Epilogo

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E poi così, tu sei qui

Natale in un qualsiasi lunedì

(Spazio tempo - Francesco Gabbani)



Manuel non ha mai dato molta importanza al Natale.

Forse è perché non ha mai avuto una famiglia con cui festeggiarlo. Da quando ha memoria, sono sempre stati solo lui e sua madre. Niente nonni, niente zii o cugini. Solo loro due.

Ma da quando sta con Simone è tutto diverso, e anche le cose a cui prima non dava importanza sono diventate importanti.

Quella sera - la sera della vigilia di Natale - ha cenato a casa di Simone con la famiglia al completo. Lui e Simone seduti su un lato del tavolo, Dante e nonna Virginia alle due estremità, e addirittura sua madre Anita e il professor Lombardi (che ormai è diventata quasi una presenza fissa a casa Balestra).

La nonna di Simone ha regalato ai ragazzi due maglioni natalizi identici che Manuel ha insistito per indossare quella sera. Poi ha obbligato Simone a mettersi in posa - mentre lui impostava l'autoscatto sulla fotocamera del cellulare - e si sono fotografati uno accanto all'altro, avvolti nei loro maglioni, mentre Manuel teneva sulle loro teste un rametto di vischio e Simone si chinava verso di lui a dargli un bacio sulle labbra.

Adesso, a distanza di qualche ora e mentre Simone dorme accanto a lui, Manuel non può evitare di fissare quella foto e sorridere.

Sono così belli insieme che quasi gli manca il fiato.

Ormai stanno insieme da poco più di un mese, ma le cose non sono cambiate molto. Non limitano i loro contatti ed escono spesso insieme a cena o al cinema, facendo quelle cose tipicamente da coppie, ma è come se avessero un tacito accordo su come comportarsi in presenza di amici o in generale persone che li conoscono.

A scuola capita spesso che uno dei due si lasci andare a qualche contatto che prima non avrebbe mai azzardato - le mani che si sfiorano qualche secondo di più mentre si passano una penna, una carezza sul braccio quando uno dei due passa accanto all'altro - ma niente di troppo evidente.

E Manuel si è accorto che Simone vorrebbe qualcosa di più. In realtà l'ha sempre saputo.

Simone vuole essere libero di comportarsi come una volta faceva con Laura. Vuole essere libero di baciarlo in classe, di abbracciarlo davanti a tutti.

E Manuel ha deciso, dopo non poche riflessioni, che è quello che vuole anche lui. E fanculo a cosa pensano gli altri.

Così, senza pensarci ulteriormente, apre Instagram e posta la loro foto, assicurandosi di taggare Simone e di scrivere una didascalia romantica.

Probabilmente quando Simone se ne accorgerà gli verrà un infarto, ma a questo può pensarci il giorno seguente.


***


Il giorno seguente, per Manuel è senza dubbio il miglior Natale della sua vita. Probabilmente perché si sveglia accanto a Simone.

Lo guarda dormire per un po', prima di sporgersi verso di lui e stampargli un bacio sulle labbra, a cui Simone reagisce con una serie di borbottii al pari di una vecchia caffettiera.

Manuel si mette a ridere. Sapeva che avrebbe reagito così, sa che Simone odia essere svegliato (anche se in modo molto piacevole).

"Ma che ore sono?" chiede il più piccolo con la voce ancora impastata dal sonno.

"Le otto e mezza."

"Perché hai pensato fosse una buona idea svegliarmi a quest'ora?" ribatte Simone infastidito.

"Perché c'è una cosa che devi vedere" risponde Manuel. "Guarda il telefono."

La verità è che Manuel non può aspettare che Simone si accorga da solo della pazzia che ha fatto. Vuole che lo sappia subito.

Simone afferra il suo cellulare dal comodino, notando subito una notifica di Instagram che lo avverte che Manuel lo ha taggato in una foto.

Sblocca il telefono e clicca immediatamente sulla notifica.

Quando davanti ai suoi occhi appare la foto che hanno scattato la sera prima, Simone non riesce a crederci.

"Hai messo la nostra foto su Instagram" mormora stupito.

"Vuoi che la tolga?" chiede Manuel, colto improvvisamente dall'insicurezza.

"No! Sono solo stupito. Così lo sapranno tutti."

"L'idea è quella" risponde Manuel.

Simone si volta verso di lui. "Sei sicuro?"

"Ti amo. Voglio che lo sappiano tutti, Simo."

Simone non ci pensa nemmeno un secondo prima di rotolare sul materasso e imprigionare Manuel con il suo corpo. Lo bacia con il cuore colmo di gratitudine e di amore, gli accarezza il viso, poi i fianchi, se lo stringe addosso quasi avesse paura di vederlo svanire da un momento all'altro.

E Manuel sorride sulle sue labbra, mentre lascia che Simone lo ami come ha sempre fatto.

Accanto a loro, tra le coperte sfatte, il telefono di Simone è ancora acceso su quell'immagine di due ragazzi felici che si baciano sotto il vischio, con una descrizione che recita una frase di una canzone di Francesco Gabbani e un cuore rosso alla fine.

Probabilmente entro qualche ora inizieranno ad arrivare commenti e messaggi perplessi da parte dei loro amici, ma Simone non vuole pensarci.

Manuel è lì con lui e non ha intenzione di andarsene. È tutto quello che conta.







Note autrice:

Siamo giunti alla fine di questa storia.

Quando ho iniziato a scriverla, non pensavo che sarei arrivata a 8 capitoli, a così tante visualizzazioni e commenti. È stata una sorpresa e io di solito le sorprese le odio, ma questa è stata una sorpresa bellissima e penso di dover spendere qualche parola per ringraziare chi mi ha accompagnata in questo viaggio.

Prima tra tutti: Sarah. Lei è quella che legge le mie cretinate in anticipo e che già solo per la pazienza di leggersi queste robe su whatsapp si meriterebbe una statua. Ti voglio bene tesoro.

Il secondo ringraziamento va alle ragazze di telegram che hanno seguito questa storia supportandomi in un modo che non ho parole per descrivere. Siete speciali.

Il terzo e ultimo - ma solo per ordine e non per importanza - va a tutte le persone che hanno letto e commentato. Io scrivo per me stessa, ma vedere il proprio lavoro apprezzato è una soddisfazione grandissima e senza di voi pubblicare queste fanfiction non avrebbe senso.

Grazie.

E ci rivediamo presto.

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