Tutti nella propria vita sono protagonisti della loro storia. Che essa tratti di un amore perduto, di una tragedia, di una avventura... tu ne sei il protagonista.
Nel mondo reale non esistono antagonisti, personaggi secondari o comparse, poiché anche essi sono a loro volta protagonisti della propria vita. Quando si pensa a ciò che si è vissuto finora, ci si immagina tutto come delle scene di un film o di una serie tv, in cui ognuno è l'eroe della trama.
Nei libri, però, è tutto diverso. Ogni romanzo, ogni fantasy, ogni giallo... hanno tutti il proprio personaggio principale, sempre circondato da persone subordinate ad esso. Spesso mi domando che fine abbiano fatto tutte quelle comparse spuntate una o due volte al massimo all'interno della storia. Spariscono e basta, come se non fossero mai esistite. Questo perché una volta svolto il loro compito, quello di assistere il protagonista, la loro presenza diventa inutile e l'autore li lascia nel dimenticato.
Io non ho mai avuto una storia movimentata. Ho sempre seguito il modulo generale della vita di un essere umano. Sono nata, sono cresciuta, sono andata a scuola... tutto normale. È proprio per questo motivo che io, a differenza del resto del mondo, non mi sento affatto protagonista della mia storia.
Una vita noiosa, monotona e ordinaria non può essere definita una storia. Sono sempre stata utile alle persone che mi circondavano, non ho fatto altro per tutta la vita. Non ricordo di aver mai fatto qualcosa per me stessa. L'unica cosa di cui sono certa è che sono soltanto un personaggio di sfondo nella vita di qualcun'altro. Una comparsa in un mondo di protagonisti.
Ho due genitori normali, una casa normale, persino la mia media scolastica è del tutto normale. Provo invidia verso coloro che si sentono di appartenere ad un mondo che gira intorno a loro stessi. Io, invece, sono quella ragazza che, nonostante sia nella tua stessa classe da ben cinque anni, non ricordi nemmeno quale sia il suo nome.
A volte la gente si accorge di me... odio quando questo succede. È come se io esistessi soltanto per eseguire gli ordini degli altri. Incolpo me stessa per essere sempre accondiscendente, ma non riesco a farne a meno. Mi illudo sempre dicendomi: "Magari questa volta è diverso. Magari vuole solo fare conversazione"
Ma poi finisco sempre per soddisfare i desideri altrui, restando nuovamente delusa.E vorrei urlare a tutti "Sono qui! Perché nessuno mi vede? Esisto anche io"
Riley Scott. Questo è il nome.
Nessuno però... se ne ricorda.
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In questo mondo esiste soltanto una cosa che mi fa sentire veramente bene: i libri. Ogni giorno mi perdo tra quelle pagine ingiallite e quell'inchiostro nero. Ogni parola per me è preziosa, così come ogni storia. Amo qualsiasi tipo di libro, dai romanzi ai gialli, dagli horror ai fantasy. Questo è l'unico luogo in cui mi sento veramente a casa, poiché all'interno ci sono persone esattamente come me.
Persone di sfondo, di poco conto, pronte a far avverare qualsiasi desiderio dei protagonisti. Persone di cui nessuno, alla fine, si ricorda il nome. Prendiamo ad esempio il famoso capolavoro di J.K Rowling. Persone come Blaise Zabini o Pansy Parkinson... dimenticati. Non si sa quale sia stata la loro fine. A volte, però, alcuni personaggi extra hanno la grazia di ricevere un finale... la morte. Regulus Black, per esempio, o una semplice comparsa come la madre di Barty Crouch, che ha sacrificato la sua vita per quella del figlio.
Possiamo anche guardare ad un classico come Orgoglio e Pregiudizio. Che ne è di Georgiana, sorella di Mr Darcy? Nessuno lo sa. Tutti personaggi scomparsi nel tempo, svaniti nel nulla.
È così che mi sento... è così che mi sentivo.
Varcavo la porta di una delle tante librerie di Boston, che ero solita frequentare, andando alla ricerca dell'ennesimo libro da sfogliare in una notte. Quella volta, però, qualcosa era cambiato, ma non ne conoscevo il motivo. Avanzai lentamente tra i grandi scaffali un po' impolverati. Quello era il luogo dove mi rifugiavo per scappare dalla vita reale. Dopo scuola era di routine passare da quella libreria e ogni giorno portavo a casa un libro diverso.
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Roses
Fantasy«Avete mai sentito parlare della storia dei due burattini?» «Un burattino innamorato viveva la sua vita ignaro di trovarsi in realtà all'interno di un piccolo teatrino e che il suo destino era letteralmente appeso ad un filo» «Il burattinaio giocav...