TRE

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Ogni tanto tutti si chiedono come facciano i piloti di Formula 1 a vivere in giro per il mondo. Una risposta vera e propria non c'è...

Di solito, quando lo si chiede ai piloti, rispondono che aspettano in modo trepidante il ritorno a casa, il rivedere la famiglia dopo molto tempo, il rivedere la fidanzata dopo molto tempo.

Max Verstappen, ovviamente, segue l'onda opposta: ha iniziato a viaggiare per il mondo allo scopo di allontanarsi dalla sua famiglia, dai suoi problemi e da tutto lo schifo che stava passando. Ancora oggi, quelle poche volte che incontra Corinna Betsch nei paddock mentre quest'ultima va dal figlio, lei lo guarda dispezzante: una volta lui la chiamava zia, una volta lui passava il tempo a casa loro, una volta lui e Mick erano come fratelli. Adesso manco si guardano, si evitano e Max sa perfettamente che la colpa è sua: quando il Kaiser ebbe l'incidente, Max era con lui e l'unica cosa che ricorda è il sangue su quella roccia, lo zio immobile che chiude gli occhi, poi non ne volle più sapere, troppo sconcertato da quanto aveva visto.

Charles Leclerc questa volta si trova d'accordo con l'olandese: viaggiare lo aiutava a non pensare a Jules, a suo papà e a tutte le persone che aveva perso nel corso degli anni. Dopo la morte di Anthoine, ne aveva combinata una delle sue: aveva tradito Giada, l'unica persona che gli era sempre stata vicina, e lei lo aveva lasciato solo, troppo distrutta dal suo dolore. Guardando la sua vita adesso, neanche si riconosce: la sua fidanzata non è neanche lontanamente vicina a quello che Gigi, come la chiamavano tutti, era per lui perché, oltre che ad essere la ragazza che voleva sposare, era la sua migliore amica, era il suo tutto, era il suo universo.

Entrambi i piloti camminano a testa bassa sul circuito ma in direzioni opposte: Max nel senso in cui dovrà guidare la macchina, Charles in quello opposto. Anche per questo c'è una semplice spiegazione: Max si è svegliato tardi saltando l'ormai obbligatoria camminata del giovedì,così si era ritrovato a farla dopo le consuete interviste; Charles si era svegliato presto, aveva fatto la camminata e le interviste, ma la voglia di scappare era troppa: un giro sul circuito non gli avrebbe fatto male, così aveva deciso di partire.

I due si scontrarono: non si rivolsero una parola ma i loro sguardi parlavano per loro. Un breve cenno della testa e ognuno per la sua strada.

Ma il monegasco non voleva lasciarsi scappare questa occasione: prese in mano il suo telefono, cercò il contatto dell'olandese e gli scrisse un breve è coinciso messaggio. Stanza 680, ore 22.00
Non sapeva bene neanche lui cosa stesse facendo, cosa volesse dirgli veramente o il vero motivo per cui, dopo quella mattinata al cimitero, l'unica cosa a cui riusciva a pensare era l'olandese.
Forse si stava semplicemente chiedendo che rapporto legasse Max e Jules, dove si erano conosciuti oppure se anche Max amasse il francese, magari se lui fosse riuscito a confessare i suoi sentimenti.

I pensieri di Max erano collegati al motivo per cui Charles volesse vederlo, ma aveva altre cose per la testa: alle 22 avrebbe avuto le sue risposte, perché fasciarsi la testa prima di essersela rotta?

RedBull vs Ferrari - Max Verstappen × Charles Leclerc (Lestappen)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora