Catherine osservò i fuochi d'artificio che venivano fuori dalla Sala Grande per poi vedere uscire i gemelli Weasley a cavallo delle loro scope. Sorrise gelosa, alla fine ce l'avevano fatta.
Se qualcuno le avesse detto tutto quello era successo in quei sei mesi fa non ci avrebbe creduto. La stessa cosa valeva anche se qualcuno le avesse detto che avrebbe lasciato la scuola poco dopo i gemelli. Lei, una delle studentesse più studiose di tutta Hogwarts, così tanto da fare competizione con Hermione in un certo senso. Adesso si trovava in mezzo alla strada a Diagon Halley, la sera a tremare per il freddo. Dopo aver abbandonato la scuola, il suo futuro, l'avevano abbandonata per strada. Per sua sfortuna, poi, quasi nessun negozio accettava un mago che aveva abbandonato la scuola. Perciò si era trovata senza un tetto dove dormire, puzzolente e con zero galeoni in tasca.
Sospirò, certo la magia l'aiutava tanto nonostante la situazione pietosa, ma non in tutto.Non sa neanche lei effettivamente da dove sia partito tutto, forse era stato un insieme di cose. Hogwarts era cambiata, così tanto che la povera Charlotte non riusciva più a riconoscere quella che un tempo era stata la cosa più vicina ad una casa.
Quando vide i gemelli confabulare di andarsene cominciò a pensarci anche lei. Infondo non aveva senso stare là, Hogwarts non era più la Hogwarts di una volta. E vedere i Weasley andare via sopra le loro scope le aveva fatto aprire gli occhi. Cosa avrebbe fatto dopo Hogwarts? Non lo sapeva neanche lei. In tutti questi anni si era concentrata solo sui libri da non pensare al futuro neanche per un secondo. Pessima scelta. La prova evidente era la sua situazione attuale. Sospirò, il giorno dopo sarebbe andata a fare un giro per negozi, ancora, per vedere se poteva trovare qualcosa.Uscì dal quinto negozio della giornata, sempre la stessa frase:"Non accettiamo maghi che non abbiano finito tutti i loro anni scolastici." Sbuffò per poi calciare un piccolo sassolino che si trovava, per sua sfortuna, lungo la sua strada. Si fermò davanti ad un negozio con la facciata rossa. Solo dopo riconobbe l'insegna:"Tiri vispi Weasley", sulla porta c'era un cartello dove c'era scritto che tra due settimane ci sarebbe stata l'apertura. Sorrise felice. Almeno loro erano riusciti a realizzare il loro sogno. Provò una strana sensazione, gelosia. Sospirò, forse poteva chiedere a loro? Pensò, osservando il negozio. Prese coraggio ed entrò.
"Mi dispiace ma siamo ancora chiusi!" Esclamò una voce dietro tutti quei scatoloni. Non sentendo la porta che si chiudeva Fred alzò lo sguardo dallo scatolone e lo puntò verso la porta. "Scusa, non ha sentito?" Domandò avvicinandosi alla ragazza. "Siamo chiusi." Disse serio.
"In realtà io-" Cominciò a sussurare.
"Io ti ho già visto." Esclamò George comparendo dietro al fratello. "Sbaglio o venivi a Hogwarts con noi? Non sei nel nostro stesso anno?" Catherine guardò leggermente sorpresa il ragazzo, veramente si era accorta di lei? In risposta fece un segno affermativo con il capo.
"Come mai non sei a scuola?" Chiese Fred, ma lei ignorò la domanda.
"Io cerco un lavoro, non è che potete assumermi?" Disse tutti d'un fiato. Abbassando lo sguardo.
"No." La stroncò subito Fred.
"Perc-" Provò a chiedere.
"Ho detto di no." Ribatté il ragazzo. Charlotte abbassò lo sguardo sconfitta, ringraziò in un sussurò ed uscì dal negozio.
