chapter V

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Ho smesso di fumare. Nahoya è all'ospedale. Ha un tumore al polmone destro. È tutta colpa mia, solo e soltanto colpa mia.
È ricoverato in ospedale da mesi, non riesco più nemmeno a guardare una sigaretta. Perché non è successo a me quello successo a lui?! Sono praticamente 24 ore su 24 con lui, anche se non posso starci sempre per colpa delle stupide regole dell'ospedale.
I medici dicono che sta migliorando, ne sono felice. Non vedo l'ora di tornare a guardare le stelle con lui.
Sono nella sua stanza come sempre quando inizia a parlarmi "Souya avvicinati per favore." Mi sorride e faccio come dice, prendo una sedia e la porto accanto al suo letto. "Vorrei mettere in chiaro delle cose…" Riprende a parlare. "Sto morendo, ormai si è capito." Si blocca perché inizia a tossire. "No, non essere negativo. I medici dicono che stai migliorando." Non voglio nemmeno pensare ad un mondo dove lui non esiste. "Souya… Non mi sento affatto bene." Continua a tossire. "Devi promettermi che continuerai a vivere." Non potrei mai farlo. "No, non posso promettertertelo mi dispiace." Gli prendo la mano e gliela stringo. "Voglio che tu sappia che non è colpa tua. Mi hanno detto che è un tumore vecchio e fumare l'ha solo fatto peggiorare prima del dovuto, sarei morto comunque." No, è colpa mia. Solo e soltanto mia.
"Ti amo Souya, ricorda che sarò sempre con te." Mi sorride dolcemente e stringe la mia mano. "Anch'io Nahoya, tantissimo." Nemmeno il tempo di dirlo che senso la macchina per monitorare il battito far uscire un brutto suono. In pochi secondi sono arrivati dottori e infermieri, che mi hanno fatto allontanare.
"Che sta succedendo a mio fratello?!" Dico urlando e cercando di trattenere le lacrime. Un'infermiera mi prende in disparte e mi spiega un po' la situazione. Il polmone ha ceduto e, essendo molto debole, il cuore è crollato, ha avuto un attacco cardiaco e stanno cercando di rianimarlo, ma sembra essere tutto inutile.
No no no no no, l'ho seriamente ucciso. Mi guardo le mani e le vedo piene di sangue. Inizio ad urlare e piangere, scappo in bagno a lavarmi le ma niente da fare, non va via. Improvvisamente smetto di urlare e inizio a camminare. Molti cercano di fermarmi e parlarmi, per calmarmi ma non rispondo nemmeno.
"Mi dispiace ma non ce l'ha fatta…" Sento una voce calma e dolce che mi dice queste parole mentre lo guardo disteso in quel lettino di merda.
Gli lascio un bacio sulla fronte e inizio a camminare.
L'ho rovinato ed ucciso. Perché sono stato così ingenuo?! Perché cazzo non ho smesso prima?! Sono un fallimento.
Inizio a salire le scale, ignorando la gente che mi chiede se ho bisogno di qualcosa. Sento le lacrime rigarmi il viso.
Sono sul tetto, sta piovendo… Anche il cielo è triste per la tua morte Nahoya.
Ora ti raggiungo e diventiamo due stelle che formano la stessa costellazione fratello mio.
Sorpasso la ringhiera di sicurezza e prendo un bel respiro.
Arrivo e finalmente vivremo una vita felice insieme.
Chiudo gli occhi e mi lascio cadere in avanti.
Finalmente siamo insieme senza le distrazioni di questo stupido mondo che ci incatena. Due stelle vicine fatte dello stesso amore.

Smoke [SouyaKawata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora