*ARRIVARONO TUTTI A TAVOLA E OGNUNO SI SEDETTE AL PROPRIO POSTO*
"ABUELA: Buon appetito famiglia Madrigal!"
"TUTTI INSIEME: Buon appetito!"
Appena tutti iniziarono a cenare tu abbassasti lo sguardo sul piatto, e ti scese una lacrima sul viso.
Camilo, accorgendosene, abbassò giusto un po' la testa per intravedere il tuo viso nascosto dai capelli.
"CAMILO: È tutto ok T/N?"
Alzi immediatamente il viso asciugandoti quella lacrima che lentamente continuava a percorrere la tua guancia.
"T/N: Oh sì sì Camilo, è tutto ok ahaha."*CAMILO INIZIA A FISSARTI CON UN'ESPRESSIONE TRISTE, NON CAPENDO CHE COSA TI STESSE SUCCEDENDO"
"Pepa: Camilo."
Camilo si voltò verso sua mamma che gli fece il gesto di continuare a cenare e lasciarti stare in quel momento.*FINITA LA CENA...*
"AGUSTÌN: Veramente squisita."
"MIRABEL: T/N, puoi venire un attimo con me?"
"T/N: Certo."*MIRABEL SI ALZA DALLA SEDIA*
"MIRABEL: Arriviamo subito."
*TI PRENDE PER MANO E TI PORTA FUORI DALLA STANZA*
"MIRABEL: T/N sei sicura che vada tutto bene?"
"T/N: Sì Mirabel, è solo che adesso ho bisogno di prendere un po' d'aria..."
"MIRABEL: Va bene T/N. Casita? Aiuteresti
T/N a salire sul tetto?*LA CASITA "CREÒ" DELLE SCALE PER FARTI SALIRE SUL TETTO*
"MIRABEL: Prenditi tutto il tempo che vuoi."
"T/N: Grazie Mirabel, davvero."
"MIRABEL: Di nulla T/N."*MIRABEL RITORNA NELLA SALA DA PRANZO/CENA, MENTRE TU INIZI A SALIRE QUELLE SCALE PER RAGGIUNGERE IL TETTO*
"MIRABEL: Eccomi!"
Nel mentre Mirabel entra nella stanza Camilo ti cerca con lo sguardo.
"CAMILO: Ma T/N?"
"MIRABEL: Oh, nulla Camilo, non preoccuparti."*MIRABEL SI GIRÒ DALL'ALTRA PARTE PER PARLARE CON ISABELA, MA CAMILO, DUBBIOSO, SI AVVICINÒ ALL'ORECCHIO DI DOLORES*
"CAMILO: Hey, sorellona!"
"DOLORES: Che succede Camilo? da quando mi chiami sorellona?"
"CAMILO: Non posso chiamarti così per una volta?"
"DOLORES: Dimmi subito cosa ti serve sapere."
"CAMILO: Okay, allora..."
"DOLORES: Ecco appunto, mi sembrava strano."
"CAMILO: Mi servirebbe sapere dov'è andata T/N."
"DOLORES: Ho sentito che aveva bisogno di prendere un po' d'aria e ora è sul tetto."
"CAMILO: SUL TETTO?!"*TUTTI SI GIRARONO VERSO CAMILO*
"FÉLIX: Camilo, non urlare."
"CAMILO: Scusami papà."*CAMILO SI ALZÒ SUBITO DALLA SEDIA E CORSE FUORI DALLA SALA*
"CAMILO: Torno subito!"
Urlò mentre uscì dalla sala.*NEL MENTRE T/N...*
"T/N: Non capisco proprio perché mi abbiano detto quelle cose..."
Ti dissi singhiozzando.
"CAMILO: T/N, che ci fai qui?
"T/N: Camilo? Che ci fai qui?"
"CAMILO: No no T/N, che ci fai tu qui."
"T/N: Oh, avevo solo bisogno di prendere aria, tutto qui."
Gli risposi singhiozzando.
"CAMILO: T/N per caso stai piangendo?"
Ti chiese avvicinandosi a te.
Ti vide seduta a terra, con le gambe piegate e le ginocchia che coprivano le tue labbra.
"CAMILO: T/N?"
Scoppiasti a piangere.
"CAMILO: Hey T/N, no. Non fare così."
