CAPITOLO 1

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"T/N: Ci mancava solo questa, litigare con i miei, andarmene di casa e trovare questo tempaccio.", ti dissi tra te e te mentre camminavi sotto la pioggia coprendoti solo la testa con la tua giacca.
"T/N: Solamente perché non sono d'accordo con loro, non possono decidere sempre loro la mia vita!".

*INIZIÒ A TUONARE*

"T/N: Ecco, ora ancora peggio, non so nemmeno dove andarmene ora...".
Ti iniziarono a venire gli occhi lucidi, ti girasti per vedere tutta la strada fatta e incominciasti a pensare "forse è meglio se ritorno a casa", ma poi ti rivenne in mente la litigata accaduta poco prima, così ti asciugasti gli occhi e continuasti il tuo percorso.
"T/N: Non c'è la faccio più a camminare".
Incominciasti a tossire.
"T/N: Ecco, ed ora mi verrà anche un bel raffreddore.".
Dopo altri 10 minuti di camminata sotto la pioggia intravedi una casa.
"T/N: Oh, forse loro mi ospiteranno per stanotte..." ti dissi mentre cercavi di camminare verso la porta di casa.
Tutto quello che ti circondava iniziò a girare e non riuscisti più a mettere a fuoco le cose.
"T/N: Ma cosa sta succedendo?..." dissi mentre il tuo passo incominciava a rallentare.
"T/N: Forse sono solo stanca, devo riuscire ad arrivare alla port-".
Non riuscisti a finire la frase che iniziasti a vedere tutto nero e svenisti.

*LA MATTINA DOPO*

Apri gli occhi.
"T/N: Ma dove sono?" dissi guardandoti intorno.
"MIRABEL: Buongiorno!"
"T/N: Ahh! E tu chi sei?"
"MIRABEL: Piacere, io mi chiamo Mirabel Madrigal, tu?"
"T/N: oh scusami, io mi chiamo T/N T/C. Ma, io ho già sentito il tuo cognome."
"MIRABEL: Beh normale ahaha, noi siamo la famiglia Madrigal."
"T/N: Eh?"
"Mirabel: Non hai idea di chi siamo?"
"T/N: Ehm, no, scusami."
"MIRABEL: Stai tranquilla. Dai, andiamo a fare colazione, così conosci tutti gli altri."

*MIRABEL TI PRENDE PER MANO E USCITE DALLA CAMERA*

"T/N: Mirabel, posso chiederti una cosa?"
"MIRABEL: Certo."
"T/N: Tu per caso sai cosa mi è successo ieri sera? Perché io non ricordo nulla."
"MIRABEL: Beh ecco, io so che sei svenuta e-."
"ABUELA: Buongiorno famiglia Madrigal!"

*TUTTI ESCONO DALLE PROPRIE STANZE*

"TUTTI INSIEME: Buongiorno!"
"JULIETA: Ei tesoro, e lei chi è?"
"MIRABEL: Mamma, lei è T/N."

*JULIETA TI GUARDA DALLA TESTA AI PIEDI E ACCENNA UN SORRISO*

"JULIETA: Va bene, si presenterà a colazione."

*VA VIA*
*MIRABEL TI PRENDE LA MANO E SI AVVIA PER ANDARE A FARE COLAZIONE, MA TU LA FERMI*

"MIRABEL: Che succede T/N?"
"T/N: Ecco, io sono un po' timida..."
"MIRABEL: Ahaha, stai tranquilla T/N, la famiglia Madrigal non mangia nessuno."
"T/N: Ahaha, va bene."
"MIRABEL: Oh, e buongiorno anche a te casita."
"T/N: Ma cosa sta facendo? Parla alla casa? Boh, forse sarò ancora un po' rintontita." pensasti.
Arrivate davanti alla porta della cucina Mirabel si ferma e si gira verso di te.
"MIRABEL: Oh, e visto che non ci conosci
T/N, noi abbiamo qualcosa di diverso."
"T/N: Ehm, cioè?"
"MIRABEL: Vedrai."

*APPENA MIRABEL APRE LA PORTA TUTTI SI GIRANO E SI ZITTIRONO*

"ABUELA: Mirabel, e lei chi è?"
"MIRABEL: Nonna, anzi, famiglia Madrigal, lei è-."
"DOLORES: Lei è T/N." disse, e subito continuò a mangiare il suo latte e cereali.
"T/N: Ma cosa-."

*MIRABEL SI ACCORGE DELLA TUA "CONFUSIONE" E ACCENNA UNA BREVE RISATA*

"PEPA: Sedetevi dai."
"MIRABEL: Sì zia."

*LE SEDIE INCOMINCIARONO A VENIRVI IN CONTRO DA SOLE, VI FANNO SEDERE E VI PORTANO A TAVOLA*

"MIRABEL: Oh, grazie casita ahaha."
"T/N: No, non capisco cosa stia succedendo."
"MIRABEL: Ti spiegherò tutto dopo con calma T/N."

*TUTTI INIZIARONO A FISSARTI*

"T/N: Eh eh, Mirabel, tutti mi stanno fissando." sussurrasti al suo orecchio.
"DOLORES: T/N, tutti ti stiamo fissando perché è strano vedere qualcuno che non fa parte della famiglia Madrigal qui a tavola con noi ahaha."
"T/N: Giusto ahaha. Ma tu come fai a sentire tutto quello che dico?"
"DOLORES: Oh, scusami se ti ho confusa. Io sono Dolores Madrigal, e il mio talento è sentire tutto, anche da lontano."
"T/N: Oh ecco, ora si spiega tutto ahaha."
"ANTONIO: Ciao T/N, io mi chiamo Antonio, e so' parlare con gli animali."
"T/N: Aww, ciao amore!".
Dopo che esclami questa frase ti senti osservata, così ti giri di fronte a te e ti scappa un urlo.
"T/N: M-Mirabel, perché c'è una mia s-sosia?" domandi impaurita.
"FÉLIX: Camilo, per favore, torna te stesso."
"CAMILO: Sì papà."

*CAMILO SI "RITRASFORMA" IN SÈ STESSO*

"CAMILO: Piacere, io sono Camilo, quello che ieri sera ti ha salvata."
"T/N: Oh, allora eri tu."

voglio solo averti accantoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora