Capitolo 2

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La notte era passata, avevo riposato divinamente.
Verso le 10:00 del mattino, in camera entrano dei dottori, sicuramente per controllarmi.
-Bene Kuni, hai dormito bene?-
Mi chiede uno di loro avvicinandosi a me.
-Si dottore, ho dormito benissimo e non sento nessun dolore-
Mi metto seduta e guardo un altro dolore che si avvicina a me con una torcia, mi apre un occhio puntando la luce in esso, stessa cosa fa con l'altro.
-Tutto bene, non hai subito danni, per fortuna, un miracolo!-
Sorrido e faccio un sospiro di sollievo.
-Chiameremo i tuoi genitori, così potrai ritornare a casa, puoi prepararti intanto-
Annuisco e lì ringrazio alzandomi dal letto.
Mi chiudo in bagno lavandomi la faccia e i denti, finalmente torno a casa.
Mi rimetto la divisa della scuola, avendo solo quella con me e lego i capelli in una coda.
Ero stata più veloce del previsto, si vede che voglio ritornare a casa.
Non avendo nulla da fare, sistemo il letto e guardò fuori la finestra dell'ospedale, tornando con la mente a ieri sera...che intendeva dire con "non erano umani"? Aaaa ma che mi importa, sarà solo un pazzo...eppure sembrava sincero...
Scuoto la testa come a riprendermi da questi pensieri pazzi.
Sobbalzo appena sento un dottore entrare seguito da mia madre e mio padre.
-Kuni! Amore mio come stai?-
Mi chiede mia madre stringendomi nel giro di otto secondi.
Non riesco a trattenere una piccola risata e la stringo a mia volta.
-Sto bene mamma, benissimo-
Sorrido a mio padre, abbracciandolo con lo sguardo essendo che mia madre si era attaccata come una cozza.
Nel giro di dieci minuti mi ritrovo in macchina, in strada per andare verso casa mia. Finalmente.

Dopo quasi mezz'ora di macchina arrivo a casa...Tokyo è grande e casa mia è vicina all'ospedale, ma il traffico è tanto.
Scendo tranquilla sorridendo ai miei, ma dall'altra parte lo vedo, è lui, quel ragazzo...che ci fa qui??
-Amore tutto bene?-
Mi chiede mio padre mettendosi davanti a me.
Annuisco velocemente e mi sporgo leggermente per vedere oltre il corpo di mio padre....non c'era più...sto impazzendo???
-Entriamo dai, ti riposerai per oggi va bene?-
Guardo mia madre.
-Ma mamma...e la biblioteca?-
-Ci penserò io-
Avevamo una biblioteca, di cui me ne occupavo io da quando mio padre era troppo grande ormai per lavorarci e mia madre aveva un altro lavoro.
-Mamma ma il tuo lavoro-
-Oggi ho il giorno libero, non ti preoccupare amore-
Erano così premurosi con me...la mia famiglia, il mio punto di forza, sarei persa senza di loro.
Dalla porta esce un piccolo bambino.
-Aiko!-
Sorrido prendendo imbraccio il mio fratellino.
-Sei tornata! Finalmente, mamma non faceva altro che piangere, così per consolarla ho dormito con lei-
Sorride soddisfatto. In realtà ogni notte dormiva con lei, ma non me lo diceva perché voleva fare "l'ometto" come diceva lui.
Ridacchio ascoltandolo.
-Sei stato bravissimo, hai fatto ciò che farebbe ogni ometto-
Gli bacio la fronte e lo stringo a me rientrando in casa.
Non avendo nulla da fare decido di accontentare mio fratello, giocando con lui con i suoi peluche.
-La scimmietta è la migliore amica dell'orso!-
Dice lui indicando i suoi peluche preferiti.
-Allora prendo la scimmietta e tu l'orso, ci stai?-
Annuisce entusiasto e passiamo la mattinata a giocare.

Dopo l'ora di pranzo ricevo una chiamata, era Hana.
Cavolo non mi ero fatta sentire!
-Pronto Hana-
-Ei Kuni, sono preoccupata, ho saputo che sei stata investita, come stai???-
Si è sempre preoccupata per me, avrei dovuto chiamarla per rassicurarla.
-Sto bene Hana, scusa se non ti ho detto nulla, ma mi sono addormentata in ospedale, ora sono a casa, sto benissimo, non ho avuto ferite gravi, solo qualche graffio.-
-Oh menomale! Non puoi capire come ero in pensiero quando i miei me l'hanno detto, se vuoi passo da te e stiamo insieme-
Sorrido, almeno non sarei stata sola tutto il pomeriggio.
-Certo che si! Ti aspetto!-
Chiudo la chiamata alzandomi.
Per fortuna Aiko si era addormentato, non sarei riuscita a dirgli che non avrei più giocato con lui.
Hana essendo mia cugina abita vicino casa mia, quindi in venti minuti fu da me.
-Eiii Hana-
Mi salutò abbracciandomi.
-Mi hai fatta preoccupare scema-
Ridacchio e la faccio entrare, eravamo in salone essendo che era la stanza più calda.
-Come vedi sto benissimo, mi spiace di non essere venuta oggi a scuola-
-Ah tranquilla, non ti sei persa assolutamente nulla-
Rido e la guardo, doveva dirmi qualcosa, glielo leggevo negli occhi.
-Mi devi dire qualcosa?-
Lei arrossisce e sorride. Ho indovinato.
-Hai presente Haru?-
Dice lei.
-Il giocatore di basket che ti piace?-
-Sii lui, mi ha invitata al cinema!-
Dice entusiasta e entrambe urliamo ridendo.
-Dici davvero??? Sono così felice!-
La stringo a me per poi guardarla seriamente.
-Sai che se fa lo stronzo la palla di basket gliela faccio ingoiare vero?-
Lei ride.
-È simpatico, gentile, ti piacerà sicuramente!-
Sorrido veramente felice per lei.
-Sarà meglio-
Rido e la guardo, Hana ha sempre avuto molti pretendenti, è sempre stata una bellissima ragazza.
-Ah e comunque uno della sua squadra ha chiesto di te-
La guardo stupita.
-Uhm chi?-
-Un certo Yuma, dice che ti ha visto nel campo di pallavolo-
-Oh ho capito chi è! Sua sorella è nella mia squadra.-
-Uhhh è carino?-
Dice lei spronandomi a parlare.
-Uhmm si è carino-
Rido un po' in imbarazzo.
-Allora chiamo Haru e gli dico di portare Yuma, facciamo un uscita a quattro!-
-USCITA A QUATTRO??-
Divento bordeaux, non ero mai uscita con un ragazzo, nonostante varie proposte.
-Certo che si Kuni, sei una figa e a quanto pare anche lui, siete perfetti come coppia!-
-Ma...e se magari si è confuso e non parlava di me?-
La mia amica mi guarda male.
-Non dire cavolate, è impossibile sbagliare quando si parla di Kuni Hakoda-
Rido e le tiro un cuscino.

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