Ti disse mentre anche lui si sedette vicino a te, mettendo la sua mano sulla tua spalla.
"CAMILO: Spiegami che sta succedendo. Credo c'entri qualcosa con la tua scappata di casa, giusto? È da stamattina che sei così."
"T/N: S-sì..."
Dissi singhiozzando.
"CAMILO: Per favore, dimmelo. Non voglio vederti così. Odio vedere le persone piangere."
"T/N: Ecco, ieri sera, mentre ero a tavola con i miei genitori a cena, uscì fuori il discorso che mia mamma voleva andarsene da questo paese con il suo compagno e..."
"CAMILO: Aspetta, compagno? I tuoi genitori non sono sposati?"
"T/N: No, divorziati, perché mio papà picchiava mia mamma e non c'è la faceva più, così mia mamma si trovò un nuovo compagno, decise di lasciare la casa che aveva qui a mio papà e andarsene da questa città con il suo nuovo compagno."
"CAMILO: Oh, capito... E poi?"
"T/N: Ecco, io con mio padre non voglio starci, anche perché vuole andarsene anche lui."
"CAMILO: E tua mamma?"
"T/N: Ci stavo arrivando. Quando dissi che io non volevo andarmene da qui mia mamma rispose "Se non ti va bene questa mia decisione puoi anche andartene di casa, io non me ne faccio nulla di una figlia come te, sei sempre stata la figlia che nessuno vorrebbe mai avere, e posso farmene anche a meno di te!"."
"CAMILO: Ah oddio... Ma perché lei se ne vuole andare se già tuo papà se ne va?"
"T/N: Il compagno di mia mamma ha la casa in Francia, quindi si trasferiranno in Francia. E mio papà vuole andarsene perché dice che questa città non li piace, non so' dove andrà."
"CAMILO: E poi?"
"T/N: Dopodiché nulla, io rimanendoci male da quelle parole non pensai più a nulla, presi la giacca e me ne andai via."
"CAMILO: Mi dispiace tanto T/N..."
"T/N: Non preoccuparti Camilo..."
Camilo cominciò a fissarti, ma l'occhio li cadde sul tuo collo.
"CAMILO: T/N, sei sicura che i tuoi ti aggredivano solo verbalmente o c'è qualcosa che non mi hai detto?"
Dopo circa 5 secondi di ricordasti del segno sul tuo collo e immediatamente cercasti di coprirlo con la tua mano.
"CAMILO: No T/N, fammi vedere."
Ti toglie di forza la mano dal tuo collo.
"CAMILO: Cosa sono? Non dirmi che è quello che penso io..."
"T/N: Sì... Ieri sera mio padre mi mise anche le mani al collo, sono stata aggredita fisicamente..."*A CAMILO SCESE UNA LACRIMA E LI VENNE SPONTANEO ABBRACCIARTI*
"CAMILO: Mi dispiace tantissimo T/N, non sai quanto..."
"T/N: T-tranquillo C-Camilo..."
Gli dissi tremando dal freddo.
"CAMILO: Ma sei gelata T/N."
Camilo si tolse quella specie di tunaca gialla che aveva in dosso e te la mise.
"CAMILO: Meglio?"
"T/N: Uhm, sì, grazie Camilo."
"CAMILO: Di nulla T/N."
"T/N: Hai visto che belle stelle?"
"CAMILO: Sì T/N, sono bellissime, ma adesso torniamo dentro? È pericoloso stare sul tetto per chi non è abituato."
"T/N: Va bene."*VI AVVIATE PER SCENDERE*
"CAMILO: Buonanotte T/N, a domani."
"T/N: Buonanotte Camilo."
Ti accenna un sorriso e si avvia per andare nella sua stanza.
"T/N: Oh Cami-."*CAMILO ENTRA NELLA SUA STANZA*
"T/N: La tua-."
"MIRABEL: Ti sta bene questo "vestito" di mio cugino ahaha."
"T/N: Grazie ahaha. Vabbè, gliela rifarò domani mattina."
Sussurasti, e andasti subito nella tua stanza.
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voglio solo averti accanto
Roman d'amourUna giovane ragazza colombiana 15enne di nome T/N una sera litigò con i suoi genitori, e decise di andarsene di casa. Cosa potrà succedere?