"Ale, Ale!" Le urla della piccola Leila che lo richiamava da lontano distrasse Alessandro dalla palla con cui stava giocando.
"Leila! Finalmente. Perché ieri non siete venuti?" Il piccolo non si impegnò a nascondere il tono felice nel rivedere l'amica che, per l'appunto, il giorno precedente era mancata al loro appuntamento quotidiano al parco.
"Sebastian non si è sentito bene. Ora è in ospedale" subito un broncio triste s'impossessò del viso della bimba spegnendo anche il sorriso sul volto dell'altro
"Perché? Cos'è successo?" Chiese preoccupato
"Non lo so. Mamma dice che per un po' non può uscire da lì"
Alex si prese dei secondi per osservare l'amica cercando cosa dire ma la verità era che un bimbo di sei anni non poteva conosce le parole adatte per consolare una persona. Così semplicemente le si buttò addosso e la strinse a sé.
Dopo un tempo che per loro era sembrato infinito Leila sussurrò "ho paura" "no. Sono sicuro che Seba sta bene"----
La registrazione della nuova puntata era quasi giunta al termine e ne erano successe di cose in due ore: Tommaso era stato sostituito da Critycal, Nicole e Rea erano arrivate ultime nella classifica di canto, Carola e Alex avevano superato la loro sfida, Virginia e Guido erano stati sostituiti da Cosmary e Cristiano.
"Leila tocca a te" "come stai?" Ecco che un sorriso furbo prese vita sul volto della conduttrice
"Bene"
Maria annuì "dimmi quando sei in posizione. Ok, base."
"Ho visto la Celentano sorridere"
"Si. Devo dire che non mi è dispiaciuta. Brava"
"Grazie"
"Veronica tu che dici?"
"Dico che sono veramente felice di averla come allieva. Questa settimana ha lavorato davvero bene, sono contenta"
"Quindi maglia riconfermata?"
"Assolutamente si"
"Riprenditi la maglia ma non scappare subito a posto"
"Che succede?"
"Questa settimana hai passato molto tempo in sala prove, vero?" Leila si limitò ad annuire alla domanda di Maria nel mentre che il criceto nella sua testa corresse velocissimo per cercare di capire cosa stesse succedendo.
"Sapevi di avere degli spettatori?" A quelle parole l'espressione della ragazza si rilassò e fece un sospiro prima di rispondere "parli di Luca?" Il pubblico urlò a quel nome mentre il ragazzo in questione nascose la testa sul banco e il resto dei ragazzi ridevano
"Non era solo però. Ti faccio vedere un video"
Il filmato in questione partì mostrando Leila che inseriva le cuffie nel mp3 prima di indossarle e iniziare a danzare
A un certo punto si vide la testa di Luca sbucare dalla porta. Erano più di 15 minuti che se ne stava lì fermo quando venne raggiunto da Albe "oh ma che stai facendo seduto a terra?" "Shhh" "ma si può sapere chi stai guardando?" Non ricevendo una risposta decise di affacciarsi di persona per controllare "oh" fu l'unico suono che uscì dalle sue labbra quando vide la ragazza muoversi: aveva gli occhi chiusi, completamente ignara di quello che succedeva fuori la saletta, mentre si muoveva in dei passi improvvisati in base alla musica che scorreva nelle cuffiette.
Il video venne velocizzato ancora fino all'arrivo di Mattia e Christian che uscivano dalla sala accanto dopo la lezione con Raimondo "fra che succede?" Il secondo si rivolse verso Albe quando si rese conto dello stato di trans del Napolitano "c'è Leila in sala"
"Ma questi sono passi di tango.." constatò Mattia dopo un po' che erano rimasti ad osservarla
"C'era una riunione e nessuno mi ha avvisato?" S'intromise anche Luigi quando uscito dalla sala registrazione si era trovato davanti il gruppetto arrampicato alla porta di fronte. "Ma quale riunione, vieni qua" lo tirò nella mischia Christian. "Eh Luca chiudi la bocca almeno" "io devo andare, se mi vede Serena mi uccide"
Seguono le immagini di Leila che si sfila le cuffie e i ragazzi che scappano via per non farsi vedere. E poi si vedono alcuni momenti dei giorni successivi dove, finite le lezioni, LDA si nascondeva dietro la porta per vederla provare."Luca! Vuoi aggiungere qualcosa?"
