POV. Megan
Ero con mio fratello al parco mi faceva ridere, mi teneva per mano, mi baciava sulla guancia, mi prendeva di peso e mi stendeva sul prato mentre Alan e Maia si rincorrevano nel boschetto...un ondata di freddo mi fece rabbrividire, Alex non era più accanto a me, un po' più distante urlava, a stento riuscivo a capire cosa diceva
"Ehy Megan giochiamo a nascondino come da piccoli" non mi fece neanche rispondere e corse via...correvo, i miei ricci lunghi e pesanti mi fecero stancare facilmente, alzai lo sguardo il sole era sparito era accompagnato da un tramonto girai dietro un albero e Alan era sdraiato senza vita sul prato Maia accucciata vicino a lui che creava piccoli guaiti e ululati, aveva tagli su tutto il corpo il muso non esisteva più,mancava tutta la mascella i denti inesistenti come il suo pelo,una scia di sangue lo accompagnava lungo un percorso, piangevo, non avevo il coraggio di toccarlo, vederlo, era ridotto malissimo e quei segni di morsi lungo tutto il suo corpo mi davano i brividi,urlai il nome di mio fratello Alex,dalla mia bocca uscivano solo piccole urla non riuscivo a respirare mi sentivo chiusa dentro e debole,correvo ma seguendo la scia di sangue che creava Alan. Il sole era calato e mi ritrovai a non vedere più, era solo con il chiaro di luce della luna che mi permetteva di intravedere qualcosa , c'era un canneto, il sangue si fermava li, spostai le canne e trovai un ruscello, lo attraversai vidi un ombra bianca,era enorme si muoveva piano,non si era accorta della mia presenza,forse era uno spettro,magari lo spettro del proprietario del maneggio,non so perché ma fin da piccola ho avuto paura degli spettri,mio fratello continua a dirmi che essi non esistono ma io continuo a credere il contrario,i miei piedi creano un rumore e quel bianco che spiccava tra il buio della notte non era più bianco vidi due occhi azzurri, glaciali, ebbe uno sguardo più impaurito del mio,scappó via al suo posto vidi mio fratello che correva verso un insenatura tra le mura,lo seguii urlava il mio nome,feci un passo per entrare ma qualcosa veniva verso di me,poi sempre più veloce ,correva,provocava gli stessi rumori della prima volta mi stava venendo contro,vedevo solo i suoi occhi lucidi e castani,un castano di quelli chiari,di quelli dove dentro ti puoi rispecchiare,mi stava per venire sopra,stava per uccidermi lo sentivo,non ne sarei uscita viva,una mano mi tiró per il braccio,sotto il suo corpo,sentivo il suo fiato sul mio corpo era un ragazzo lo potevo ben capire dalle sue braccia muscolose,dalla sua possente presa dal suo pesante corpo che premeva sopra il mio,non vedevo nulla solo il buio,la sua sagoma poi alzò lo sguardo,sorrise,un sorriso dolce sincero e spostato solo verso un angolo della bocca mi sollevó da terra,poi aprì gli occhi,erano verdi,di quel verde chiaro che poi si cela in un cuore di verde smeraldo un verde così intenso e lucido da far rabbrividire,un verde di quelli che non potevi dimenticare,neanche il tempo di osservare meglio chi fosse che scappó via oltre i boschi verso il sentiero.Il suo sguardo , desideravo solo vederlo un altra volta. Era quel suo sguardo ce era riuscito a farmi dimenticare tutto dalla morte di Alan a che fine avessero ormai fatto mio fratello Alex e la sua cagnetta Maia era così, guardando il riflesso del mio viso nei suoi occhi verdi che tutte le mie paure erano svanite senza neanche rendermene conto.
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POV. Alex
È un angelo, così bella, dolce, simpatica e allo stesso tempo stronza, se vuole anche antipatica...è la sorella migliore del mondo non posso desiderare altro. Entrando in camera per dare la cena a Megan , Leila trovo stesa sul letto , dorme con Alan, steso sul suo corpo fragile per riscaldarlo, poso la cena, mi è passata la fame. Megan piange, si dimena così tanto da spostare via il pesante corpo di Alan, capisco subito che sta facendo un incubo così mi avvicino a lei toccandole il viso, noto che inizia a calmarsi le lacrime le rigano il suo bel viso mi avvicino per darle un bacio in guancia e così noto che ancora incosciente si sveglia"Vieni abbracciami non andartene ti voglio qui vicino"
Non so se parlava a me o al sogno ma non ci penso due volte e mi avvicino accanto al letto per abbracciarla forte e dormire con lei,
"No,perchè vai via,rimani"
Ah bene quindi non ce l'ha con me,perfetto,rimango comunque qui con lei,non ci tengo a lasciarla sola, spero che almeno per una notte io riesco a prendere sonno.
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Una Sella da domare
RomanceMi chiamo Megan. Ho cambiato da poco città,quindi niente amici,ragazzo o altro...Da quando sono qua e come se fossi in un incubo'la vita sta diventando un disastro e quegli occhi che sento fissarmi mentre mi rilasso nei boschi non mi aiutano per nie...