pt5

15 1 0
                                    


MAMMA AVRESTI POTUTO AVVISARMI, NON SAPEVO TU AVESSI UN COMPAGNO! gridò Liam.

La presi subito in braccio e la portai in camera dove cercai in tutti i modi di risvegliarla e finalmente ci riuscii

Allye: non capivo nulla, ero stordita, l'unica cosa che avevo in mente era l'immagine di quell'uomo che, da quel che io abbia potuto capire, è mio padre.

Liam mi baciò e mi chiese cosa fosse accaduto e io, sospirando, gli rispondo dicendogli che quell'uomo è mio padre mentre.
Lui rimane perplesso, mi ferma e prova a giustificarsi e scusarsi per l'accaduto.

- Amore non sapevo neanche io che avesse un compagno, devi scusarmi, non immaginavo che mi si sarebbe presentata davanti con tuo padre, data la varietà di uomini che ci sono sulla faccia della terra.

Tutto d'un tratto chiede se potessimo andare a parlare con loro anzi, meglio dire con lui.
Ci penso, non so se sia l'idea giusta ma decido di provarci, quindi annuisco.
Così mi prende per mano e scendiamo di sotto!

Eccoli, lui ha gli occhi rossi, sembra quasi che abbia pianto ma perché mai avrebbe dovuto?
-AMORE, CI SEI? Domanda LIAM vedendomi dispersa tra i miei pensieri così da farmi tornare alla realtà.
-Vedo che mi hai riconosciuto, anche io ho riconosciuto te, non pensare che io ti abbia dimenticata o che abbia lasciato quella casa di mia spontanea volontà!

Queste sono le parole che escono dalla bocca di mio padre. Dalla rabbia sferro un pugno sul tavolo e inizio a scagliarmi contro di lui sbraitandogli in faccia tutto quello che mi ha procurato quando avrebbe dovuto esserci, mentre gli chiedo perché non mi abbia mai cercata.

- HAI RIDOTTO IL MIO CUORE IN MILLE PEZZI, ERO SOLA PERCHÉ LA MAMMA AVEVA SEMPRE TROPPO LAVORO DA SBRIGARE PER POTERMI CRESCERE SANA, MENTRE IO STAVO CHIUSA IN QUELLA CAZZ0 DI STANZA PER ORE E ANCHE GIORNI A SENTIRMI SBAGLIATA E A PENSARE CHE COSA AVESSI MAI FATTO DI MALE PER NON MERITARMI UN FOTTUTISSIMO PADRE, QUANDO IN REALTÀ LA COLPA ERA SOLO TUA CHE NON TI SEI NEANCHE DEGNATO DI UNA CHIAMATA O ANCHE UN SOLO MESSAGGIO PER SAPERE SE FOSSI VIVA O M0RTA.

Ora dimmi, come posso credere che tu non abbia lasciato quella casa di tua spontanea volontà, allora perché?!?!

Perché mi hai lasciato sprofondare nell'abisso quando avresti potuto benissimo venire lì a tirarmi fuori da tutta quella merda, papà eh, perché?
-ALLORA, ASPETTO UNA TUA RISPOSTAA PORCA PUTTAN4- GRIDO.

Ecco qui la risposta che hai cercato per mesi e anni ma non hai mai avuto.

Prima di chiedere la mano di tua madre, tuo nonno Sandro mi raccomandò di non fare mai una figlia con tua madre e mi ha detto, anzi minacciato che se l'avessi fatto avrebbe distrutto ciò a cui tenevo di più:
Te ALLYE EVANS, ha detto che ti avrebbe fatta sparire ed io, per la paura, sono scappato da tutto... da te e da tua madre.

- Mh, ecco da chi sei presa. Almeno qualcosa di 'sto deficiente che ti ha lasciata sola, non volendolo, l'hai presa.

TI PARE IL MOMENTO ADATTO PER PRENDERMI PER IL CULO?!?!

- Lo è sempre quando si parla di te, Allye Evans.

COGLI0NA, STA ZITTA!

-Ti stai offendendo da sola, qui, l'unica cogliona, sei tu.

VA BENE, HAI RAGIONE MA ORA FAMMI ANDARE DA MIO PADRE

- Ahahah, ho sempre ragione io. ;')

STA ZITTA O MI UCCIDO DA SOLA PR DI FARTI SMETTERE DI FIATARE, DIOOOO!

Rimasi senza parole così mi alzai per andare verso di lui, mio padre. Quanto mi era mancato, corsi verso di lui per abbracciarlo e poi scoppiare entrambi in un pianto liberatorio.

Complicati agli estremi 🫀❤️🔥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora