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«da domani il Lazio sarà zona rossa»

Simone si fermò davanti al tavolo con le posate a mezz'aria e lo sguardo fisso sul televisore, tutti i presenti nel salone fecero la stessa cosa, tranne Manuel che puntò lo sguardo sul ragazzo che fino ad un attimo prima stava sparecchiando la tavola. Era assurdo che in una situazione del genere il suo primo pensiero fu come la potesse prendere Simone, non era ossessionato, semplicemente due mesi prima aveva cercato di uccidersi schiantandosi contro il muro di casa sua e si chiese come avrebbero gestito una situazione del genere, come avrebbe reagito.
La cosa che lo riportò alla realtà fu la mano di sua madre sul suo braccio. Dopo l'incidente e la rivelazione della relazione tra Dante e Anita, loro due si erano trasferiti gradualmente in quella casa per aiutare Simone con la riabilitazione, non era mai stato fatto un discorso vero e proprio su quella situazione, o meglio Manuel non ne era al corrente, ma i suoi vestiti nell'armadio di Simone aumentavano giorno dopo giorno finché due settimane prima erano andati tutti e 4 a svuotare definitivamente la casa che avevano in affitto.
Non aveva fatto così tanto caso a quella convivenza così naturale fino a quel momento, sarebbero rimasti chiusi dentro la stessa casa chissà per quanto tempo, sarebbe stato accanto a Simone, per forza, chissà per quanto tempo.

«ma io come faccio a fare lezione in videochiamata?»
«Dado vedrai che magari scoprirai un mondo nuovo»

Manuel guardò di nuovo Simone che aveva ancora lo sguardo fisso sulla televisione, come se in quella stanza non ci fosse nessuno se non lui.

«Simo, oh»

Allungò una mano poggiandola sul suo avambraccio e finalmente il ragazzo spostò lo sguardo su di lui, era uno sguardo terrorizzato e Manuel si sentì un po' morire in quel momento.
Si alzò in piedi, gli sfilò le posate di mano e se lo trascinò dietro verso la cucina.

«che stai a pensá?»

Posò le posate nel lavandino e si girò verso di lui che aveva lo sguardo basso e si era accasciato sulla penisola della cucina.

«siamo chiusi qua dentro»
«si Simò ma semo fortunati, c'abbiamo un giardino enorme, casa è grande»
«e io come faccio con la psicologa?»

Manuel non era tanto certo che quella domanda l'avesse fatta a lui, era uscita come un sussurro e l'unica cosa che voleva fare in quel momento era abbracciarlo. Si avvicinò poggiandogli le mani sulle spalle scuotendolo un po', quel gesto gli permise di attirare l'attenzione del più piccolo che puntò gli occhi nei suoi.

«mo vediamo Simò, na soluzione se trova, magari fa le videochiamate pure lei, glielo chiediamo»

Simone aveva sempre notato che, da dopo l'incidente, ogni volta che si parlava di un suo problema Manuel ne parlava al plurale non facendolo sentire solo, era una cosa che gli metteva tranquillità e sapere di avere un appoggio rendeva tutto un po' più semplice.

«me preoccupa più er fatto che io e te staremo chiusi dentro lo stesso posto senza possibilità di fuga»

Simone rise finalmente dopo quella frase e Manuel la prese come un traguardo personale quella risata che gli faceva vibrare il cuore.

«ti posso sempre far dormire in giardino se me fai rosicá»
«ma guarda che sei stronzo»
«sará una cosa che se trasmette per osmosi»
«osmosi, ma come parli ao»

Il più piccolo gli spinse una spalla mantenendo il sorriso sul volto e Manuel ridacchiò osservando la fossette sulle sue guance, erano due mesi che viveva semplicemente per vedere Simone felice e la cosa anziché risultargli pesante lo rendeva libero.
Tornarono in salone insieme agli altri e li trovarono seduti sul divano mentre chiacchieravano davanti alla tv accesa.

«che dicono?»
«si può andare a fare la spesa con le mascherine»
«ma chi cazzo ce l'ha le mascherine»
«eh mo vediamo di trovarle»

Manuel annuì cercando di mantenere la calma, o almeno cercò di far pensare a Simone che fosse calmo.

«vabbè io vado in camera»

Salì le scale velocemente sentendo dei passi dietro di lui, segno che Simone lo stesse seguendo. Entrò in camera lasciando la porta aperta e si avviò verso il letto tirando fuori il pigiama da sotto il cuscino.

«che fai?»
«stamo chiusi in casa, almeno me metto comodo»

Simone annuì buttandosi sul suo letto con il telefono in mano, nel gruppo classe c'era il panico più totale, la maggior parte dei ragazzi erano contenti, una piccola parte l'aveva presa come una catastrofe.

«se te cambi magari ci possiamo vedere un film, ne dobbiamo recuperá un botto»
«ne dobbiamo recuperare un botto perché non te ne va mai bene uno»
«ao vabbè stasera lo scegli tu, vatte a cambiá»

Manuel lo disse alzando gli occhi al cielo ma in quel momento avrebbe visto qualsiasi film purché rendesse l'amico un po' più sereno e questo Simone lo sapeva, o meglio, lo aveva capito. Senza rispondere si alzò dal letto ed andò in bagno per prepararsi prima di mettersi a letto, Manuel lo seguì con lo sguardo fuori la porta, come per controllare che fosse tutto a posto, poi decise di accendere il suo computer ed aprire Netflix. Dopo aver aperto la home di Windows nell'anteprima delle foto trovò la sua faccia, o meglio, la sua faccia pena di lividi.
Cliccò su quell'icona sentendo il cuore battere decisamente più velocemente del solito, a differenza di quello che immaginava non gli si aprì una foto ma un video di quando aveva dormito a casa sua, Simone gli aveva fatto un video mentre dormiva. Prese un respiro profondo rivedendolo un paio di volte e la cosa di cui fu più sorpreso fu la sua reazione, lui era felice.
Si morse il labbro inferiore e chiuse quella finestra con una sensazione fastidiosa allo stomaco, Simone gli aveva fatto un video mentre dormiva e lui anziché essere perplesso era felice, felice perché aveva deciso di immortalare quel momento e tenerlo con se, come se fosse una cosa preziosa.

«hai aperto Netflix?»

Simone entrò nella stanza scorrendo con il dito sul cellulare.

«ancora no»
«ma che te ridi?»
«non sto a ride»
«c'hai quel sorrisetto lì»

Gli indicò la faccia mentre si sedeva sul suo letto facendo rimbalzare leggermente il portatile.

«ho visto na cosa su Instagram che m'ha fatto ride, n'è niente»

Level of Concern | SimuelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora