L'asso di Seirin smise di parlare dato che tutta la generazione dei miracoli era letteralmente sparita.

-Ma dove sono finiti?!- Esclamò Himuro.

Momoi sospirò, conosceva quei ragazzi meglio delle sue tasche.

-Seguitemi.-

I ragazzi seguirono Momoi, la ragazza fece un tour della scuola, videro le classi, la biblioteca e i vari club, mancava soltanto la palestra della prima squadra del club di basket.

Quando arrivarono sul luogo sentirono dei palloni da basket cadere a terra, varcarono la porta della palestra e videro i sei Kiseki giocare a Basket, proprio come una vera squadra.

Kuroko passò la palla a Aomine, che fece canestro e i due si diedero il pugno.

-Kuro-Chin, Mine-Chin, la vostra sintonia mi da sui nervi.-

-Kurokocchi, passa la palla anche a me!-

Kuroko sorrise.

-Dillo al capitano.-

Questa volta fu Akashi a sorridere.

-Se vogliamo vincere dobbiamo giocare come una vera squadra.-

-Io ho il mio portafortuna, non sbaglierò nessun tiro.-

-Ohi Tetsu, dovrebbe toccare a me passarti la palla.-

-Aomine-Kun, fai schifo a passare la palla.-

I 6 miracoli scoppiarono a ridere, i ragazzi sorrisero e Momoi li guardava commossa: Non è cambiato niente.

Teiko era rimasta uguale.
Loro erano rimasti uguali.

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