11. LUCAS

777 60 7
                                    

"Sul serio non vieni con me?". Mi domanda Alice. 

"Niente valigie per me quest'anno".

"Per Daniel?". Mi chiede ancora.

È la prima volta che rifiuto il suo invito. Mi dico che prima o poi sarebbe successo, anche se non pensavo sarebbe accaduto quest'anno e soprattutto perché non credevo che avrei rifiutato per un ragazzo.

"È complicato". Le rispondo riprendendo a girare il cucchiaino nella tazza bollente.

"Da quando amare è complicato?".

"Da quando non è corrisposto". Abbasso gli occhi, colpito e affondato.

"E allora perché rimani qui?".

"Perché so che starà da solo e il mio istinto mi dice di non abbandonarlo".

"Se non si innamora di te è un idiota". Dice scuotendo la sua chioma di capelli da una parte all'altra.

Sarebbe bello se iniziasse a parlarmi, poi per l'amore non è che ho fretta. Penso tra me e me.

"Sicuro?". Insiste, non convinta della mia scelta.

"Sono sicuro Ali. Tu vai e divertiti".

Finiamo di mangiare la nostra cioccolata calda con lei che mi elenca tutto il programma per il suo capodanno super scintillante e dato che quest'anno non ci sarò io ad accompagnarla, spera di incontrare qualcuno alla festa con cui divertirsi allo stesso modo. Io le auguro di trovare anche un bel cavaliere dall'armatura brillante e lei mi risponde che non lo vorrebbe lucente perché con uno così potrebbe incappare in due tipi di situazione. La prima che sia gay anche lui e la seconda che da quanto è bello rischierebbe di farselo fregare subito! E forse non ha tutti i torti, ma quello che lei non riesce ad accettare è che anche lei è una splendida creatura e in molti potrebbero pensare le stesse cose guardandola.

Mancano solo cinque giorni a Natale e quando saluto Alice fuori dalla caffetteria l'aria che si respira è traboccante di gioia ed euforia per quello che i prossimi giorni porteranno e dato che non ho voglia di andare a casa e non ho niente e nessuno che mi impedisca di fare quello che voglio, decido di passare a salutarlo.

Quando suono alla porta ad aprirmi come sempre c'è sua mamma.

"Buonasera".

"Lucas. Entra".

Nella sua voce una nota di malinconia che cerca di cancellare subito. Quando mi guardo attorno quello che vedo mi lascia interdetto.

"Niente albero?". Chiedo senza pensarci.

"Daniel non sarebbe d'accordo".

La guardo, ma lei non aggiunge altro e subito dopo mi indica il piano di sopra. La ringrazio e poi salgo i gradini che mi dividono da lui. Busso alla porta e senza aspettare risposta, entro.

"Cosa vuol dire che non hai fatto l'albero?". Esordisco.

"Ma che cazzo".

Diciamo entrambi nello stesso momento mentre lui fa un salto sulla sedia per lo spavento nel mio aprire bruscamente la porta chiusa della stanza.

Mi guarda esasperato e poi rilascia andare le spalle.

"Quindi?". Insisto, dato che non ha risposto, ma lui mi fa solo un cenno di negazione con la testa.

"Come sarebbe a dire no? È Natale! La festa più bella".

E indica me.

"Per me? No Dani, è la festa più bella per tutti!".

L'AMORE CHE CI HA SALVATIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora