Cosa serve quando non fai altro che dondolare nei vuoti oceani in balia della corrente? molta pazienza.
Spostando piccolissime masse d'acqua per muoversi in senso contrario il nautilus ha abbastanza tempo per pensare al perché della sua forma. Un mollusco dotato di due occhi ed innumerevoli piccoli tentacoli, di un grazioso guscio a spirale entro il quale accumulare o espellere aria per i movimenti di ascesa o di discesa.
Si chiedeva il nautilus per quale motivo Dio gli avesse dato quella forma: nè braccia per costruire, nè pinne per roteare, nè ali per volare. Solo quegli innumerevoli piccoli tentacoli e quel grazioso e colorato guscio a spirale.
Che seccatura non potersi grattare o almeno guardarsi il retro guscio!
Sfuggire ai predatori, ecco cosa riaccendeva la voglia di vivere del cefalopode. Dimostrare di essere una delle creature più sfuggenti di tutti i mari, creando disordine nella mente dei pescioloni che una volta lasciati indietro trovavano la stessa risposta alla domanda del nautilus: per quale motivo dunque quella forma?
I lenti, troppo lenti squali non potevano che rispettare quella ambigua creatura, era davvero sfuggente! Dicevano.
Non potendo vedere al di là del proprio culo colorato il nautilus non ha idea di quel che lo aspetta mentre dondola fra le onde; una vita piena di sorprese si direbbe. Potrebbe essere investito da un branco di balene, finire nella rete di qualche fortunato pescatore, diventare pranzo, cena o colazione di qualche predatore... Non ne ha proprio idea.
Ma chissenefrega si diceva il nautilus, "occhio non vede, cuore non duole", mentre dondolava inconsciamente fra le fauci di un astuto pescecane.