parte 20

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"Vuoi che chiami io?" Chiese Harry

"Nono, ce la faccio io" rispose Louis

Alla fine l'ex di Harry è riuscito a trovare il numero della madre di Louis e adesso Harry e Louis sono sul divano, tre giorni dopo la telefonata della scuola, Louis col cellulare in mano e col numero che gli hanno dato, digitato. Deve solo premere il pulsante verde, e la chiamata parte

"Hai detto che ce la facevi tu anche trenta minuti fa" gli fece notare Harry

"Dammi cinque minuti"

"Hai chiesto cinque minuti anche cinquanta minuti fa"

"Harry, esattamente, qual è il tuo compito qui? Perché io non ho chiesto la tua presenza"

"Non fare lo sgorbutico ora" disse Harry facendo il broncio "devo dare supporto morale al mio ragazzo"

"Aww, ma quanto sei carinooo" disse Louis "ma adesso chiudi quella bocca, mi devo concentrare" Louis, dopo aver preso un bel respiro, schiacciò finalmente il pulsante verde, e il telefono iniziò a squillare

Uno squillo

Due squilli

Tre squill-

"Pronto?" Chiese Jay, la madre di Louis. Louis non ripose, stette zitto, infatti, "chi è?" Continuò la donna

"E-ehm, cia-ciao ma', sono io, Louis" rispose Louis esitando

"Oh" rispose la donna, poi "come hai questo numero?" Chiese

"Lunga storia... io avrei un problema, in realtà" continuò Louis, con gli occhi di Harry puntati addosso a lui, e le sue braccia a circongargli i fianchi "Lottie non può uscire da scuola da sola senza il consenso di un tutore legale, essendo minorenne. Beh, io legalmente non sono un suo tutore, e, ammeno che non vuoi che Lottie stia a scuola fino alle 6 ogni giorno, mi serve che venga qui a firmare la liberatoria. Poi potrai riandartene, stai tranquilla"

"I-io..  va bene"

"Ti pregi ma- va bene?" Chiese scioccato Louis

"Si, non vi vedo da un po' ragazzi, quindi si, va bene. Starò da voi domani mattina, ok?"

"Ahm, s-si, perfetto, ti aspetteremo"

"Va bene anche se rimanessi per qualche notte?"

"Si, certo, nessun problema"

"Ok, a domani Boo" e con questo, Johannah chiuse la chiamata

Boo

Nessuno lo chiamava così da un po' di tempo. Sua madre era solita a chiamarlo con quello strano nomigliolo quando era bambino. Ma ormai erano anni che non si sentiva più chiamare così, e questo gli provocò un senso di felicità, dentro di se

"Allora? Come è andata?" Gli chiese Harry

"Viene" rispose, e Harry esultò "ma" disse prima che Harry potesse aprire bocca "ma te sarai con me al mio fianco. Oggi dormi qui, e domani, quando ci sveglieremo, incontrerai mia madre, e, ehm, si ecco... vorrei presentarti come mio... come mio ragazzo ufficiale, ecco" disse un po' imbarazzato Louis. Harry non rispose, ma il bacio che gli diede subito dopo valse come mille parole

"Anche te devi incontrare la mia famiglia però" gli disse Harry mettendo il broncio

"Mi piacerebbe tanto, raccontami di loro"

"Beh, mia madre si chiama Anne, mia sorella Gemma, e il mio patrigno, Robin. Fine"

"Si vede che sei professore di matematica e non di letteratura" lo sfottè Louis "sai, mia sorella sta ancora a scuola, e ci starà per ancora due ore... abbiamo casa libera" gli sussurrò Louis all'orecchio, mordendogli il lobo e mettendo una mano sulla patta dei pantaloni di Harry. Harry gemette, e si fiondò sulle labbra del più piccolo.

In poco tempo si ritrovarono incamera di Louis, senza vestiti, sul letto di Louis

Si stavano baciando, quando Louis si alza per prendere il librificante e il preservativo dal cassetto, per poi ritornare su di Harry a baciarlo

"Hey, s-sei, sei pulito?" Gli chiese Louis ansimante mentre si strusciava sulla erezione di Harry, formando un breve attrito. Harry annuì come risposta alla domanda di Louis "bene, perché lo sono anche io, quindi... niente preservativo?" Harry annuì di nuovo. Poi Louis prese il lubrificante e se lo spalmò sulle dita. Stava per mettere le dita dentro ad Harry, ma si fermò all'ultimo

"Che-che succede?" Chiese Harry gemendo. Louis non rispose, ma prese le mani di Harry e spalmò sulle sue dita il gel "che stai facendo?"

"Non sono mai stato sotto, e mai pensavo lo sarei stato... ma mi fido di te" gli rispose Louis, sdragliandosi sul materasso. Harry si alzò, con un volto scioccato

"Vuoi che-"

"Si"

"Sei sicuro? Farà male"

"Ti amo Harry, e mi fido di te" Harry si buttò sopra di Louis, iniziando a baciarlo
Dopo un po', mentre ancora si baciavano, Louis sentì le dita di Harry vicino alla sua entrata, e sussultò appena sentì il freddo del gel toccarlo

"Dimmi quando ti faccio male" gli disse Harry prima di infilargli un dito. Louis sussultò per il dolore, e Harry iniziò a muovere il dito, continuando a baciare Louis, cercando di distrarlo, dicendogli degli "tranquillo, tra poco passerà" e dei "ti amo".

Dopo un po', Harry aggiunse un secondo dito. Louis sussultò ancora per il dolore

Ma perché nella vita mi vengono sempre idee del cazzo continuava a ripetersi nella sua mente Louis, mentre le dita di Harry sforbiciavano nella sua entrata

Harry aggiunse anche un terzo dito. Louis gridò per il dolore, ma dopo un po' il dolore venne sostituito da... piacere

Certo, il dolore ci stava sempre, ma insieme al dolore, si unì anche il piacere.

Ah, questa volta la mia idea del cazzo non era poi così male alla fine

Dopo qualche minuto, Louis gemette quando Harry toccò la sua prostata.

Harry capì che Louis era pronto, quando Louis iniziò a spingere il bacino verso le sue dita. Così le fece uscire, guadagnando un verso di dispiacere da Louis

"Pronto?" Gli chiese la conferma Harry. Louis annuì, così Harry si spalmò del lubrificante sulla sua erezione bella pulzante e la posizionò in direzione dell'entrata del castano. Con una sola spinta, Harry entrò in Louis, il quale gridò per il dolore, così che Harry riunì le loro labbra, nel tentativo di calmarlo.

Harry aspettò ancora un po', poi iniziò a muoversi, lentamente, in Louis. Le grida di Louis diminuirono, e si trasformarono in gemiti.

Quando Harry fu sicuro che Louis ormai si era abituato alla sua grandezza, iniziò a muoversi sempre più velocemente, dando delle stoccate forti, facendo entrare tutto il suo pene dentro Louis, per poi farlo uscire e riprodurre il processo

Harry iniziò a gemere, proprio come Louis, il quale si stava toccando il cazzo per farsi piacere. Harry levò la mano di Louis quando la vede, dandogli uno schiaffo. Louis levò la mano, e Harry prese in mano l'erezione pulsante di Louis e mosse la mano, su e giù, masturbando

In pochi minuti, cavalcarono entrambi l'orgasmo. Louis venne nel palmo della mano di Harry, mentre Harry, venne nelle natiche di Louis. Si sdragliarono entrambi esausti sul letto. Dopo qualche minuto, Harry si alzò, prese delle salviette, e si mise a pulire Louis.

"Doccia?" Chiese poi Harry

"Doccia" ripeté Louis

The Teacher || Larry S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora