Capitolo Uno

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It's better to feel pain, than nothing at all

The opposite of love's indifference

(Stubborn love - The Lumineers)



"Mi vedo con uno."

Quelle quattro parole continuano ad affollare i pensieri di Manuel da quando Simone gliele ha dette, circa una settimana prima.

Quello che era sembrato un banale pomeriggio a casa Balestra, immersi tra i libri e gli appunti di matematica, era improvvisamente diventato un incubo.

Simone aveva sganciato quella bomba senza preavviso, mentre studiavano per la prima verifica dell'anno. E Manuel l'aveva fissato per un attimo prima di dire: "Come, scusa?"

Simone si era stretto nelle spalle, come se fosse qualcosa di poco conto, e aveva detto: "Sto uscendo con un ragazzo, fa quinta. Per ora non è niente di serio, ma volevo comunque che tu lo sapessi. In fondo, sei il mio migliore amico."

Manuel aveva borbottato un flebile: "Ok", prima di fingere di prestare di nuovo attenzione al libro.

Ovviamente non era più riuscito a studiare mezza parola e il giorno dopo aveva fatto un disastro nel compito in classe.

A distanza di una settimana, la situazione non era cambiata. Manuel faceva ancora fatica a concentrarsi su qualsiasi cosa che non fosse Simone e il pensiero che stesse uscendo con qualcuno, e ormai era diventato evidente che ci fosse un problema. Soprattutto quando era arrivato impreparato all'interrogazione di filosofia.

Dante aveva chiuso un occhio, dicendo che lo avrebbe interrogato di nuovo. Ma Manuel sapeva che non sarebbe cambiato nulla.

Il problema non era che non avesse studiato. Il problema era che non riusciva più a concentrarsi su niente da quando Simone gli aveva confessato di uscire con qualcuno.

Quando Simone era stato dimesso dall'ospedale dopo l'incidente, Manuel si era fatto in quattro per lui. Lo aveva accompagnato a ogni visita medica, ogni seduta con lo psicologo, si era praticamente trasferito a casa sua per assicurarsi che non gli mancasse mai nulla e per stargli vicino.

E nessuno dei due aveva mai parlato di ciò che era successo tra loro alla festa di Simone, probabilmente entrambi troppo preoccupati di rovinare il precario equilibrio su cui si reggeva il loro rapporto.

Per Manuel, andava bene così. Più che bene, in realtà.

Aveva avuto modo di stare accanto a Simone per tutta l'estate senza dover affrontare i sentimenti che ormai si era reso conto di provare per lui. E Simone, d'altra parte, sembra a felice di avere Manuel intorno.

Era andato tutto bene per mesi.

Manuel e Simone erano tornati ad essere la "Manuel & Simone associati" ma senza pericolose azioni criminali di mezzo. Avevano passato ogni momento libero insieme, rimettendo in piedi un'amicizia che per un attimo Manuel aveva temuto di aver perso per sempre.

Manuel intanto aveva anche cercato di capire cosa fosse cambiato in lui, cosa fossero quei sentimenti aggrovigliati che gli occupavano il cuore. Alla fine dell'estate - tra un pomeriggio trascorso insieme in garage e uno in piscina - aveva finalmente realizzato che Simone gli piaceva.

Simone gli piaceva come prima gli erano piaciute Chicca e Alice. Simone gli piaceva come fino a quel momento gli erano piaciute solo le ragazze.

Scendere a patti con quei sentimenti era stato sorprendentemente facile, forse perché Manuel sapeva bene che stare accanto a Simone lo rendeva felice e si era convinto che qualcosa che ti rende felice non può essere qualcosa di sbagliato.

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