Il mio infinito (RuixReader)

Dubbi

Si alza in aria e fa per andare via quando lo prendo per mano e lo trattengo. La sua mano è così calda, sono veramente sorpresa
<<Sei... caldo..>>
<<Cosa pensavi scusa, che fossi gelido ragazzina?>>
<<Beh... io non pensavo in realtà. È che non volevo che andassi via>>
<< È meglio così. Addio>>
Il tocco di quella ragazza rimase impresso nella mente di Rui, era esterrefatto, non avrebbe mai pensato che qualcuno l'avesse toccato di sua spontanea volontà e che addirittura l'avrebbe trattenuto. Ma demoni e umani non possono avere contatti e sopratutto essere amici. Questo lo rattristava molto, Rui era uno dei demoni più forti e spietati, ma quella ragazza lo aveva colpito particolarmente e non se la levava dalla testa. La vedeva sempre al fiume, tutta triste a piangere, e avrebbe tanto voluto consolarla. Sconsolato se ne torna nella sua casetta nel bosco e si lascia andare ad un sonno profondo mentre arriva il giorno.

Oggi io e la mia famiglia andiamo in città a fare compere, sono entusiasta, adoro guardare i mercatini, le luci e gustarmi un buon cibo di strada tipico. Decido di indossare un kimono verde smeraldo e di fermarlo con una cintura nera di seta. Tengo i capelli sciolti e metto un piccolo fermaglio nero e d'orato sul lato destro. <<Mamma sono pronta!>>
Arrivate in centro mio padre dice che siamo invitati a prendere un The dal sindaco. Ci sono tutti i pilastri e i cacciatori. Lo sapevo mi ha trascinata ad una riunione.
<<Scusa bambina mia ma purtroppo ci sono state delle aggressioni pesanti in questo periodo e dobbiamo capire il nemico che abbiamo di fronte che poteri ha. Durerà massimo un ora promesso. Poi andiamo a fare spese>>
A me non interessano queste cose, anzi mi annoiano molto, però questa volta ad essere sincera mi sento più incuriosita. Stanno parlando di un demone che aggredisce le persone tagliandole con dei fili, nessuno può avere scampo.
<< Questo demone va eliminato all'istante, è troppo pericoloso.>>
<<Capo io l'ho visto, sono il solo sopravvissuto all'aggressione dell'altro giorno. I suoi fili sono taglienti  ed invisibili, ha i capelli bianchi e gli occhi rosso fuoco, la voce triste>>
Sono immobile. Stara parlando di Rui? Impossibile lui mi ha salvato la vita non è poi così cattivo, non può avere fatto fuori tanti innocenti.
<Stanotte lo andremo a cercare nel bosco, chi si unisce cacciatori?>>
Si alzo un coro di voci inferocite. Accidenti. Devo scoprire se è lui! Sto facendo una cosa stupida? Probabilmente si. Mi importava? No.

La sera chiesi a mio padre di farmi assistere alle ricerche e per miracolo mi affidó al capo cacciatore della spedizione a patto di restare in disparte e con due "guardie del corpo". Una leggera prezza ci accompagna nella nostra marcia, la luna illumina i nostri passi e il bosco, è così rilassante camminare la notte. Non ho paura, sono solo molto curiosa.
<<Siamo arrivati lungo il sentiero nero, sono state qui tutte le apparizioni>>
<<Guarda una casa!>> esclama un cacciatore.
<<10 rimangono fuori, noi cinque entriamo.>>
<<Entro anche io se non è un problema>>
<<No ma stacci vicina, e se c'è qualcosa scappa>>
La casa è composta da un piano terra con un soggiorno e tramite una scala di legno si accedeva alla mansarda.
<<Dobbiamo andare lì su>>
<<La scala non ci reggerà signore siamo troppo pesanti>>
<<Vado io! Davvero non è un problema>>
<<Se ti succede qualcosa tuo padr!>>
<<Non si preoccupi mi affaccio e basta, se c'è qualcosa mi lascio cadere e voi mi prendete>>
In effetti la scala di legno è molto pericolante, regge a malapena me, ad ogni gradino a cui mi arrampicavo mi saliva l'ansia. Mi affaccio e vedo la faccia di Rui che mi osserva, i suoi occhi rossi erano iniettati di sangue. Tiro un urlo
<<Ei Giulia!>>
Il demone mi fa segno di stare zitta e di entrare in mansarda.
<<Uno scarafaggio, è passato uno scarafaggio>>
Che ansia.
Camminano verso una piccola finestra affacciato sul lato della casa senza uomini.
<<Perché partecipi a queste spedizioni?>>
<<Quindi è te che cercano? Quindi è vero che ti nutri di umani e sei spietato>>
<<Io sono un demone e non posso cambiare la mia natura, ho bisogno di sangue umano per sopravvivere, questa è la triste verità. Sai io prima vivevo in una casa molto più grande di questa, con tutta la mia famiglia, una volta diventato demone mi hanno cacciato e vivo qui da solo. Ho provato a crearne una nuova ma non ci sono riuscito anzi, ho dovuto ucciderli. Che storia triste la mia vero? Ripudiare un figlio. Adesso non voglio la ramanzina da te su cosa è giusto o sbagliato e adesso sai anche che dovrò uccidere tutte quelle persone.>>
<<Perché? Posso andare giù e dire che qui non c'è nessuno>>
<<Ma non è quello che voglio. La gente deve capire che mi deve lasciare in pace.>>
Inizia a muovere le mani e sento gridare da giù.