La domenica mattina accompagnai Mano all'aeroporto, poi andai un po' in giro per la città. Il Natale si avvicinava e con esso sentivo crescere in me una gran tristezza; stavo valutando di tornare in America, almeno l'avrei trascorso con i miei amici. E poi c'era la possibilità di fare dei concerti con limitazione del pubblico in Brasile.
Quella sera ci sarebbe stata una cena a casa di Sabrina insieme agli altri giudici e ai conduttori di tsqv; lo sapevo da tempo, ma stavolta non mi aveva invitata di persona, ci aveva pensato Maria la sera precedente dopo la puntata.
"A Sabrina farebbe piacere se tu venissi", certo, come le aveva fatto piacere schiaffeggiarmi in camerino.
Ero ancora indecisa se andarci o meno, era pomeriggio inoltrato e me ne stavo lì sul divano in salotto a guardare film; il telefono squillò.
"Ao Cla, ma stasera ci sei, vero?"
"Teo, ciao, in realtà non lo so se ci sarò, come avrai notato ieri, io e Sabrina non siamo proprio in ottimi rapporti."
Già, perché in puntata oltre a qualche sguardo fugace e quel contatto per evitarle la caduta non c'era stata nessuna battutina, nessun sorriso, non l'avevo presa in giro; la complicità che avevamo mostrato al pubblico nel corso delle precedenti puntate era sparita e tutti se ne erano accorti.
"Ma che dici? Io la conosco da vent'anni, vuole che tu ci sia".
"Sarà, ma ieri appena mi ha vista m'ha tirato un ceffone che ancora mi fa male la faccia."
"Non le rispondevi da giorni, era preoccupata, lei si confida con me" ci fu qualche attimo di silenzio. "Senti, fai na cosa, preparati che tra mezz'ora te vengo a prendere e ci prendiamo un caffè così te spiego meglio." riagganciò senza nemmeno darmi il tempo di rispondere.
Cosa c'era da spiegare meglio? Indossai una jeans con un maglione a collo alto nero e, puntuale come un orologio svizzero, dopo mezz'ora Teo era sotto casa ad aspettarmi in auto. Raggiungemmo un bar nei dintorni e ci sedemmo sotto un gazebo riscaldato.
"Io te lo devo dire, lei ha chiesto il divorzio. Dice che ha conosciuto una persona, con cui, però, si è comportata male e così l'ha persa, però ormai avendo consapevolezza della cosa sarebbe stata una farsa continuare la storia con Flavio." nel sentire quelle parole quasi mi strozzai bevendo il caffè. "Non l'ha detto di chi se tratta, però ieri quando vi ho viste così lontane, quasi come se foste due sconosciute, ho fatto 2+2."
"Teo, credo tu ti stia sbagliando, avrà conosciuto qualcun altro perché non ho mai captato nessun indizio, nessuna gelosia." mi ritornò in mente la scena in camerino di quando mi aveva chiesto se quella sera sarebbe ritornata la biondina che aveva visto a casa mia e poi lo sguardo irritato di quando mi aveva visto ballare la bachata col mio amico ieri sera, gli sguardi che mi faceva in puntata quando ricevevo un complimento.
"La conosco da vent'anni, fidati di me. M'ha detto che stai aspettando delle scuse, beh non le avrai, perché è orgogliosa, ma sta mettendo in discussione la sua vita per te." non risposi. "Mi vuoi far credere che a te non piace? Guarda che se vede che te la mangi con gli occhi."
"Mica non mi piace, è solo che è sposata e poi non ho mai capito che provasse un interesse."
"Fidati di me ti dico!" fece per alzarsi e andare a pagare, si era fatta quasi ora di cena.
Tornammo sotto casa mia, aprii il portone e salimmo in ascensore.
"Allora verrai?" mi guardò
"Credo di si, però devo passare prima da casa a prendere una cosa"
"Oh, non te fa uscì che t'ho detto quelle cose che sarebbe capace di uccidermi" eravamo arrivati al piano, lui si incamminò verso la porta di Sabrina; io tornai dentro per prendere due bottiglie di vino dalla dispensa, poi mi diedi una sistemata veloce ai capelli e al trucco.
Attraversai il lungo corridoio che separava i nostri appartamenti e una volta arrivata davanti alla porta bussai; aspettai quasi un minuto, poi la porta si aprì, ma non c'era lei ad accogliermi, era Belen.
Entrai, salutai tutti, ma di Sabrina non c'era traccia, così provai in cucina ed eccoti lì, intenta a cucinare; poggiai le due bottiglie su un mobile e il rumore ti fece girare. Eri felice di vedermi, nonostante tutto, mi stavi sorridendo come facevano i bambini davanti ai regali di Natale; mi avvicinai e ti abbracciai da dietro, sprofondando con il viso nell'incavo del tuo collo, ti lasciai un piccolo bacio...quanto mi era mancato quell'odore. Una goccia bagnò la mia mano, mi sporsi in avanti per guardarti il viso.
"Ma che fai, piangi?
"Tu prima me ignori, poi arrivi qui e fai questo. È che m'eri mancata, cretina!" ti asciugasti lesta un'altra lacrima che stava per uscire. Eri bellissima.
La cena iniziò tra risate e schiamazzi, i tuoi piatti erano sempre squisiti. Gerry mi chiese se avessi progetti per il futuro ed io confessai che stavo pensando di tornare a Miami per il Natale perché non avevo ricevuto offerte lavorative e poi parlai anche di alcuni concerti da fare in Brasile, nel mese di gennaio; mi guardavi e avevi uno sguardo tristissimo.
Dopo aver mangiato il primo ci ritrovammo in terrazzo a fumare.
"Quindi vai via?" avevi lo stesso sguardo di prima.
"C'è una buona ragione per restare?"
"Maria vuole offrirti un lavoro, me ne ha parlato proprio prima." con una mano sotto al mento mi girasti delicatamente il volto, per farti guardare.
"E questa è una buona ragione?" sorrisi con amarezza. Fummo interrotte da Belen che ci invitava dentro a ballare, avevano messo su musica reggaeton.
Dopo le divertenti performance di ballo di Teo e Rudy, Maria volle fare un discorso.
"La nostra famiglia quest'anno ha acquisito un nuovo straordinario componente ed il risulto non poteva essere migliore, per questo, Claudia, ti chiedo se ti andrebbe di lavorare ancora con noi per un'edizione di Amici speciale; si terrà a fine gennaio, quindi non andrebbe ad intaccare i tuoi impegni in Brasile."
Dentro di me ero tormentata, pensavo al fatto di poter lavorare ancora con te e quello mi rendeva felice, però temevo per me stessa, per il mio cuore; sapevo che più tempo trascorso con te significava darti la possibilità di entrarmi dentro e scombussolarmi, così dissi a Maria che ci avrei pensato e che le avrei dato una risposta entro la fine del mese.
Terminata la serata restammo tutti ad aiutarti a sistemare casa per poi andare via. Ero rincasata da meno di cinque minuti quando sentii suonare il campanello; aprii.
"Resta per me"
"Che significa?" ti lasciai entrare e chiusi la porta.
"Mi hai chiesto se ci fosse una buona ragione per restare e te la sto dando: resta per me."
"Dai Sabri, sei brilla, non connetti. Pensa a Flavio e a quanto ti faciliterei la vita se me ne andassi."
"Ho chiesto il divorzio." sgranai gli occhi, non ci avevo creduto quando Teo me l'aveva detto.
"Perchè?"
"Perchè ho cinquant'anni e non posso più permettermi di perdere tempo con cose che non mi fanno tremare il cuore." ti avvicinasti a me con lo sguardo fisso sulle mie labbra, mi baciasti. Fu un bacio lungo, passionale, desiderato, forse dal primo sguardo che ci eravamo scambiate.
Trovai la forza per staccarmi.
"Ferma, non posso."
"È per quella bionda?"
"No, è perché l'ultima volta che sei entrata qui eri in panico pensando a quello che la gente avrebbe detto su quell'articolo. Come pensi di poter gestire tutto questo?"
Mi accarezzasti il volto, non ti avevo mai vista così.
"Viviamo alla giornata, non ci pensiamo ora."
"Quando sto con qualcuno voglio poterle stringere la mano per strada, renderla parte integrante della mia vita, baciarla quando ne ho voglia. Sono una persona limpida, non ho mai avuto segreti. Io voglio tutto il pacchetto e se non sei in grado di darmelo è inutile anche provarci." ti strinsi le mani. "Lavora su te stessa, cerca di capire fino a dove sarai in grado di spingerti, cerca di capire anche se questa cosa che provi è reale o frutto delle attenzioni che per anni non hai più avuto. Prendiamoci del tempo, io partirò e se quando sarò tornata sarai riuscita a trovare delle risposte che possano soddisfare entrambe, allora si vedrà."
Ci abbracciammo a lungo.
Fu difficile mandarti a casa quella sera, il tuo sguardo chiedeva amore.
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Damme 'na mano a faje di' de si'...
FanfictionClaudia è una famosa cantante brasiliana, nata e cresciuta a Napoli. Quando aveva 20 anni un viaggio di piacere in Brasile le regala l'opportunità di realizzare il suo sogno: cantare. Da quel momento acquista sempre più successo; durante un tour in...