7."Troy"

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A risvegliarmi da quei pensieri autolesionisti fu Troy, il manager di Zayn.

Cosa voleva ancora? Non gli bastava avermi licenziato?

"Pronto! Che c'è ancora!" dissi non volendo realmente conoscere la risposta.

Ma mi pentì subito dopo dell'atteggiamento che avevo avuto nei confronti di una persona che non c'entrava minimamente con i miei problemi.

"Scusami se ti disturbo, ma avrei bisogno di vederti per parlare per quanto riguarda del tuo licenziamento" ed era stato così gentile, nonostante fossi stata scortese.

Non capivo cosa si ci fosse ancora da parlare, ma accettai cercando di non dare a vedere il mio timore.

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