"No. Già abbiamo parlato e sa cosa penso di lei" i due si sorrisero ricordando la conversazione avuta il pomeriggio precedente. Luca aveva approfittato di quel momento in sala relax per parlarle sperando che cosi Maria non avesse avuto modo di prenderlo in giro, era chiaro che ciò non bloccò la conduttrice.
Leila tornò al suo posto e Maria annunciò la fine della puntata----
Piegato sull'isola della cucina, con i gomiti inpuntati sul bordo e le mani a sorreggere la testa, Alex se ne stava a fissare l'acqua nel pentolino. Più precisamente aspettava con poca pazienza, dato il piede che non smetteva di battere sul pavimento, che questa bolisse per poterci intingere all'interno una bustina di camomilla alla melatonina. Non che questo l'aiutasse a prendere sonno ma almeno lo rendeva meno nervoso.
Quando finalmente le bolle presero vita sulla superficie dell'acqua, Alessandro spense il fornello e lasciò che il colore giallastro della camomilla s'impossesasse di tutto il liquido prima di versarlo in una tazza e dirigersi sui divanetti all'esterno.
Portò con sé anche il quaderno dove era solito scrivere quello che gli passava per la testa. Prese quell'abitudine circa due anni prima e da allora ogni qualvolta non riusciva a fare ordine nella sua testa, scriveva. Frasi. Pensieri. Parole.
E mentre alcune di queste rimanevano tali, altre davano vita a un testo.Intanto nella stanza arancione Leila si rigirò per l'ennesima volta nel letto. Se fosse stata sola probabilmente avrebbe urlato per l'esasperazione ma si limitò a battere un pugno sul materasso. Si sporse verso il comodino e lesse che la sveglia segnava le 3:11 del mattino ciò voleva dire che mancavano poco più di due ore e mezza prima che questa suonasse. Scostò di malo modo le coperte e si diresse prima in bagno e poi in cucina.
Arrivata vicino le gradinate tentennò un po', indecisa sulla direzione da prendere ma, quasi autonomamente, le gambe si mossero in direzione della porta. Nel frattempo raggiungeva l'uscita si avvolse in un morbido plaid rosa che - pensò - già era tanto non le fosse venuto un raffreddore con tutto quel tempo passato fuori col freddo che faceva in quel periodo.
Si arrestò sui suoi passi quando vide la panchina occupata dal ragazzo disteso sul fianco destro. Si avvicinò piano per controllare se stesse dormendo, in realtà ci sperava perché se fosse stato sveglio non avrebbe saputo come comportarsi. Quasi si rilassò quando vide gli occhi chiusi di Alex ma non poté fare a meno di notare l'espressione contratta in una smorfia di dolore che aveva. Pensò che stesse facendo un'incubo, ma pensò anche che da quando era entrata non gli aveva visto altra espressione facciale se non quella.
Sospirò. Si guardò intorno e poi tornò ad inchiodare il suo sguardo sul corpo del ragazzo. Aveva ancora in bilico tra le dita della mano sinistra il quaderno dove poco prima stava scrivendo che delicatamente venne chiuso e portato dentro insieme alla tazza con ancora metà del suo contenuto all'interno. I capelli erano stati mossi dal vento e ora ricadevano all'altezza delle sopracciglia, anche quelli vennero sistemati un po' prima che Leila si accorgesse della mancanza di una coperta lungo il corpo che lo proteggesse dal freddo. Cosi tornò dentro, ne prese una e ritornò da lui. Adagiò la stoffa marrone sul ragazzo e lo rimboccò in ogni minimo punto. Quando fu sicura che sotto la coperta non entrasse più l'aria fredda di inizio dicembre, tornò dentro e si rannichiò sul divano con la speranza di poter dormire almeno quelle due ore rimaste prima della lezione di classico.
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Semplicemente Accade
Teen FictionAlex e Leila. Una questione in sospeso ma non il luogo e il momento adatto per affrontarla.