I gemelli erano la sua ultima possibilità, l'unico negozio che avrebbe assunto maghi che non avevano ancora finito la scuola era il negozio che era gestito da maghi che non avevano ancora finito la scuola. Non avrebbe mollato tutto al vento per così poco, per un semplice no.Così si era ritrovata ogni giorno a passare al negozio dei gemelli e chiedergli se potevano assumerla. Era sempre Fred a dire di no, ma da una parte lo capiva, era la loro attività, l'attività dei gemelli Weasley, lei sarebbe stato solo un terzo incomodo che avrebbe rovinato quel bel quadro. Ma nonostante questo non mollò, ne aveva bisogno.
Prese un bel respiro e con un sorriso in volto entrò dentro il negozio.
"Buongiorno gemelli Weasley!" Esclamò prendendo al volo uno scherzo che Fred stava per far cadere a causa dello spavento.
"Buongiorno Catherine." Invece George trovava simpatica la ragazza ed ormai avevano instaurato una specie di amicizia.
"Avate un lavoro libero per questo bel faccino?" Domandò sempre con un po' di speranza.
"No." Rispose secco Fred.
"Ci vediamo domani!" Esclamò, ormai aveva capito che non serviva insistere. Ma mentre stava per uscire dal negozio un forte capogiro la fece fermare per un secondo, cominciò a vedere tutto bianco per poi svenire all'ingresso."È tutta colpa tua Fred!" Sussurrò George dando un pugnetto alla spalla del fratello. Catherine si era svegliata già da cinque minuti ma non aveva avuto il coraggio di aprire gli occhi.
"Più che altro voi poveri ingrati." La ragazza poté giurare di sentire il rumore di uno schiaffo."Come potete trattare così una ragazza, non vi ho mica cresciuti così." Ci mise qualche secondo, ma riuscì a capire di chi fosse quella voce, Molly Weasley, la madre dei gemelli. Si ricorda ancora di quando Ron aveva ricevuto la strillettera, era un po' difficile da dimenticare quella voce. Non ce la fece più e cominciò ad aprire lentamente gli occhi.
"Oh, si è svegliata... come stai cara?" Chiede dolcemente Molly.
"Sto bene, grazie..."
"Da quanto è che non mangi? Sei molto pallida..." Domandò con vice preoccupata.
"Io- sto bene, davvero..." Dice la ragazza cominciando ad alzarsi, ma nel momento in cui prova a farlo un altro giramento le viene incontro.
"Oh, tesoro, siediti e mangia questo." La mamma dei gemelli le porge un panino farcito. "I tuoi non ti fanno da mangiare?"
"Non vivo con i miei." Dico senza giri di parole.
"E allora dove vivi cara?"
"Per le strade di Diagon Alley." Risponde stanca di nascondere la sua situazione.
"In che senso?" Interviene George.
"Sono un senzatetto dopo aver abbandonato la scuola." Risponde semplicemente. "Per questo cerco un lavoro."
"Potevi dirmelo prima!" Esclama Fred.
"Non voglio essere assunta per pietà, grazie." Dice sorridendo falsamente al gemello in questione. "Adesso se non vi dispiace, io vado." La ragazza si alza a testa alta ed esce dal negozio.
"Aspetta! Aspetta!" Urla Fred correndo incontro alla ragazza. "Lavora con noi, dai Catherine."
"Non voglio la tua pietà Weasley." Dice con voce piena di disprezzo. "Non ti rendi conto di quando tu sia fortunato cazzo? I tuoi genitori supportano quello che fai, hai un tetto sotto la testa, hai cibo, cosa cazzo vuoi di più nella vita?!" Esclamò tutto d'un fiato.
"Vieni a lavorare per noi."Sei mesi dopo
"Catherine."
"Si, lo so, arrivo!" Esclamò mentre Fece l'ultimo scontrino della giornata.
"Cosa vuoi Weasley?" Domandò appoggiandosi allo stipite della porta e incrociando le braccia.
"Niente, mi mancavi." Sussurró Fred per poi darle un bacio a stampo.
"Sei un pagliaccio." Dice ridacchiando per poi mettere le mani dietro la sua testa e baciarlo ancora con più passione.