chapter III

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Sono passati mesi e non mi lascia fumare più niente. Ogni volta che provo ad uscire da solo mi segue. Sta annullando la sua vita per evitare che fumi, un comportamento del genere mi sembra da pazzi. Sono sicuro che manca pochissimo alla mia esplosione. Gli urlerò in faccia cose che non si merita solo perché sono arrabbiato, che poi... Perché mai dovrei arrabbiarmi? Si sta solo preoccupando per me.
Vorrei trovare un altro modo per sfogarmi, ma non ho la minima idea di cosa fare. Oggi sono solo a casa... Nahoya è uscito, ma io ho rifiutato l'invito. Andavano al parco, ma odio andarci di giorno. Troppi bambini che urlano e interrompono i miei pensieri. In questo periodo non sto molto bene psicologicamente, ho pensieri che un ragazzo della mia età non dovrebbe avere.
Vorrei farla finita. Perché non riesco a percepire quanto una persona mi voglia bene?! Mi sto rovinando cazzo. L'amore delle persone non lo capisco. Vorrei farla finita, vorrei non aver paura. Vorrei solo un'altra vita... Perché mi sento così?! Perché non riesco a capire gli altri?! Perché devo sempre rovinare tutto... Molte volte mi sento solo, ma ogni santa volta mi viene in mente mio fratello. Mi chiedo perché sento questa solitudine se ho lui... È così importante per me. Non vivrei mai senza.
Mi alzo dal letto e mi dirigo in cucina, ho gli occhi spenti, non sto più ragionando lucidamente. I pensieri negativi mi hanno oscurato la mente. Prendo un coltello in mano. Lo guardo intensamente, quasi ad aspettare che risponda a tutte le mie domande. Ovviamente non mi sono arrivate nessune risposte, ma cosa mi potevo aspettare da un oggetto inanimato... Lo continuo a fissare. Questa piccola cosetta potrebbe darmi finalmente sollievo, se solo trovassi la forza di farlo. Mi avvicino il coltello lentamente alla gola. Se riuscissi a fare un taglio profondo non soffrirei molto nel morire... La lama tocca la mia pelle, ma per ora non faccio nessuna pressione.
Il coltello è freddo, come il mio sguardo. Sento che qualcuno sta inserendo la chiave nella porta di casa. Ritorno in me e rimetto a posto l'arma. Corro verso il bagno e mi ci chiudo dentro. Sono sconvolto. Non ero mai arrivato così vicino a farla finita, ci ho pensato molte volte e immaginato alla perfezione ogni dettaglio ma mai ci avevo provato. Mi tengo la testa con le mani e mi guardo allo specchio. Nella mia figura rivedo quella di Nahoya e mi scappa un breve e piccolissimo sorriso. Mi sciacquo la faccia e vado verso la nostra camera. "Ah eccoti. Mi stavo preoccupando." Dice ridacchiando appena mi vede entrare in stanza. "Ero semplicemente in bagno, tranquillo." Gli rispondo per rassicurarlo.
Il resto della giornata continua tranquilla, fino a che non arriva la sera, dopo cena.
Sono sul divano, ad annoiarmi come sempre; quando Nahoya mi si lancia addosso sorridendo. "C'è qualcosa che ti turba ultimamente. So che per te è difficile stare senza sigarette, quindi ho pensato di comprarti un pacchetto." Mi si illuminano gli occhi a sentire le sue parole. "Ma non voglio che ne fumi troppe. Puoi fumare solo se sei con me, ci stai?" Acconsento immediatamente, senza nemmeno pensare. "Ah e poi, una la voglio provare." Ed ecco che mi sento nuovamente un peso addosso. Non voglio che provi, se poi gli piace sarebbe colpa mia se lui si uccidesse lentamente come provo a fare io.
Non farò l'ipocrita, quindi acconsento. Si tira su dal divano e mi trascina con lui, prende due giacche e me ne passa una. "Dove stiamo andando?" Domando curioso. "A vedere le stelle che ami tanto, mentre ci fumiamo una sigaretta insieme." Sprizza gioia da tutti i pori, al contrario mio. Certo amo le stelle, ha ragione, e sono sempre felice di vederle ma... Vedrei lui fumare e questa cosa non mi piace.
Prendiamo le moto e ci dirigiamo su una montagna, c'è una sporgenza sulla strada dove il lampione si è rotto e nessuno lo ripara. I primi anni che avevamo le moto venivamo sempre qui... Che ricordi.
Parcheggiamo e ci sediamo su l'unica panchina presente. "Souya, ti ricordi? Qui ci siamo detti così tante cose..." Sembra malinconico. "Come potrei scordarlo." Alzo lo sguardo verso il cielo. Provo a prendere una stella, la più luminosa. Niente da fare, anche stavolta non ce l'ho fatta.
Nahoya tira fuori il pacchetto di sigarette, ne prende una per sé e me ne passa una. "Ti avverto che sono imbranato. Dovrai insegnarmi." Si mette a ridere spensierato. Inizio a spiegargli all'incirca come fare e prova, inutile dire che il primo tiro è andato a vuoto. Decido di fargli vedere come si fa, invece che rispiegarlo a parole. Ritenta ed inizia a tossire. "Ecco ora hai davvero fumato." Gli dico continuando la mia sigaretta. "Ma è orribile! Come fai a sopportare questa roba-" Prova a rifumare ma ci rinuncia. Sono sollevato, menomale che non gli è piaciuto. Finisco la mia sigaretta e anche la sua, non era molto d'accordo ma questa roba costa e non voglio sprecarla.
Torniamo a casa e cerco di eliminare l'odore di fumo dai vestiti. Ok che ora Nahoya sa tutto eccetera ma... A lui non piace fumare, non voglio infastidirlo ulteriormente.

Smoke [SouyaKawata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora