Jimin's pov
Tranquillità. Era l'unica parola che toccava la mia mente per riuscire a descrivere quel frangente di tempo. La musica era ormai cessata, me ne accorsi solo quando il mio udito si focalizzò sul silenzio surreale.
Ad ogni tiro, un pizzico di relax in più si aggiungeva a corpo e mente. Gli spifferi di fumo che si levavano in aria avvolgevano ormai la stanza, impregnandola di quel forte odore.Jungkook teneva gli occhi chiusi, un braccio intorno alla mia vita, mentre divorava quel che rimaneva della bomba. Avevo fumato di più io nonostante fosse incoerente verso i miei sani principi? Si. Me ne pentivo? No. Sarei diventato un tossicodipendente? Chissà.
《Sai Minnie...》
Venni riportato alla realtà quando mi chiamò, con voce leggera, cercando un posacenere vicino così da non dover abbandonare quella posizione magica.
《Dovresti venire a vivere con me.》
Scattai col busto in piedi, incurante della nudità. La mia espressione era un misto di agitazione, frenesia ed eccitazione. Il petto sembrava stesse per esplodere di quanto sangue stava pompando il cuore per tenermi in vita e cosciente in quel momento.
《Stiamo già ogni singolo giorno insieme, il mio appartamento lo conosci meglio di me a momenti, e ti sei anche appropriato di una parte di letto. Perché sprecare ancora tempo?》
《S-sul serio? Io e te?》
《Mai stato più serio piccolo. Voglio una calda notte d'estate, il condizionatore a dieci gradi, tu che cominci a sentire freddo e addormentarmi abbracciandoti, con quella sicurezza che abbiamo dormendo solo quando siamo attaccati. Voglio sentire quando ti stringi a me per ricevere dei baci appena sveglio ed essere la prima persona a vedere questo visino.》
Portai una mano al suo viso, carezzando in lungo e in largo. Naso, fronte, bocca, guance, collo. Ogni singolo centimetro.
Indeciso se piangere, urlare o svenire, optai per un semplice bacio, dove racchiusi fino all'ultima goccia della mia felicità.Gli saltai addosso l'ennesima volta, questa però senza malizia, abbandonando la testa sul pettorale sinistro. Percepii il suo corpo fremere un istante prima di allacciare entrambe le braccia sui miei fianchi. Ma sapevo che in quel momento il fattore tenerezza mi avrebbe salvato da un secondo round, e così fu.
Iniziai a viaggiare con la mente, immaginando la convivenza da vera e propria coppia. Sarebbe stato divertente? Impegnativo? Di sicuro entrambe, ma non vedevo proprio l'ora di viverla. Forse però ci saremmo sentiti soli? Fino a quel momento avevamo vissuto tutti insieme, separandoci successivamente in più squadre, ma mai da soli.
Yoon e Tae sembravano non avere di questi problemi, specialmente con Kiyu. La polpettina umana era si, impegnativa, ma rendeva quei due ancora più affiatati.
Come sarebbe stato avere una piccola trottolina correre tutto il giorno per casa? Magari un mini Jungkook, con dei piedini minuscoli, il nasino del moro, la guanciotte paffutelle.《LO VOGLIO!》
Kook saltò quasi in aria quando urlai a squarciagola dopo minuti di silenzio.
《S-sono contento che ti piaccia l'idea amore.》
《JUNGKOOK, VOGLIO TUO FIGLIO.》
Dalla sua espressione non capii se dovevo averlo più shockato o terrorizzato.
《Eh?! Jimin frena, che cosa...aspetta che vuoi dire?》
《Kook voglio un mini te che corre per casa e che ti chiami papà.》
Sfoderai la mia più convincente espressione da cucciolo, a cui non era mai in grado di resistere. Vidi il suo sorriso incrinarsi in uno amaro, a cui si susseguì in leggero bacio in testa come segno di conforto.
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Loving rabbit [jikook]
FanfictionLoving beast sequel Dopo aver imparato ad amare la bestia, per Jimin è il turno di fare i conti col coniglio, più lunatico, più fragile, rispetto all'oscurità e malizia della prima. Ma essa si ripresenterà sotto panni nuovi o resterà chiusa in una...