Capitolo Cinque

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Il mese di agosto Simone lo passa a Glasgow da sua madre.

Manuel ha provato fino all'ultimo a convincerlo a non partire, ma Simone ha comprato i biglietti mesi prima e sente davvero il bisogno di passare un po' di tempo con sua madre.

Quindi alla fine Manuel si ritrova a trascorrere tutto il mese tra videochiamate e messaggi, cercando di colmare la mancanza di Simone.

L'assenza del più giovane però aiuta Manuel a prendere più consapevolezza dei sentimenti che prova per lui. E rendendosi conto ogni giorno di più di quanto sia innamorato di Simone - più di quanto lo sia stato di qualsiasi ragazza - Manuel inizia anche a dare un nome a tutta la confusione che si è portato dietro per mesi, arrivando ad ammettere a sé stesso di essere bisessuale.

Ammetterlo a sé stesso lo fa sentire inevitabilmente più leggero, come se dare un nome a tutti quei pensieri fosse il primo passo per mettere ordine nella sua vita.

A quel punto, quando ormai le cose con sé stesso sono chiare, a Manuel viene naturale iniziare a dirlo ad alta voce. Prima in camera sua, di fronte allo specchio, come se volesse provare come suona dire ad alta voce: "Sono bisessuale."

E quando Manuel si accorge che suona bene, perché lui in quelle parole ci si riconosce davvero, inizia a dirlo anche fuori dalla sua camera.

La prima persona a cui lo dice è sua madre, una sera mentre se ne stanno sul divano a guardare la televisione.

Stanno trasmettendo un film che nessuno dei due guarda con particolare attenzione, quando Manuel decide di iniziare a sfogarsi.

"Mamma?" dice rivolgendosi a sua madre, ma tenendo lo sguardo fisso sul televisore, quasi come se avesse paura di vedere la sua reazione.

"Dimmi" risponde lei voltandosi leggermente.

Manuel prende un respiro profondo. Poi dice: "In questi giorni senza Simone, ho riflettuto un po'."

Anita lo ascolta attenta, anche se ha già una vaga idea di cosa Manuel voglia dire.

Non le ha confessato nulla riguardo il rapporto che lo lega a Simone ma Anita ha perso il conto delle volte in cui, prima che Simone partisse per Glasgow, Manuel si è fermato a dormire da lui. E ha finto di non accorgersi di tutte le volte che ha visto Simone sgattaiolare fuori dal garage di Manuel con i vestiti in disordine.

Sa che tra loro due le cose sono cambiate, ma non ha fatto domande.

"Penso di essere bisessuale" dice Manuel. "Anzi, no. Ne sono sicuro."

Solo a quel punto trova il coraggio di voltarsi verso sua madre.

Anita lo guarda sorridendo, gli accarezza una guancia. "Te l'ha fatto capire Simone?"

Manuel annuisce e Anita nota le sue guance imporporarsi. Non ha mai visto suo figlio arrossire così.

"È bello stare con lui, mamma. È diverso" dice Manuel.

"Diverso come?" chiede lei curiosa.

"Non so, come se tutte le altre relazioni che ho avuto fossero sbagliate. Con Simone invece sembra tutto al posto giusto" risponde Manuel.

Si rende conto che quando, mesi prima e preso da una confusione che ancora non aveva il coraggio di definire, ha detto a Simone che con lui era diverso non si era poi discostato molto dalla realtà.

"Simone è stato il tuo viaggio" dice Anita.

Manuel la guarda confuso. "Che vuoi dire?"

"Simone è la persona che ti ha fatto capire chi sei davvero, che ti ha fatto iniziare questo viaggio alla scoperta di te stesso."

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