Questa non è una storia allegra, ma vi chiedo di leggerla.
P.S. sono uscita prima da scuola per le assemblee dei prof.
Mi chiamo Sara, ho 14 anni, vado al liceo linguistico, e soffro di ansia.
No, non attacchi di panico, bensì un'ansia differente: quando mi sento a disagio, il mio corpo mi procura febbre, oppure nausea.
Mi accadeva spesso all'asilo.
Ma questa non è una storia ambientata ai tempi dei pannolini, bensì una storia che mi è capitata nei miei 11/13 anni.Ai miei 11 anni compiuti ad Agosto, a Settembre iniziai la prima media, in una scuola dove non conoscevo nessuno. Il primo giorno lo passai da sola, ancora lo ricordo: avevo i miei capelli biondi raccolti in una coda dietro, una maglia dei Nirvana e dei jeans random.
Lo ricordo, perché ero l'unica che era vestita in modo un po' "rock", tutte le altre ragazze avevano una tuta, oppure abbigliamento sempre sportivo.
Ero molto timida, infatti avevo sempre le lacrime agli occhi quel giorno.
Però la mia professoressa di geografia, mi disse "spero tu ti faccia degli amici". Maledico le volte in cui chiedevo un'altra prof a causa delle sue verifiche da 4 facciate. Chiamava più della metà della classe per cognome, tranne me, per lei ero solamente Sara.
Tralasciando, alla fine trovai delle amiche. Le consideravo fedeli ad ogni cosa sarebbe accaduta. Al primo anno, delle ragazze sparlavano di me per il mio carattere. Stavo male, ma grazie alle mie amiche l'avevo superato. E poi arrivò il secondo anno.
Avevo una migliore amica stretta, che mi voleva tanto bene. Anche le altre lo erano, ma con lei passavo più tempo. Poi si aggiunse una ragazza al gruppo, che era molto introversa. Lei si affezionò alla mia migliore amica n. 1, e lei alla ragazza nuova del gruppo. Inizialmente le altre parlavano un po' in privato, e io dicevo: "ok, va bene!" "non c'è problema!". Poi arrivò Novembre, e parlavano sempre più spesso tra di loro, fino a che non arrivò Dicembre e tutte le mie "migliori amiche" si ammassavano a parlare, tranne io, che le aspettavo. Quando iniziavamo a chiarire, loro mi urlavano contro, dicendo che non ero sincera, e che le facevo star male. Io mi scusavo, una volta avevo pianto davanti a loro, e davo a loro ragione, perché ero convinta che l'avessero, e perché non volevo sentirmi urlare contro. Una di loro, chiuse l'amicizia con me, dicendo che le stavo antipatica e che eravamo troppo diverse per essere amiche. Mi andava più che bene, perché non potevo imporle di essermi amica, quindi lo accettai. Arrivarono le vacanze di Natale, e le altre tre mi bloccarono, senza dirmi niente (non avevo chiuso i rapporti con loro). Chiesi cosa c'era che non andava, e mi risposero che non le cercavo mai, e io mi scusai, ancora. Poi quando chiesi un confronto, loro rifiutarono, fino a che il 5 Gennaio mi dissero che dovevamo chiarire. Mi dicono che sono stata falsa, perché ero amica di un'ex di una di loro (ma io ci ero amica già da prima) e anche di loro ex amiche. Mi chiamarono deficiente, pensavano che chiedessi loro pietà (cosa che non ho mai fatto, e mai farò) e mi dicevano "frignona". Me ne vado, dicendo un "Ci vediamo" e loro mi dicono "A mai più". Crack. Questo era il mio cuore, che aveva appena fatto crack. Dire ad una persona che è nella tua classe che condividerai con lei per i 3 anni significa solo due cose:
-cambia scuola, nessuno ti vuole, oppure
-muori.
Il 7 Gennaio, il primo giorno di scuola dopo le vacanze, non mi presentai. Avevo avuto, dopo anni, un attacco di ansia. Avevo tanta nausea, ma non solo conati di vomito, vomitai l'anima quel giorno, e piansi a dirotto. Sapete chi aveva subito intuito che stavo male? (persona a scuola) La mia professoressa di geografia. In un colloquio, chiese se avevo ancora problemi con i miei compagni, mi chiese se stavo bene. Lei, che vedevo una volta alla settimana, era l'unica professoressa che aveva capito che qualcosa non andava. Mio fratello si era arrabbiato da morire, tanto che aveva minacciato di andare a prendere a martellate la testa delle mie ex amiche e di appenderle sopra il Monte Bianco.
Anche mia sorella di ed arrabbiata, chiedendo di andare a scuola a picchiare queste mie compagne. Io ho avuto quel poco coraggio di dire ai miei familiari cosa avevo, ma per favore: non sottovalutate l'ansia, vi mangia dentro.Parlatene, fa male l'ansia, è un mostro e non si può controllare, e io l'ho vissuta.
Finalmente sto bene, sono alle superiori e ho delle vere amiche, che mi vogliono bene, e a Settembre farò il secondo anno al liceo linguistico.
Sto bene, ma a distanza di due anni io sento ancora il rumore del cuore spezzato.
Un bacio ❤️🦋
-Sara
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𝐂𝐎𝐒𝐄 𝐀 𝐂𝐀𝐒𝐎!
Humorciao sono Sara e sto raccogliendo cose che mi fanno ridere e che mi hanno resa felice in sta storia. se hai da criticare per ogni minchiata, attaccati al cazzo. 02/02/2022 🏆🥇🏅#6 in sfortuna 09/02/2022 🏆🥇🏅#4 in sfortuna 11/02/2022 🏆🥇🏅#6 in...