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ATTENZIONE: questo capitolo contiene scene erotiche tra i due personaggi... Vi sto avvisando così se siete particolarmente sensibili potete non leggere... Per chi invece dovesse apprezzare, BUONA LETTURA! ♡♡

Si svegliò che il sole era sorto da poco: filtrava appena attraverso la tenda tirata. Delle calde coperte lo avvolgevano in un morbido abbraccio, poi... ebbe la sensazione che qualcuno lo stesse guardando. Voltando lo sguardo, Eren si vide riflesso nelle pupille grigie del Capitano Levi, che era seduto sul bordo del letto.
"Capitano..." mormorò tirandosi su a sedere.
Levi continuò a guardarlo, in attesa che riprendesse a parlare.
"Mi dispiace... Per colpa mia, gli altri membri della squadra sono..."
"Per colpa tua?" lo interruppe il moro sospirando: "Mi sembrava di averti già spiegato che nessuno può prevedere il futuro"
"Ma se mi fossi trasformato... con il suo auto forse..."
"Forse saremo morti tutti" concluse Levi.
Eren lo guardò stupito: aveva creduto che per essersi trasformato Levi l'avrebbe picchiato... Sarebbe stato anche giusto visto che i suoi sottoposti erano morti a causa sua... E invece il moro gli stava dicendo che non era colpa sua...
"Capitano... grazie" mormorò il ragazzo.
"Non ringraziarmi" disse Levi. Poi: "Sono felice che almeno tu sia vivo..."
Avrebbe voluto staccarsi la lingua a morsi subito dopo, ma, come nella radura, non aveva potuto trattenersi.
Eren invece si ritrovò il cuore in gola, per un momento gli mancò il respiro... ma era sicuro di aver sentito bene. Guardò di nuovo il suo superiore: percorse con gli occhi i tratti del suo viso, soffermandosi sulle labbra che sembravano così morbide ed invitanti.
Il castano non si rese conto di essersi spostato finché non sentì il respiro dell'altro sul volto; li separavano solo pochi millimetri ora.
Prendendo il coraggio a due mani, Eren colmò quella distanza.
Le sue labbra e quelle di Levi si unirono in un casto bacio che durò appena un istante: Eren si staccò quasi subito, mentre il maggiore lo guardava allibito, per poi tornare all'attacco, questa volta saggiando con più cura quelle labbra che aveva sognato per tanto tempo.
Cercando di staccarsi da lui per farsi dare delle spiegazioni, Levi dischiuse le labbra fino a quel momento serrate, e sentì la lingua dell'altro muoversi nella sua bocca. Cercò di allontanarsi ancora, ma Eren non glielo permise e rese quel bacio tanto passionale da rubare un gemito al moro. Senza sapere come, Levi si ritrovò sdraiato sul letto, con Eren a cavalcioni sopra di sé, che cominciò subito a tempestargli il collo di piccoli baci.
"Che cazzo stai facendo, Jaeger?" chiese Levi cercando di usare il tono più arrabbiato che poteva, senza successo perché a furia di sentire la lingua del più piccolo percorrergli la gola il respiro gli stava diventando affannato.
Il ragazzo si staccò un momento, fissò i propri occhi smeraldo in quelli grigi del Capitano, e decise di parlargli più sinceramente di quanto non avesse mai fatto: "Ti voglio, Levi... Voglio che tu sia mio... e voglio essere tuo"
Ma che cavolo sta dicendo? pensò il moro. E poi, cos'è tutta questa confidenza?! Dovrei spaccarlo di botte e andarmene!
Eppure non si mosse: restò fermo mentre il moccioso gli toglieva la giacca e la camicia, scoprendogli la parte superiore del corpo.
Idiota! continuava a ripetersi, imbecille!
Eppure non faceva niente per fermare Eren, che non riusciva a credere di star davvero toccando il Capitano in quel modo... Trovava perfetta ogni sua imperfezione. Amava e voleva scoprire ogni parte di lui...
Sono felice... pensò mentre lo accarezzava. Sono davvero FELICE!
Sarebbe anche potuto morire in quel momento, perché era accanto al suo Capitano...
Percorse con gli occhi tutta la pelle che aveva portato alla luce, dal petto scolpito fino al ventre reso piatto da anni di addestramento e battaglie contro i giganti. Si chinò a baciare uno dei capezzoli di Levi, per poi prenderlo in bocca e succhiarlo piano.
Levi si lasciò scappare un altro gemito, un po' più forte questa volta.
Ma che mi prende? Lui è un uomo, dannazione!
Nonostante questo, Levi non si ricordava l'ultima volta che aveva provato un piacere tanto intenso... E non era dovuto solo all'atto fisico: si era innamorato di Eren, e l'aveva già capito da un po', ma permettergli di fare quelle cose... Se fossero andati avanti, di sicuro la corazza di indifferenza e freddezza che Levi si era costruito attorno con tanta cura si sarebbe sfracellata, e lui di questo aveva pura, Più di quanta ne avesse davanti ai giganti, perché nessuno l'aveva mai visto in quel modo... Non voleva che Eren lo ritenesse patetico.
Sto pensando come una ragazzina!
Si sarebbe tirato addosso una marea di altri improperi se Eren non lo avesse distratto portando la mano sulla sua erezione, ancora bloccata dai pantaloni che il ragazzo si premurò di togliere in fretta.
Eren avvolse la mano intorno al membro del suo superiore, la mosse e si beò di ogni singolo gemito che usciva dalla bocca dell'altro; con l'altra mano, decise di scendere più in basso, verso le natiche di Levi, verso quella piccola apertura che piano piano cominciò a preparare.
Levi è così bello...
Mise un dito dentro di lui. Lo sentì gemere e lo guardò: le gote arrossate, la bocca semiaperta, il corpo ricoperto da un leggero strato di sudore...
È così bello...
Eren mosse il dito al suo interno.
Levi non ebbe alcun modo di controllarsi mano a mano che il piacere, misto ad un leggero dolore, aumentava: ormai rantolava, e si inarcò verso l'altro ragazzo cercando di intensificare il proprio piacere. Quando si accorse che Eren lo guardava, però, fu sopraffatto dalla vergogna e si coprì il viso con il braccio
Merda... lo sapevo!
Come aveva temuto, quel moccioso le stava distruggendo tutte, le barriere che lui si era costruito intorno per sopravvivere in quel mondo schifoso.
"Guardami" gli disse Eren prendendo il suo polso minuto e scoprendogli il viso.
Levi rimase girato.
"Levi, ti prego guardami" ripeté Eren. "Voglio vedere i tuoi occhi"
L'altro non seppe resistere e si voltò. Eren lo baciò.
"Levi... io... io ti desidero..."
Si capiva da come aveva parlato che aveva una paura nera di essere respinto... e in effetti chiunque sano di mente si sarebbe levato da quel casino un secolo fa, però... Levi voleva che Eren lo prendesse. Aveva paura ma lo voleva con tutto se stesso, come non aveva mai voluto nulla prima.
Annuì.
Eren sorrise (il sorriso più bello che Levi avesse mai visto) e dopo essersi spogliato in fretta,  prendendo le cosce dell'altro tra le mani le poggiò sulle proprie spalle; si posizionò tra le gambe del più grande, e cominciò a spingere il proprio membro dentro di lui.
Levi sentì una scossa di dolore intenso pervadergli tutto il corpo. Digrgnò i denti per non urlare. Era troppo... non ce la faceva, ma Eren non si fermava...
"Fa male... Eren..."
"Perdonami..."
Non avrebbe voluto fargli male, ma era inevitabile...
Levi gli premette il viso contro il petto sentendolo entrare completamente dentro di sé.
"Levi..."
Eren cominciò a muoversi, molto piano, timoroso di provocare troppa sofferenza alla persona che amava, ma ben presto il dolore divenne piacere, e Levi, così come Eren non fu più in grado di fare nulla che non fosse ansimare, gemere e spingersi sempre di più contro l'amante.
Ormai preda della passione, Eren lo prese per la vita e lo strinse quasi fino a spezzarlo.
Dio quanto lo amo!
Non riusciva a pensare ad altro.
"Eren... se continua così io..."
Eren lo interruppe baciandolo. Vennero un istante dopo, simultaneamente, urlando il proprio piacere l'uno nella bocca dell'altro, stringendosi fino a togliersi il respiro, Levi macchiando il ventre del più piccolo mentre l'altro inondava l'interno del suo corpo.
Crollarono entrambi dopo l'orgasmo, sfiniti. Dopo un po' Eren uscì lentamente da Levi, e gli si stese accanto abbracciandolo. Il silenzio tra i due si protrasse per qualche istante, poi Eren prese parola: "Levi... posso restare al tuo fianco? Anche se sono un mostro... anche se la mia scelta ha ucciso tutti gli altri... Posso restare al tuo fianco?"
Levi non ebbe un attimo di esitazione nel rispondere: "Sì"
Una volta che fossero tornati dalla missione, sicuramente Eren avrebbe passato dei guai... Ma lui l'avrebbe protetto, sempre.
Che ci provino a toccarlo, pensò stringendosi a lui.
ucciderò tutti, se lo toccheranno.

Posso restare al tuo fianco?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora