CAPITOLO 3

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-Manhattan,12.00 p.m-
Atterrammo davanti ad un enorme edificio gotico posto tra due palazzi moderni. Attraversammo l'imponente cancello in ferro battuto e affrettai il passo verso Niall perché mi sentivo osservata dalle statue dei gargoille che svettavano sopra il portone in legno.
Venni piacevolmente investita dal calore che si propagava all'interno della sala che stavamo attraversammo.
"Che posto è questo?"-ruppi il silenzio che si stava creando e la mia voce rimbombò sulle pareti. Sollevai il viso verso il soffitto,il quale era ricoperto da bassorilievi di scene bibliche fatte di marmo;uno scalone in legno pregiato saliva verso i piani superiori dai quali provenivano urla e risate.
Mi voltai verso l'angelo che mi fissava con un sorriso stampato in faccia-"È davvero magnifico questo posto"
Lui annuì e mi prese per mano continuando a sorridere e facendomi arrossire-"È meglio se vai a riposare,Ari. È stata una giornata pesante per te"-mi portò nella mia stanza al secondo piano e posò il borsone sul letto. Prima di andarsene mi diede un bacio sulla fronte,facendo saltare un battito al mio cuore-"Domani ti racconterò tutto,ma adesso riposa. Buonanotte,Ariadne"-uscì dalla camera prima che potessi rispondergli e lasciandomi imbambolata a guardare la porta. Mi buttai sul letto senza svestirmi e mi addormentai velocemente.
Il mattino seguente mi svegliai per colpa delle voci che provenivano dal corridoio. Mi alzai e mi tolsi la camicia,ormai sgualcita e a brandelli,rimanendo in jeans e canotta nera.
Corsi giù dalle scale seguendo la massa di ragazzi che,credo,stessero andando in cucina e dai quali mi allontanai non appena sentii la voce di Niall attraverso la porta accanto a me.
"Lei non può restare qui,Niall!"-riconobbi la voce di una donna,con un forte accento inglese-"Li porterà direttamente da noi e ci distruggeranno"
"Almeno qua è protetta o se no sarebbe già morta"-sentii alcuni passi e non feci in tempo ad allontanarmi che aprì la porta,beccandomi ad origliare-"Ariadne...hai sentito tutto,vero?"
Annuii e mi allontanai da lui quando provò a fare un passo verso di me-"Seguimi,dobbiamo parlare"
Mi condusse verso il tetto dove si trovava un giardino coperto da una cupola di vetro. Lì dentro l'umidità si poteva toccare con un dito e questo portò i miei capelli ad appiccicarsi sulla schiena,formando piccoli ricci.
Ci sedemmo su un muretto che conteneva un piccolo laghetto e l'angelo mi prese le mani tra le sue portandomi a girarmi verso di lui e a guardarlo negli occhi.
"Allora..."-si schiarì la voce e mi accarezzò le nocche-"Questo posto è un rifugio sia per angeli che per demoni. Ci troviamo qua perché sono giunte delle voci su una grande battaglia contro qualcuno ancora più potente di noi,anche se non sappiamo ancora che volto abbia o chi sia"
"E questo ipotetico lui mi vuole uccidere?"
Annuì-"Ma qui sei protetta e non devi preoccuparti"
"La donna che era con te non mi sembrava molto contenta..."-dissi con una punta di amarezza nella voce.
Niall mi guardò e poi fece una cosa che non mi sarei mai aspettata: mi abbracciò,iniziando a cullarmi tra le sue braccia.
Sentii le lacrime inumidirmi gli occhi e così mi ritrovai a piangere tra le sue braccia; io non ero quel tipo di ragazza che piangeva per ogni minima cosa,ma tutti gli eventi che erano accaduti il giorno precedente mi erano piombati addosso in un colpo solo e non ero più riuscita a trattenermi.
Sentii le sue mani sul mio viso,intente ad asciugarmi le lacrime,e gli rivolsi un sorriso di scuse.
"Non devi chiedermi scusa,Ari. Ti capisco"-continuò a tenermi contro di sé e in quel momento capii che tra le sue braccia mi sentivo a casa-"Mi sei mancata così tanto"
"Anche tu mi sei mancato"-passammo così circa un'ora. Io tra le sue braccia e lui che mi accarezzava la schiena e i capelli per farmi calmare.
Alla fine decidemmo di tornare giù perché tra poco sarebbero iniziati gli allenamenti.
Attraversammo la sala principale mano nella mano,finchè non incontrammo una donna che ci fulminò con lo sguardo. Feci per lasciargli la mano,ma lui continuò a stringerla tra la sua-"Tu sei la famosa Ariadne che ci distruggerà tutti,grazie in anticipo"-riconobbi l'accento inglese e la guardai male.
"Kate,piantala"-lo sentii sospirare accanto a me-"È successo qualcosa?"
La donna mi lanciò un ultimo sguardo di fuoco per poi voltarsi verso il ragazzo accanto a me-"Hanno esaminato la piuma che hai trovato e abbiamo capito che è di demone"
"Ma dai! Io l'ho capito prima di voi"-incrociai le braccia al petto e la guardai con aria di sfida-"Prego,continua pure"
"È di uno dei demoni più vicini a Lucifero...un certo Lucas"


GRAZIE A TUTTE QUELLE CHE STANNO LEGGENDO LA MIA PRIMA FANFICTION
SCUSATE IN ANTICIPO PER GLI ERRORI 😅 COMUNQUE SPERO CHE VI PIACCIA 😘😘😘
(Comunque il mio nome è Arianna ✌️)

Angel with a shotgunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora