Paura

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Paura.
Non sapevo cosa fare.
Mi ero solo girata.
Non credevo sarebbe successa una cosa del genere.
Le sue urla...le sentivo dappertutto.

Appena mi girai la fissai sbalordita.
Potevo leggere sul suo viso la paura, lo spavento, il terrore, la curiosità.
Si era addirittura ghiacciata dall'immagine che aveva appena visto. Era immobile.
Solo qualche secondo dopo mi resi conto che quella sua reazione così inaspettata era rivolta a me.
Cercai di nascondermi.
Passai tra tutta quella gente sconvolta e mi nascosi dietro l'angolo.
Rimasi ferma ed aspettai qualche minuto.
Poi sporsi leggermente la testa nebulosa e senza volto che mi ritrovo verso la ragazza urlante ( così l'ho chiamata giusto perché non conoscevo il suo nome).
La scena appariva in questo modo :
persone su persone tutte accalcate addosso le une alle altre e al centro di tutto la ragazza, sostenuta da due ragazzi perché evidentemente era svenuta o scivolata a terra.
Sentivo molto rumore. Voci e schiamazzi continui ( normali in una scuola). Cercavo però di concentrarmi su di lei...su quello che stava facendo. Infatti stava parlando, o meglio farfugliando qualcosa. Usai i miei sensi abbastanza sviluppati per prestarle molta attenzione...diceva : "lei...quella..cosa...avete...visto?! ".
Nessuno però la sentiva, era come se fosse diventata una di quelle stramberie che accadono ogni tanto per fare un po' di scoop e infatti i ragazzi che la riprendevano con i telefonini non smentivano il mio pensiero.
Un sacco di domande si fecero strada nella mia mente. Per esempio perché riusciva a vedermi?! Perché solo lei aveva questa possibilità?!
Forse dovevo chiedere informazioni al CDM (consiglio della morte) per cercare di capire questo strano fenomeno che casualmente si è ripetuto lo stesso giorno,a distanza di un anno, dalla morte di Leila.
Ero molto pensierosa a proposito di questa storia.
Prima di andarmene e cercare qualche risposta alle mie domande la guardai per un'ultima volta.
I nostri sguardi si incontrarono e rimasi in una posizione di trance per pochissimi secondi,ma quei secondi le bastarono per spaventarsi e svenire del tutto.

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