Un incontro inaspettato

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Armadillo,1899
Caldo,sabbia,respiri pesanti e i passi svelti dei quattro sembravano i soli punti di vita ad animare quel luogo così disperso e desolato. Nonostante stessero percorrendo a testa bassa la via principale loro parevano esser i soli esseri umani presenti in quel Kenyon...Il capo di quel piccolo gruppo della banda era sempre lui,Dutch. Dutch osservava meticoloso ogni duna,roccia ed animale con quegli occhi così bruni ed impenetrabili resi tali dalle false emozioni che sempre si leggevano in questi ultimi: era semplicemente un bravo attore reso famoso per il suo carisma e i saldi principi che lo animavano. Dopo qualche minuto si fermò all'improvviso alzando la mano destra così che gli altri potessero seguirlo, in estremo silenzio rimase in ascolto prendendo il fucile
D:" ci siamo..." Sussurrò facendo cenno ai suoi di avvicinarsi ad un enorme masso coperto dalla terra sabbiosa.
D: "Ve lo avevo detto cazzo" ghignò il capo dai lunghi capelli neri sino alle spalle osservando un piccolo accampamento allestito proprio a qualche metro di distanza da loro,forse venti. Loro erano venuti lì per scardinare da Armadillo quel tossico gruppo di malviventi della banda degli O'Driscoll i quali lì inseguivano ovunque la carovana di Dutch si spostasse...erano in guerra da troppo tempo con questa banda rivale ed ora avevano oltrepassato il limite ferendo a morte un membro della combriccola di Dutch e pensare che quest'ultimi volevano solo trovare il giusto quantitativo di soldi per scappare dall'America e partire per qualche isola tropicale per incominciare una vita...migliore, sicuramente migliore di quella che stavano vivendo in quel luogo ove erano considerati solo pazzi criminali.
D:" allora" incominciò Dutch dando la schiena alla roccia indicando poi Arthur e Micah,valorosi membri della banda: Arthur era famoso per la sua mira impeccabile mentre Micah...beh Micah era crudele e spietato come pochi, in una banda di criminali una persona come lui era sempre ben voluta.
D: "voi due occupatevi dei quattro imbecilli che stanno più interni mentre io e Jhon..." in quel momento l'attenzione del giovane uomo dai capelli mossi colore della cenere si spostò dall'accampamento nemico su Dutch in un lampo
D: "...beh io e Jhon faremo fuori le vedette così da darvi il via libera, tutto chiaro?" Chiese il capo osservando ogni membro con quel suo classico sorrisetto che preannunciava solo una parola: sfida. All'istante tutti annuirono afferrando le proprie armi, più fucili che altro...insomma sono più comodi. Come faine Arthur e Micah si avvicinarono furtivi all'accampamento da dietro sfruttando egregiamente la natura che li circondava senza esser visti,appostati dietro ad altre roccie attesero il segnale da Dutch e Jhon. Erano così vicini a quei maiali che riuscivano persino a sentire il loro lezzo, il loro sbiascicare di frasi...e fu proprio tra quei discorsi vaghi che riuscirono a carpire un'informazione
?: "... l'abbiamo catturata, O'Driscoll sarà davvero entusiasta e per farlo abbiamo solo perso Rudi. Non male eh?" Risate
?: "Già,non male" rispose un'altro scuotendo il capo. A quelle parole Arthur e Micah si lanciarono uno sguardo, che cavolo stava succedendo? Quei pazzi stavano per caso tenendo un ostaggio di qualche strana e ricca famiglia della zona? I due non fecero neanche in tempo a ricavare qualche altra informazione che le loro frasi vennero troncate immediatamente da una serie di spari così precisi e perfetti che lasciavano presagire morti sul colpo. Senza attendere Arthur imbracciò il fucile già carico e, una volta esposto fuori dal masso tutto sembrò andare a rallentatore ed in men che non si dica due di quella banda caddero al suolo come sacchi vuoti,veloce tornò al coperto lasciando gli altri due a Micah e fu alla sua esclamazione che tornò ad imbracciare il fucile: lì,dietro a quelle tende, ci stava un nascondiglio scavato tra la terra e la roccia... è inutile dire che la sparatoria che seguì durò qualche altro minuto senza lasciare feriti né sopravvissuti. I quattro si riunirono ove l'ingresso di quel nascondiglio si apriva, sporco e polveroso come la tana di qualche animale ferito.
D: " e questo?" Chiese il capo posando il proprio fucile sulla spalla.
A: "Io e Micah Abbiamo sentito due di quegli idioti parlare di...di un qualche tipo di ostaggio. Immagino beh, sia qua" disse Arthur indicando quel buco avvicinandosi cautamente riponendo l'arma da fuoco estraendo poi il suo pugnale dalla fondina.
D: "beh! Che stiamo aspettando ancora qua? Cazzo andiamo a dare un'occhiata no? Magari riusciamo a ricavarne qualche soldo" Sghignazzò Dutch scuotendo il capo imbracciando la propria pistola argentata.
Prima di scendere in quella fogna polverosa il capo della banda ordinò a Micah e Jhon di fare da vedette all'ingresso, sicuramente era meglio non rischiare. Il luogo era oscuro e solo qualche buco grezzo nel soffitto provvedeva a fare un'illuminazione scarsa e pessima ma era tale da riuscire almeno a vedere dove mettere i piedi. Più si scendeva e più l'odore acre di escrementi e sangue si faceva prepotente alle narici dei due, così tanto da costringerli a coprirsi il volto ma poi la vista di una sottospecie di cella li fece bloccare immediatamente. All'interno di quest'ultima una figura minuta era legata come un salame,sembrava priva di sensi poiché se ne stava inerme col viso verso il pavimento,non si muoveva e quasi pareva non respirare. Indossava vestiti logori in più punti e sporchi di terra e sangue: i pantaloni scuri avevano pezze mentre la semplice camicia bianca era squarciata nella zona della manica sinistra come se qualcuno l'avesse tirata con forza bruta forse per trattenerla. Per il resto era troppo in penombra per vedere altro. Bastò un gesto di Dutch per intimare Arthur ad aprire quella cella che, inaspettativamente, era chiusa a regola d'arte come se al suo interno avesse dovuto contenere una belva feroce ma nonostante tutto bastò fare della leva nei punti giusti con quella lama per riuscire a spaccare la serratura. Il pistolero dai capelli biondicci entrò lentamente posando una mano guantata sulla schiena....della ragazza. Eh sì, ora che era così vicino aveva la conferma che fosse una ragazza. Con un gesto veloce liberò da quelle corde i polsi e le caviglie della giovane riuscendo a notare come la pelle di lei aveva assunto colorazioni violacee: le corde erano state strette forse troppo. Arthur stava per prenderla quando un colpo ben assestato al suo stomaco gli mozzò il fiato,non fece in tempo a capire che cosa diamine stesse succedendo che d'istinto posò le mani sulle fondine ma...rimase paralizzato: erano vuote. Un click accanto alla sua tempia gli fece sgranare quegli occhi così azzurri puntadoli sulla giovane che lo guardava con uno sguardo duro ed impenetrabile. In un nano secondo sia Dutch che Arthur si erano trovati sotto il mirino di una ragazzina.

Red dead redemption: la nascita di una leggendaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora