A quell'ora del giorno tutti gli abitanti del posto erano in giro per la città, d'altronde mancava solo un giorno alla cerimonia più importante della storia. Le strade erano tutte addobbate con decorazioni di vario tipo, a partire da palloncini per bambini fino ad arrivare a lanterne, ombrelli e luci di tutti i colori. I mercanti approfittavano della giornata fresca per piazzare le loro bancarelle e iniziare a cantare le loro solite lagne per cercare di convincere tutti a comprare la loro merce.
Nel frattempo nelle vie si potevano notare quante più razze possibili, tra Umani, i Finia, esseri alti circa due metri e mezzo con capelli scurissimi e una pelle pallida che pareva quasi luminescente. Erano quasi sempre ben vestiti perché la maggior parte di loro svolgeva il compito di ambasciatori o messaggeri e quindi quei pochi che se ne vedevano in giro erano per forza uno o l'altro, e inoltre indossavano una maschera per coprire il loro grosso becco che a volte poteva spaventare i bambini di altre razze. Oltre a loro non mancavano di certo i Massivi, grossi esseri di pietra che vivevano nelle altissime montagne di Gilshall. A loro però l'ingresso in città era vietato per via della loro gigantesca forma, ed erano quindi costretti a staccarsi dal loro corpo in piccole forme per adattarsi e viaggiare tranquillamente in città e una volta finite le loro commissioni si sarebbero riattaccati al loro corpo e sarebbero ripartiti.
Insomma a Hertus non mancava proprio nessuno, c'erano addirittura i Pellenera dei boschi, la razza più timida di tutte. Avevano una pelle scurissima e dei lunghi capelli anche loro scuri, poi erano tipici tingerseli per dimostrare varietà tra essi. Ma la loro più grande particolarità erano le lunghe orecchie a punta che per non so quale motivo li rendeva degli abilissimi cacciatori con arco. Per quanto possano essere timidi nei confronti degli altri, erano una razza veramente impavida e senza timori di alcun tipo.
C'era un viavai di gente ovunque essendo l'ora di punta, tra bambini che uscivano da scuola e andavano subito a incontrarsi con i loro amici e adulti che tornavano dal lavoro, le strade erano completamente piene. Al porto c'era un traffico assai più vasto, essendo uno dei porti più grandi della regione se non del paese intero. Tra mercanti e nobili provenienti da tutto il mondo tutti erano indaffarati, la cerimonia era proprio un evento importante.
Ma ora spostiamoci in una remota parte della città, una frazione dove vivano per lo più contadini e artigiani, in poche parole la zona più povera del posto. Anche se poveri però, gli abitanti non vivevano lamentandosi di avere mancanze perché effettivamente i nobili del posto si occupavano di tutta la popolazione, contadini compresi.
Rivolgiamo però lo sguardo su una casuccia, quasi tutta fatta di legno, aveva due piani e godeva di una vista su quasi tutto il settore fuori dalle mura. Dentro viveva una povera famiglia di allevatori, la casa era arredata in stile Pellenera, le pareti erano piene di trofei di caccia e qualche spennellata di ogni colore per rendere il tutto variopinto. La casa apparteneva a Nadrak Leafblood, un Pellenera esiliato dai boschi per aver infranto la legge di innamorarsi di una donna di razza diversa. Dovete sapere che le tribù dei boschi sono molto rigide sulle leggi e andare contro una di esse voleva dire andare contro la tribù stessa, quindi l'esilio era per gran parte dei peccati la scelta migliore secondo loro. Nadrak sposò un'Umana di nome Adalyn e visse la sua vita con lei fino all'arrivo del loro figlio, un raro esemplare di ibrido da Umano e Pellenera. Il piccolo aveva assunto tratti dei due, la sua pelle non era scurissima per via della pallidezza della madre, ma i suoi capelli erano neri come la pece e gli occhi sul violaceo anch'essi ereditati da Adalyn. Inoltre le sue orecchie non erano lunghissime come quelle del padre, ma avevano comunque una forma a punta. Nadrak addestrò il giovane fin da piccolo all'uso dell'arco e come si dice, sangue non mente. Nel corso degli anni divenne un abile tiratore e faceva quasi invidia al padre, ma il duro allenamento non gli permise di avere una vita sociale e questo spesso gravava sul suo stato emotivo.
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Cuore Puro
FantasyUn giovane Pellenera incontra per puro caso un Lunario con un fardello sulle spalle da generazioni. La Cerimonia del Cuore Puro, un viaggio per accendere le cinque fiaccole e fermare il ritorno di Valroth, il conquistatore delle stelle. La storia se...