Sono le tre di notte, o forse è meglio dire del mattino.
Domani registreremo la prima puntata del serale ed io a quest'ora dovrei essere nel mio caldo letto a dormire serenamente, e invece sono qui, in cucina, aspettando che l'acqua della tisana bolla mentre cerco di liberarmi dall'ansia.
Ho provato a dormire per ore, rigirandomi da una parte all'altra per un'infinità di volte e alla fine mi sono arresa, venendo qua in cucina per cercare di distrarmi un po'.
Ha funzionato? Ovviamente no."Che ci fai qua a quest'ora?"
Mi giro di scatto, saltando in aria manco fossi un'atleta di salto in alto, portandomi una mano sul cuore per lo spavento.
"Mannaggia Caro, mi hai fatto perdere dieci anni di vita" la rimprovero mentre la ballerina ridacchia divertita, dev'essere stata una scena davvero esilarante vista da fuori.
"Scusa, non volevo farti morire" dice appena si riprende, facendo il giro del bancone per avvicinarsi a me.
"Ora, però, mi dici che ci fai sveglia?"
"Quello che ci fai anche tu" rispondo vagamente mentre spengo il fornello in cui stavo riscaldando l'acqua per poi versarla in una tazzina.
"Mi sono svegliata e non ti ho trovata in camera, così sono venuta a cercarti" ammette facendo nascere un sorriso sincero sul mio volto, mi riempie il cuore di gioia ogni volta che si preoccupa per me.
"Non dovevi, devi essere riposata per domani" cerco comunque di sviare il discorso perché non voglio annoiarla con le mie paranoie, soprattutto in un giorno importante come questo."Esattamente come lo devi essere tu, quindi mi dici perché sei sveglia? Non riesci a dormire?" insiste così scuoto la testa negando, arrendendomi alla sua testardaggine.
"Ho un po' d'ansia per domani e ho paura di uscire" ammetto e questa volta è Carola a scuotere la testa contrariata.
"Uscire tu? Come fai a pensare una cosa del genere quando hai un talento immenso, ogni volta che ti esibisci mi rapisci, non riesco a staccarti gli occhi di dosso e non lo dico perché sono di parte" mi sorride, portando dietro l'orecchio una ciocca dei miei capelli che nel frattempo si è spostata, facendo sorridere anche me.
"Detto da te vale il doppio"
"Scema, sai cosa facciamo ora?" domanda retoricamente ed io rispondo negativamente facendole segno di continuare.
"Andiamo in camera, dormiamo insieme e cerchi di dormire, okay?" annuisco seguendo la ballerina in camera, senza nemmeno finire la tisana.
Non so quanto possa funzionare ma accetto senza fiatare, nella speranza che Carola si riaddormenti subito e non perda queste preziose ore di sonno.
Arriviamo in stanza e ci infiliamo sotto le coperte, cerco di mantenere una certa distanza ma la mora mi tira più vicino a se, circondandomi i fianchi con una mano mentre con l'altra inizia a disegnare dei cerchi immaginari sulla mia schiena."È normale avere ansia, anch'io sono agitata, ma non avere paura di uscire perché non succederà, fidati di me" sussurra per non svegliare Serena, che condivide la camera con noi, mentre io mi rilasso sempre di più sotto il suo tocco.
"E ora prova a dormire, mh?! Che domani devi essere al massimo" continua stampandomi un piccolo bacio sulla fronte, per poi tirarmi nuovamente verso di sé, facendomi appoggiare sul suo petto.
Mi sento improvvisamente più tranquilla e più rilassata, il mio respiro si tranquillizza mentre si fonde con il suo.
"Caro"
"Mh?"
"Grazie." dico semplicemente, incapace di dire qualsiasi altra cosa, ma so che lei mi capisce anche senza bisogno che io parli.
"Non devi ringraziarmi, lo sai quanto tengo a te" risponde la ballerina, accarezzandomi i capelli, poi mi sembra di sentire una frase tipo "pure troppo" ma non ne ho la certezza perché poi secondi dopo sono già tra le braccia di Morfeo.