Ed eccolo lì.
Eccolo lì, a dimostrarmi di nuovo il bene che mi vuole.Dovrei esserne felice, un mio amico mi sta dimostrando che una parte della sua felicità dipende dalla mia, che essere sicuro di poter fare del suo meglio non gli basta perché sa che questo comporta dirmi di no.
Eppure, Carola mi guarda di sottecchi ed ha capito benissimo come mi sento.Non è per la sfida. Certo, non che sia un piacere dover di nuovo affrontare la paura di poter uscire, ma non è la mia preoccupazione più grande al momento. Avevo una speranza, che era più una certezza perché rispecchiava ciò che sentivo io, ovvero che avrebbe scelto me. Ma non perché mi sentissi più bravo di Dario, ci mancherebbe, era qualcosa di diverso.
Era una bastardata in partenza: cinque di noi ballerini avrebbero dovuto accordarsi per formare due coppie per la gara settimanale di "contact" e chi sarebbe rimasto escluso, sarebbe finito in sfida in puntata. Cristiano ha scelto Carola, e lei ha accettato.
Io, con finta indecisione, ho fatto il suo nome, e finché non ha detto quelle parole, sono stato convinto che il dispiacere che trapelava dai suoi occhi lucidi fosse per Dario che sarebbe, inevitabilmente, finito in sfida.
Il mio stomaco era scombussolato e mi prudeva il petto da quando avevo sentito Maria dire "Contact" e "le coppie le scegliete voi". Avevo dato per scontato che saremmo finiti insieme, in una coreografia dove non ci saremmo potuti allontanare, dove dovevamo stare per forza a contatto e solo al pensiero il mio cuore aveva iniziato a fare venti, trenta capriole.Finché.
Finché non lo vidi rivolgermi uno sguardo che esprimeva tutta la sua difficoltà, e dopo rassicurazioni da parte mia e di Dario, disse con la testa fra le mani: "forse potrebbe essermi più d'aiuto Dario, in questo caso".Una secchiata d'acqua gelata. Non me l'aspettavo, per niente.
Da quell'istante era come se non fossi io a comandare al mio cervello cosa far dire alla mia bocca, e se all'inizio il mio pilota automatico aveva abbastanza autonomia da poter formulare delle frasi come "tranquillo frate, se per te è meglio così vado io in sfida non me la prendo, non c'è problema non è colpa tua", dopo poco sembrava essersi completamente scaricato, se non per qualche "non fa niente" che usciva in automatico ai suoi "mi dispiace, frá".
Ti dispiace un cazzo, frá.
Ero arrabbiato. Non con Christian in realtà, non con la produzione che si faceva venire in mente certe puttanate, non con Maria che confermava che le coppie erano state formate e che io ero in sfida. E nemmeno con Carola che studiava ogni microespressione del mio viso, tanto da mettermi inconsciamente ancora più in allarme.Io ero arrabbiato, incazzato, inferocito con me stesso. Nessuno aveva effettivamente colpa. Ed è per questo che per qualche secondo mi constrinsi a tornare sul pianeta terra, per questo e per quei due vortici marroni che continuavano a cercare il mio sguardo per capire come l'avessi presa veramente e per cercare, allo stesso tempo, di trasmettermi quanto quella scelta lo facesse stare male.
Mi avvicinai per abbracciarlo.
Non riuscivo a leggere nemmeno una sfumatura di dispiacere nei suoi occhi senza fare niente, perciò gli cinsi il collo con le braccia e lo sentì tuffarmisi addosso. Se quello che sentivo era calore, per quale assurdo motivo avevo i brividi? Perché non sembrava che fosse una persona ad avvicinarmisi, ma una vera e propria corrente d'aria gelida?
Strinse la mia schiena e appoggiò la testa sulla mia spalla. Sono stati pochissimi secondi, in realtà, quelli in cui siamo rimasti così, ma a me venne spontaneo dargli un paio di baci asciutti sul collo. Era lì, esposto per me, la pelle liscia e profumata proprio sotto al mio naso, era letteralmente impossibile reprimere quel gesto così naturale.
Mi mandò fuori di testa.Questo, insieme al pensiero che a lui, di questo contatto, non interessasse poi tanto, mi portò ad allontanarmi.
Ritornò il pilota automatico: "spacca" gli dissi provando a sorridere, ma intravidi il suo viso e stava piangendo. Ci misi un po' a metabolizzare quanto questo mi facesse stare ancora peggio, ma in quell'istante riuscivo a pensare solo al rifiuto che avevo appena ricevuto.
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One Shots-Matian Zenzonelli🐔🤎💙
Fiksi PenggemarAdoro scrivere e adoro Mattia e Christian. Molto semplice. Sia mai, siamo su wattpad, quindi tutto quello che scrivo è frutto della mia immaginazione e non voglio offendere nessuno. Prima di tutto, sono due ballerini eccezionali che stimo e ammiro...