2016.
La giornata più piovosa mai vista nella storia di New York. Il tempo sembra non passare mai.
Userei i miei poteri, se non fosse... troppo.Mentre ancora fisso fuori, persa nei miei pensieri, una grossa macchina nera e lucida, parcheggia davanti la porta di casa.
Ne escono fuori tre persone che non riesco a vedere bene da qui, ma sono certa di vederli entrare in casa.
Dopo qualche minuto, papà mi chiama dalle scale, chiedendomi di scendere.Mi sarei aspettata di vedere chiunque, ma di certo non avrei mai pensato di avere la metà degli Avengers nel salotto di casa.
Ho davanti Steve Rogers, Wanda Maximoff e Clint Barton che mi fissano con sguardi curiosi.Cerco lo sguardo dei miei genitori, dei miei fratelli, ma di loro nessuna traccia.
E quasi a leggermi nel pensiero, la Maximoff, sorride lievemente e chiarisce il mio cipiglio: «Sono in cucina, non spaventarti. Preferiamo parlare solo con te, per adesso.»
Annuisco.«Tu sei Maggie?» chiede Rogers, senza muoversi di un millimetro dalla sua posizione, braccia incrociate al petto e sguardo serio.
«Sì, sono io.» mi limito a dire.
«E sei davvero quello che dicono?» continua.
«Una mutante? Più o meno.» ammetto con un tono che non so se attribuire all'orgoglio o alla rabbia.
«Quali sono i tuoi poteri?» chiede lei, avvicinandosi di pochi passi.
Barton sta in disparte, scrutandomi meno degli altri due.
«Controllo gli elementi. Terra, aria, acqua, fuoco. Talvolta anche il ghiaccio, se mi impegno.» li guardo con più sicurezza. «Ma sono poteri molto più forti di quel che penso ed uso.»
«Come te li sei procurata?» chiede Rogers, con tono piatto.
«Non me li sono procurata. Sono nata così.» lo guardo. «Mia madre lavorava ad una ricerca insieme ad altri scienziati, aspettava me quando entrò in contatto con un siero che sarebbe dovuto servire a proteggere la terra dalle catastrofi naturali. E così lo assorbii io.» il tono della mia voce è calmo, nonostante la fatica che sento nel dover esprimere cosa davvero sono.
«Cosa sai fare? Cosa fanno i tuoi poteri?» chiede la rossa, adesso.
«Tante... cose.» replico confusa. «Posso creare e gestire le fiamme, anche sul mio corpo. Riesco a controllare i movimenti dell'acqua e del vento, a creare piccole piogge o tornadi o scosse della terra. Le catastrofi naturali fanno parte di me.» marco bene l'ultima frase.
Rogers e la Maximoff si guardano.
Rogers annuisce, lei sorride a malapena.«Avete altre domande?» spezzo il silenzio.
«Sì, una.» afferma il Capitano. «Vuoi essere un Avenger?»
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Lost In The Flames.
Fanfic"Tu ignori dove vado, io dove sei sparito; so che t'avrei amato, e so che tu lo sai." Baudelaire.