E NON CI SONO TREGUE, È LA STORIA CHE PROSEGUE (Abbie🌸Allmight- 2 Parte)

CONFESSIONI

Gennaio

* Non ricordavo che sistemare la casa fosse così estenuante e il male ai piedi di certo non aiuta,le tempistiche per ogni stanza sono aumentate esponenzialmente e se prima impiegavo mezz'ora tra il cambio lenzuola e una spolverata generale con sistemata agli armadi,ora da donna incinta,impiego un'ora abbondante. Le ragazze sono in giro per Tokyo insieme a tutta la ciurma,Elise e Diego invece hanno optato per una giornata in casa a viziarmi,mentre Allmight dovrebbe rientrare tra poco se tutto va bene: l'attività da hero lo impegna più del previsto, scorazza da una città all'altra come se nulla fosse sbaragliando villain di ogni genere,e di questo,non posso che esserne fiera però d'altro canto,un po rimpiango la tranquillità e la calma che vivevo in America prima della convivenza: dai primi weekend insieme che poco alla volta si tramutavano in ogni sera fino poi a renderci conto di non poter piu vivere senza l'altro,di sentire nella casa un vuoto colmabile solo con l'altra presenza. All'improvviso il rumore della porta mi riporta alla realtà e raggiungo il salotto trovandomi un Allmight piuttosto avvilito,un espressione mai vista sul suo volto.

I:Toshi?
A: ...
Elise: Ehy? Che succede? Non ti ho mai visto con quella faccia.

* Mio marito trema come una foglia per non parlare del fatto che è più pallido del solito e la cosa mi sta facendo preoccupare non poco.

Diego: Forse è meglio se ti siedi,vieni ti lascio il posto.
A: Tranquillo,N-non è un problema...
I: Ti senti bene?
Elise: Hai la faccia di qualcuno che ha combinato qualcosa.
A: Ehm,potreste lasciarmi solo con Abbie? P-potrebbe insorgere un problema tecnico.
Elise:  Diego,andiamo giù nel appartamento delle ragazze,ci facciamo una bella cioccolata calda.
A: Oh mamma bella che paura!
I: Toshinori.

* Osservo Diego giocare con le dita di Elise mentre escono di casa. A stento distolgono lo sguardo l'uno dall'altra... Guardandoli quasi dimenticavo di mio marito e di chissà quale casino ha combinato a questo giro.

A:A-Abbie?
I: Ah sì,dimmi tutto. Siediti qui accanto a me però.
A: O-ok.

* Segue il mio consiglio ma si appoggia i gomiti sulle ginocchia e il viso tra le mani, visibilmente turbato. Cerco di dargli un po' di conforto accarezzandogli la schiena ma non sembra essere molto efficace.

I: Nemmeno Gran Torino ti riduce così.
A: I-infatti è peggio...
I: Addirittura?
A: Abbie... Noi due ci siano sposati.
I: Già,mi pare di essere stata presente entrambe le volte.
A: È questo il problema.
I: Il nostro matrimonio?
A: Ehm... Sono stati smarriti dei documenti...
I: Cosa stai cercando di dirmi?
A: Risulto celibe.

* Mi si è ghiacciato il sangue all'idea che non risultiamo più sposati da nessuna parte.

I: Puoi ripetere?
A:N-non uccidermi!
I: Yagi Toshinori! Spiegati,per piacere!
A:Come sai,prima di partire avevo sistemato tutto. Li avevo fatti recapitare qui,compresi in versione digitale. Ma nemmeno quelli con cui ci ha sposati Dave risultano esserci.
I: Nemmeno quelli di Elvis?
A: ...
I: ...

* Appoggio una mano sulla pancia e un piccolo calcio mi ricorda di cercare di mantenere la calma,sarebbe l'occasione perfetta per il lancio di una ciabatta ma a dirla tutta non riesco ad arrabbiarmi con lui,non è colpa sua e poi,ho già in mente come rimediare.

A: Non so come sia potuto succedere,Abbiegale. Perdonami...
I: Ehy,non è colpa tua ma bisogna fare qualcosa. A dire la verità avrei dovuto darti una mano con tutta quella burocrazia.
A: È solo che questa volta ne ho combinata una grossa, irreparabile!
I: Nah,non così irreparabile.
A: Cosa intendi dire?
I: Potremmo risposarci qui a Tokyo,con una cerimonia tradizionale.

* I suoi occhioni azzurri sembrano riempirsi di luce mentre dalla mia pancia proviene un altro piccolo calcio come se avesse appena approvato la mia idea.