Dove posso gridare senza apparire forte. Dove posso piangere, tirar pugni contro la sorte...
Maledire questo destino, questa vita tanto bella, ma che si è trasformata in un inferno.
Un inferno dove la lotta è perenne, raramente ne esco indenne.!
Sono oscurità, con questo mio mantello tutto nero, perfino il mio incarnato bianco appare come un fantasma o un vampiro mentre nella notte mi aggiro nel silenzio di questa casa che pure lei sembra osservarmi dispiaciuta dal mio turbamento.
Sonno ristoratore che ormai sei un utopia, perché quando solo mi adagio su questo cuscino, vi stanno già incubi ad attendermi.
Qui posso urlare, maledetta la paura che mi tien desta... Che trasforma questo mio mantello colorato in nero opaco.
Eppur non son così... La sofferenza porta via questo arcobaleno.
Qui l'arcobaleno è oscuro. Mentre aspetta il giorno si mette a poetare.
Decanta versi. Versi all'apparenza confusi, ma che sanno colorare e far vibrare questo animo disfatto che vorrebbe solo volare...
Volare fra le braccia del mio amore, per poter riposare senza più incubi fare.
Ritrovare così il mio mantello colorato senza più essere opaco.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
