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"Andiamo avanti con la gara degli inediti, datemi la classifica vuota" la puntata ormai era iniziata da più di mezz'ora e ora in studio stava entrando Giulia Michelini per giudicare la gara. I primi ad esibirsi furono LDA e Rea.

"Luigi!" Il ragazzo si alzò e con la felpa stretta tra le dita si avviò verso il centro del palco.

"Come va? Tutto bene?"

"Si,bene" rispose con un sorriso e il pubblico esplose in un grido

"Bene"  continuò la padrona di casa "ma dico, hai dormito bene stanotte, no?" Chiese con il suo solito sorriso che precede un filmato

"Una favola, Maria" disse scherno provocando una lieve risata del pubblico e una un po' più forte in chi sapeva a cosa si riferiva la donna.

"Dovete sapere che la mattina quando arrivo dò sempre un'occhiata veloce a tutti i filmati della sera prima per controllare che non facciano danni in casetta" spiegò la conduttrice " e stamattina vedo questo" sullo schermo comparve una foto di Alex e Luigi addormentati sul divanetto e davanti a loro LDA con le braccia spalancate e Carola con una sul fianco e l'altra ad indicare i ragazzi. Il pubblico esplose in un urlo.
Alex si aprì in un sorriso, in fondo la foto era venuta anche bene ma non poteva togliersi da dosso quell'ansia e agitazione che lo accompagnava dal giorno precedente. Vide Luigi girarsi verso di lui e rivolgergli un sorriso sincero che ricambiò prontamente.

"Ma che carini, ma come ci siete finiti là fuori?" Si pronunciò Giulia

"Se malinconia mi da il permesso vi faccio vedere un filmato" e il pubblico riprese ad urlare "guarda ti assicuro che non si vedrà niente di che" precisò Maria quando vide il ragazzo esitante.

"Ok" pronunciò in tono tanto basso che il microfono riuscì appena ad amplificarlo come un sussurro.

Il video partì e la scritta <ieri Alex sembrava particolarmente distratto> invase lo schermo seguita dalle immagini del ragazzo che sbatteva contro la porta della camera <ma da quando la porta sta qua?>. Le immagini successive mostrarono il ragazzo nei vari casini fatti in giornata, come mettere il sale al posto dello zucchero nel cappuccino, fino alla sera. Il video fu velocizzato dopo l'ingresso di Luigi in cucina quindi non si sentì niente della loro, se anche minima, conversazione. Alex non potette non notate come durante la notte a ogni suo movimento, l'amico si assicurasse che andasse tutto bene prima di richiudere gli occhi.
Il video terminò con le immagini del loro risveglio con Luca improvvisatosi fotografo professionista e Carola disperata per il mal di schiena che avrebbero lamentato i due per tutta la giornata.

Rivedersi in quelle immagini fece uno strano effetto ad Alex, non tanto perché si vedeva in situazioni davvero imbarazzanti o poco carine per essere condivise con tutta Italia, ma perché non si riconosceva più.
Gli sembrava di essere un'estraneo che guarda da fuori un corpo muoversi ma privo di ciò che lo rendeva veramente un corpo vivo.
Da tempo ormai tendeva ad estraniarsi dal mondo e pensò che il soprannome che la padrona di casa gli aveva affibbiato non era poi così scostante dalla realtà.
Malinconia.
Malinconia del passato;
Malinconia della sicurezza e di quel poco di sfrontatezza che fino ad un'anno prima lo caratterizzava;
Malinconia per le due persone più importanti della sua vita.

Rise a quelle immagini e fu grato a Maria quando diede il via a Luigi per iniziare a cantare.
Ma l'agitazione del ragazzo non dava segnali di voler cessare, anzi si fece più evidente quando le mani iniziarono a tremare. Cercò di dissimulare muovendosi a tempo di musica e canticchiando le parole dei brani sei suoi compagni.
Fu il suo turno e con un leggero tremolio nelle gambe si diresse al centro dello studio.
Quando la base partì cercò di liberare la mente del fiume di pensieri che la invadeva e si concentrò sulla melodia e sulle parole, sue più che mai.
Tra silenzi, tocchiamo la vita con pochi gesti.

"Lorella?"

"Maria guarda io ero un po' preoccupata oggi perché le prove di ieri non sono andate proprio bene, ma oggi Alex ha cantato benissimo quindi gli ridò la maglia" il ragazzo sorrise un poco più sollevato e tornò al suo posto.
Alla fine risultò essere quinto in classifica e quindi gli toccò la sfida per la settimana dopo.
La puntata andò avanti e arrivò anche il momento dei palloncini, quello dedicato a lui lo lasciò un po' interdetto: era vero che a volte fissava le persone ma non perché le studiasse o altro, piuttosto perché si perdeva tanto nei sui pensieri che s'incantava a fissare un punto.

"Sei stato tu Luca?" Chiese Maria quando il ragazzo alzò la mano

"Nonono. Però posso dire che chi ha scritto questo biglietto sta fuori di testa? È totalmente un'altra persona Alex, è limpido come l'acqua naturale." Alex si girò verso di lui e gli sorrise sincero, il suo intervento gli fece piacere non perché stava prendendo le sue difese, era sicuro che non fosse per quello, ma perché anche a lui era arrivata una parte di Alex sempre un po' coperta dalla barriera che nell'ultimo anno si era costruito.

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"Allora come sapete dopo la puntata i prof continuano a vedere nuovi  ragazzi e la settimana scorsa i prof di ballo vedono una ballerina che interessa a tutti e tre, la facciamo entrare"
Quando gli occhi di Alex si scontrarono col corpo della ragazza che stava facendo il suo ingresso gli si mozzò il fiato. Le mani smisero di tremare, la bocca si seccò di colpo. Il suo corpo si pietrificò nell'esatto momento in cui l'immagine di Leila si fece reale nella sua mente; l'agitazione di quei giorni aveva una spiegazione, dopo circa dieci mesi finalmente lei era a pochi passi da colui che Meredith Grey definirebbe la sua persona.

Alex fu avvolto da una bolla di pensieri, ricordi ed emozioni che lo isolarono per il resto della registrazione: i suoni gli arrivavano ovattati e le immagini di quello che succedeva intorno erano come rallentate.
Quando Maria annunciò la fine della puntata lui fu il primo ad alzarsi ed uscire dagli studi.
Aveva bisogno d'aria.

Leila per Alex era stata tutto e viceversa. La loro amicizia era iniziata un pomeriggio d'estate nel parco vicino casa quando avevano rispettivamente 3 e 4 anni e lei gli chiese di aiutarla a sconfiggere i mostri col suo unicorno.
E se inizialmente erano solo due bambini che qualche pomeriggio si incontravano nel parco, col tempo divennero amici; poi migliori amici che formavano un trio inseparabile insieme a  Sebastian, il fratello di lei di 3 anni più grande; e mentre il rapporto tra Seba e Alex diventava sempre più fraterno, quello tra Leila e il secondo si evolveva in quella cosa complessa e irrazionale che è l'amore. Innamorati l'uno dell'altro: capito troppo presto ma rivelato troppo tardi. 15 anni vissuti in simbiosi per ritrovarsi sconosciuti che un tempo hanno condiviso un pezzo di vita.
L'uno al fianco dell'altro per sostenersi nei momenti difficili e festeggiare in quelli belli, poi, però, lei andò via lasciando dietro di sé un vuoto che nessuno avrebbe colmato e inevitabilmente si era portata con sé tanti piccoli pezzi del ragazzo. E lui la sentiva la mancanza, eccome se quei pezzi mancavano!
Era passato ormai quasi un anno ma lui quel vuoto non era riuscito a colmarlo e la sua assenza gli faceva ancora male, tuttavia aveva cercato di nascondere questo dolore che ancora martellava nel petto come si fa con la polvere sotto al tappeto. Ma quando l'aveva vista li davanti in quello studio anche quei pochi pezzi in equilibrio precario tra loro caddero. Alex non era pronto a rivederla, forse col tempo l'avrebbe superata e ci sarebbe riuscito ma quello non era proprio il momento.

Si sollevò da terra e a passo veloce si diresse in casetta. L'acqua fredda della doccia aveva ormai bagnato ogni centimetro del suo corpo quando una lacrima prese il sopravvento scivolando lungo la guancia destra e confondendosi con le altre gocce d'acqua dolce.
Stava piangendo in un silenzio temporaneo di una casetta che di casa non aveva niente e che presto si sarebbe riempita dal vociare di 15 sconosciuti.

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