Capitolo Otto

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"All the lonely shadow dances, from the cradle to the grave—
It's a solo song, and it's only for the brave."

[Only The Brave, Louis Tomlinson]

***

L'intero mese di gennaio è un bel periodo, per Louis.

Non per un motivo in particolare, in realtà: semplicemente è rilassato, scrive un po' di più, dorme meglio, riceve buone notizie e cose del genere. La sua vita ha avuto una caduta fortissima da alta quota e, dopo essere rovinosamente e per miracolo sopravvissuta all'impatto, ha aspettato e si è assestata. La sua prima riapparizione pubblica, il concerto di beneficenza di metà giugno, non gli fa più così paura.

La prima, vera notizia è una mail dalla Modest per confermare il suo ufficiale distaccamento. Louis non ne è nemmeno sorpreso: la sua immagine pubblica è troppo confusionaria, troppo bisognosa di attenzioni e spiegazioni, e nessuno vuole occuparsene, nessuno vuole rispondere alle domande della gente. Quindi, l'hanno semplicemente lasciato andare.

Il problema è che, adesso, qualsiasi cosa su lui come personaggio pubblico fa capo a Louis, e c'è un vagone di persone pronte a mandargli mail su cosa vuole fare, quali campagne vorrebbe rappresentare, proposte di collaborazioni, interviste, anche alcune società attiviste che proclamano il pieno supporto. Ovviamente, nessun brand e nessuna casa discografica si sono fatti sentire, non ancora. Non ne è sorpreso. Chiama la sua assistente personale, Amy, e le chiede di prendere in carico la posta elettronica e scrivere sui social delle novità e del suo prendersi una pausa. Penserà poi al resto, anche se per quel pomeriggio lavora, al telefono con Ed, alla sua etichetta. È terrorizzante, ma lo adora.

È anche vero che tutti quei conti e calcoli e variabili gli fanno venire il mal di testa e così, dopo essersi registrato come etichetta indipendente e aver creato il referente della partita IVA, oltre che altre faccende noiose, complesse e sfortunatamente legali per poter fare una cosa del genere, che l'avevano sottratto al pomeriggio e alla prima serata con gli altri (e soprattutto con Harry), avevano implicato lunghe chiamate con i suoi legali e il suo team coordinato da Amy, e gli avevano procurato un mal di testa a cui suonare aveva dato la botta finale, aveva fatto una lunga dormita accucciato nelle coperte. Poco prima si era quasi accasciato sul pianoforte, la testa che scoppiava (anche se era felice, sinceramente felice ed emozionato di star costruendo qualcosa di assolutamente suo, dove la sua immagine apparteneva solo a lui e a nessun altro), e aveva sentito delle mani delicate prendergli la vita e tirare. Al tocco di Harry, si era rilassato.

"Cosa hai combinato, cariño?"

Louis aveva chiuso la copertura per poggiarci le braccia e affondarci il viso, mugolando. ''Ho sistemato delle cose da remoto, in camera. Il computer mi ha ucciso gli occhi.''

Le mani erano salite ad aggiustargli i ciuffi dietro la nuca, probabilmente in disordine per tutte le volte che ci aveva passato le mani. ''Credo che non avresti dovuto suonare, stasera.''

Louis aveva fatto una risata: ''E' lavoro, topolino, non è che posso decidere di non venire.''

Harry aveva storto la bocca, o almeno l'aveva notato dallo spazietto che si era ricavato per sbirciarlo, attraverso le sue stesse braccia. Aveva allontanato la mano solo per prendergli il gomito e farlo alzare: ''Vieni, ti prendo un'aspirina e qualcosa da mangiare.''

''Il mal di testa mi toglie l'appetito'' aveva detto stupidamente, mentre veniva tirato verso la cucina. Di solito si appoggiava al bancone della cucina, sedendosi e lasciando dondolare le gambe, ma dato che Niall e un altro aiuto-cuoco stavano pulendo, era rimasto semplicemente con il fianco contro un mobiletto pieno di pentole piccole, mangiando a piccoli bocconi metà di un panino con prosciutto, di forza. Harry, che comunque andava avanti e indietro nel mettere tutto in ordine, gli aveva allungato un bicchiere con un'aspirina. Louis aveva ringraziato con un piccolo cenno, ed Harry gli aveva toccato appena un avambraccio: ''Aspettami, così ti accompagno in camera.''

Kiss My Tired Soul ||L.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora