Capitolo Due

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Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo

E la mia faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro

(Rimmel - Francesco De Gregori)



Simone e Francesco stanno insieme. Questo è un dato di fatto.

Manuel non ha idea di quando abbia smesso di essere una frequentazione senza impegno e sia diventata qualcosa di più serio, ma è successo. E la prova non è il bacio che si sono scambiati davanti alla scuola o il fatto che si tenessero per mano.

La prova sono le parole di Simone quando Manuel gli fa notare che, qualsiasi cosa lo leghi a Francesco, sembra ben lontano dal "niente di serio", come lo aveva definito lui.

"Beh, sì, volevo parlartene ma è successo solo di recente" inizia a dire Simone grattandosi la nuca imbarazzato. "Comunque sì, in effetti stiamo insieme."

Manuel sente il mondo cascargli addosso. O la terra mancargli sotto i piedi. Non è certo di quale sensazione sia peggiore, ma qualunque sia tra le due è quella che sta provando in quel momento.

"Bene. Sono felice per te" dice mentre entrano nella loro classe.

E vorrebbe che fosse vero, vorrebbe davvero essere felice per Simone, sorridere solo perché sorride lui. Ma non ci riesce e può solo augurarsi che non si veda che sta fingendo.

In realtà una parte di lui - una parte minuscola - è davvero felice per Simone. Manuel non riesce a spiegarselo, ma è come se in un certo senso la felicità di Simone fosse anche la sua.

Il problema è che l'altra parte, quella egoista che vorrebbe Simone per sé, tende a prendere il sopravvento.

Si dà mentalmente dell'idiota perché per mesi Simone è stato suo e lui non ha avuto il coraggio di tenerselo stretto.

In realtà, il coraggio non lo avrebbe nemmeno ora. La verità è questa: non si sente pronto.

Non si sente pronto ad ammettere di essere bisessuale, non si sente pronto ad ammettere di provare qualcosa per Simone.

Dirlo a sua madre è stata un'eccezione, qualcosa di cui aveva bisogno perché da solo non sarebbe riuscito a superare quel momento. Ma pensare di dirlo a qualcun altro - soprattutto Simone - per ora è fuori discussione.

"Mi piacerebbe fartelo conoscere" dice a un certo punto Simone.

Manuel lo fissa con gli occhi sgranati, probabilmente un po' troppo impauriti visto che Simone dice timidamente: "Non ti va?"

"No, figurati, certo che mi va" dice Manuel.

Ovviamente non ha tutta questa voglia di conoscere il fidanzato del ragazzo per cui ha una cotta, ma non può nemmeno dire la verità a Simone.

"Sei il mio migliore amico, ci tengo" dice Simone, quasi a voler spiegare per quale motivo vuole presentargli Francesco.

Manuel cerca di sorridere e di non pensare a quanto faccia male quella situazione. Sentirsi definire niente più di un amico, accettare il fatto di conoscere il fidanzato di Simone... Manuel non è certo di farcela, eppure sa di doversi sforzare.

"Certo, quando vuoi" risponde Manuel appena un attimo prima che Lombardi faccia il suo ingresso in aula.

E con "quando vuoi" Manuel ovviamente intende: "Uccidimi pure quando vuoi", ma questo se lo tiene per sé.

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