Capitolo 3

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La corsa più lunga e più veloce di tutta la mia vita,sembrava quasi che mi fossi reincarnata nel corpo di una moto dopo essere morta per qualche causa che non conosco,entrai di corsa dentro il cancello che aprii con il telecomando che tenevo sempre con me,il cane corse e si agitó abbaiando per tutta la casa,avevo paura,avevo visto qualcosa!In quel bosco non ero sola.
Ad un certo punto mi scontrai sul corpo di Alex,mi abbracció era preoccupatissimo,teso e per come mi comportavo si stava spaventando,vedevo che era arrabbiato per il fatto che non gli avevo risposto,lo guardai in faccia avevo tanta paura e piansi,le gambe mi tremavano,mi prese a modi principessa e mi portó in camera,stendendomi sul letto matrimoniale mi abbracció per un fianco e si mise dietro di me accarezzando delicatamente il viso portandomi i capelli dietro;con lui mi sentivo salva e sicura ,iniziavo a tranquillizzarmi tra le sue braccia Alan e Maia salirono anche sul letto sdraiandosi sui nostri piedi.
"Ora capisco perchè dormi con Alan è un termosifone meglio di un camino"
Mi strinsi più forte tra le sue braccia tenendo le sue mani,iniziai in una risata corta e nervosa mentre lui continuava a parlare.
"Oggi perché non sei venuta a pranzo?È colpa mia?Perchè sei tornata correndo?mi hai spaventato,qualcuno ti ha toccata?hai pure pianto,ti prego parlamene"
Non ho mai avuto una migliore amica, o meglio si, alle elementari,solo che poi lei è andata in un altra scuola verso la quinta elementare e da lì non l'ho più rivista finché lo scorso anno non l'ho incontrata nella mia stessa classe di liceo dove mi ero cambiata di scuola per ennesima volta nella mia vita,ho passato un secondo liceo fantastico con lei,con la sua compagnia,ma poi si è fidanzata,io ho iniziato a non esistere più per lei,la madre non era italiana ma Greca e l'estate partiva per vari mesi con lei in Grecia così io e lei ci siamo separate quest'estate verso giugno,mi ha detto che il terzo anno non lo avremmo passato insieme perché sua madre aveva intenzione di trasferirla in una scuola a all'estero quindi lei avrebbe affittato una stanza in una famiglia che non conosceva ma sarebbe comunque scesa a Palermo nella città dove abitava, dove abitavamo, anche perché suo padre e suo fratello abitano tutt'ora li quindi quei due giorni li passa con loro,ma non fù così,ad agosto lei è scesa, senza dirmi nulla, una settimana dopo ci siamo incontrate ...lei era con il suo ragazzo ed era fredda mi ha consegnato il suo regalo che mi ha comprato in Grecia, un acchiappa sogni stupendo, e io le ho dato il mio che ho acquistato a Firenze per la mia vacanza , le ho riferito che non ci saremmo mai più viste dato che io mi trasferivo a metà agosto a Verona con i miei per lavoro, lei alla notizia era rimasta impassibile augurandomi buon viaggio e sparendo dalla mia vita.
Poi ho conosciuto Verso la prima media un' altra ragazza che era mia vicina di casa e stavamo spesso insieme,suo padre possedeva un maneggio e spesso stavamo lì...per qualche assurdo caso io preferivo andare a passeggiare e parlare di tutto o stare a osservare i cavalli insieme a lei,e mi divertivo molto a pulire i cavalli,ridevamo come matte,stavo bene  ma dopotutto ho sempre tenuto tutto per me non avevo neanche molti problemi da raccontare dato che ne avevo pochi e niente,e quei pochi che riguardavano la mia famiglia preferivo non parlarne,ero una ragazza a cui piaceva mettersi in mostra ma allo stesso tempo timida e riservata ero la conoscente di tutti ma amica di nessuno,Alan mi bastava per rendermi felice se avevo bisogno di parlare mi sfogavo con lui anche se non mi poteva rispondere infondo pensavo mi capisse,non mi ero mai confidata con nessuno come persona,ma di mio fratello mi fidavo e gli volevo un bene assurdo,se non fossi stata sua sorella magari lo avrei sposato.
"Beh oggi sono stata al boschetto tutto il giorno a leggere una delle solite enciclopedie,ma quando stavo per tornare a casa..io ho sentito qualcosa, ho visto qualcosa, come un ombra che si muoveva tra gli alberi,ho avuto tanta paura"
Mi strinse forte e poi mi diede un bacio in guancia "i genitori non stanno a casa per un paio di giorni domani andiamo là insieme ok?Ci saró io niente può farti del male quando sei con me hai capito?" lasció la presa tra i miei fianchi si alzó dal letto e si diresse fuori dalla camera
"Dove vai?" Dissi di scatto saltando dall'altro lato del letto.
"Prendo la cena mangiamo in camera ok?"
"Va bene"
Andai a prendere il pigiama per metterlo per poi infilarmi sotto le coperte mi raggomitolai su me stessa,avevo i brividi,Alan si avvicinò al mio corpo poggiando il muso sul mio fianco, adoravo sentire il suo calore sul mio corpo mi tranquillizzava e allo stesso tempo mi trasmetteva sicurezza, pensavo cosí tanto a quei rumori che avevo sentito nel bosco che mi stava scoppiando la testa, ero stanca... troppi sentimenti, pensieri tutti messi in un unica giornata.
I miei occhi si chiusero e non capii più nulla.
***

Una Sella da domareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora