Capitolo 6

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POV.Megan
Mi alzo di scatto,sono tutta sudata cosa succede?cosa è successo?Cosa ho sognato?Sto per caso diventando pazza?Alan dove caspita è il mio Alan,la sveglia segna le 05:00 ai miei piedi Alan dorme Alex sta disteso con la testa sul mio ventre e mi abbraccia accarezzo i sui capelli soffici morbidi e profumati,coccolo Alan gli do un bacio e lui si sveglia ,un po si stiracchia e sbadiglia avvicinandosi più a me,non osa leccarmi ma mi annusa sulla guancia come stesse a darmi tanti piccoli baci,provocando un leggero solletico,la mia lieve risata è il mio piccolo movimento causato da Alan fa svegliare Alex che alza il viso e mi guarda si avvicina dolcemente al mio viso,mi da un bacio e si poggia alla mia spalla sussurrando "buongiorno principessa"abbracciandomi un pó più forte per i fianchi,mi alzo leggermente poggiando il peso sui miei gomiti,alan si stende con il muso sulla mia pancia,Maia apre la porta leggermente saltando sul letto appoggiando il muso sulle mie gambe,sbadiglio,porto i capelli da un lato, e mi guardo la scena,okey che sono piccola ma mi hanno per caso scambiato per un cuscino ?
"Ragazzi"Maia alza la testa e mi guarda con musetto minaccioso,vedi tu anche i cani arrivano ad offendersi per niente!
"Ragazzi e ragazza!adesso va meglio?"Maia cala la testa e sento Alex ridacchiare sulla mia spalla.
"Mi avete preso per un cuscino?" Mi alzo di scatto facendo cadere tutti sul letto di scatto ovviamente senza una posizione comoda,corro via quasi certa della loro reazione,il corridoio è grande e buio non vedo molto punisco per investire qualcosa dalla porta che sbuca verso il salotto entrano filtri di luce sento Alex correre e urlare"dove sei finita" i cani a sua volta abbaiare.La porta si spalanca e mi ritrovo davanti a me il maggiordomo,finisco addosso a lui e lo abbraccio "Buongiorno" lui mi guarda con un sorriso divertito mi solleva e mi nasconde dietro il divano"buongiorno signorina" esce uno spolverino dalla tasca e fa finta di pulire,Alex entra di corsa infuriato "Dov'è quella mocciosa di Megan??!!"
"Beh signorino si calmi,io non l'ho vista" senza rispondere corre verso la cucina e chiede la stessa cosa alla Cameriera Amalia,lei non ne sa ovviamente nulla e così lo sento urlare e correre via in giardino perché la porta d'ingresso si apre e si chiude furiosamente.Sbuco da fuori il divano provocando un forte spavento ad Amalia,io e il maggiordomo ridiamo divertiti,corro via per andare a mettere il costume in camera e sento Amalia urlare "voi due non crescerete mai".
Messo il costume esco e vado in giardino attorno alla piscina tiro per il polso Alex e lo trascino con me per fare un bagno in piscina,questa volta lui rimane dentro e io esco fuori,inizia a ridere poi mi dice"Era la vendetta?" "Si Ahahah " questa è una mattina fantastica e mi sto divertendo più di qualunque altra volta,neanche il tempo di arrivare in veranda che sento le sue mani ai miei fianchi "vestiti fra dieci minuti in cucina " .È da poco che abitiamo a Verona ma questa vita mi piace da morire.

"Amalia puoi preparare la colazione? Io waffle con Nutella e tost con burro D'arachidi per Alex"
"Subito signorina "
Mentre il maggiordomo prepara la tavola io vado in bagno e inizio a fissare lo specchio,i ricci spettinati,gli occhi stanchi,il mio viso dall'espressione che neanche io riesco a decifrare,continuo a fissarlo,piango,così tanto che mi sento morire,non capisco il perché,non voglio saperlo,ma mi sento vuota,distrutta da qualcosa che forse neanche io so. Lavo la faccia,il corpo,i denti,mi vesto in una maniera così autonoma e veloce che mi viene spontaneo andare in camera e stendermi sul letto gettandomi di peso,fisso il soffitto,e poi ci penso,devo entrare al terzo superiore,e sono sola non conosco niente e nessuno è la mia vita in passato è atroce tremenda e forse neanche esiste,si perché quella che avevo non si poteva chiamare vita,o almeno,vita sociale.Sono sempre stata considerata un tipo...strano.Un albero diverso da tutti gli altri della foresta.E per questo sbagliato.In famiglia,tra i parenti,al liceo...ovunque.Il motivo?Ero sempre lì a parlare,a pensare,a sognare.Le mie mani hanno sempre avuto il loro odore dentro,fin sotto le unghie il loro odore.Quell'odore che non se ne va via nemmeno dopo mille docce. Quell'odore che per gli altri è uno sgradevole aroma.Quell'aroma chiamato passione.Io come molti di voi ho vissuto quella specie di Aparthaid all'interno di gruppi sociali urbani.In sostanza,se non parli di calcio,automobili,musica,vacanze tutto compreso alle Maldive,ecc...non sei socialmente affidabile.Ho passato anni di vita a tentare di spiegare ai civilizzati e normodotati membri della nostra computerizzata civiltà che amare i cavalli ci regala la capacità di affrontare la vita in modo diverso.Il sottile confine tra la forza e vulnerabilità che disegna l'anima dei cavalli è lo stesso fil Rouge che segue la vita di ognuno di noi. La ricerca dell'equilibrio,dell'armonia,pensiero caro a tanti filosofi dell'antica Grecia,è la strada da seguire per conquistare il cuore dei cavalli e,secondo me,per vivere in sintonia con la gioia ed il dolore della nostra esistenza.È un concetto semplice,ma come sempre la nostra civiltà tende ad associare alla semplicità l'idea della stupidità.Se una cosa è semplice è poco intelligente. Credo invece che se tutto questo vivere fosse ridotto ai minimi termini esistenziali,noi,i cavalli ed il resto del mondo avremmo giorni più sereni ogni giorno.Ma credo sia giunto il momento di pensare e parlare come una Dalai Lama. Anzi non c'è il bisogno di parlare basta solo pensare dato che è giunto il momento di smettere di parlarne e spiegare tutto questo a gente che non ascolta.Per quanto mi riguarda possono tenersi i mondiali di calcio,le elezioni,gli ipermercati,i centri commerciali,i telefonini ultimo modello,le ADSL,le ASL,i codici a barre,i microchip.Che nascondano nelle tasche tutti i soldi che possono.Che sappiano la formazione della Juventus a memoria,che in edicola comprino pure il corriere dello sport,io mi tengo i cavalli.I miei amici con quattro ferri e una coda.Ho tanti libri da leggere.Tante cose da scrivere.Domani è sempre il primo giorno del resto della mia vita.Alla fine sono soltanto una che parla di cavalli.Come voi. Una ragazza di cavalli.Convinta,fiera,assolutamente tranquilla.Sono quella che ho sempre voluto essere.Anche se piccola che mette una felpa larga per sentirsi coccolata.E tutte le persone normali che magari stanno ascoltando questo mio pensiero che mi frulla al momento per la testa che forse riesco a definire bene solo in un pensiero perché con le parole forse non ci riuscirei mai,non siate persone normali,perché le persone normali non esistono,non fatevi mai abbattere dai noiosi considerati normali.Cosa vuol dire essere normale?Ascoltare le partite e andare a messa alla domenica alla stessa ora?Pensiamoci bene...Gesù era un tipo normale?Leonardo?Ghandi? Brunelleschi?
Che cavolo.Neanche Beuce Spingsteen è uno normale.Difendete la vostra anormalità.Parlate di cavalli.Di ciò che amate.Infischiatevene.
Life is short.Ride,love,laught.

Una Sella da domareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora