È diverso quel che mi fai
Quando leggo il tuo nome
Accendi una luce nel cuore
Senza sapere nulla sei
Riuscita toccare corde sopite
Da anni di male sociale
Ridato vita, cambiato forma
Come la maga Circe fece
Con l'abile comandante
Spezzate catene troppo dure
Logoranti, sulla pelle i segni
Ad imperitura memoria
Non hai preso le ginocchia
D'altri, ma risalita sulle tue
Per tornare come prima
A vedere il sorriso ampio,
Semplice e puro di chi
Ride davvero senza timore
Sguardo alla vetta alta
Con prove dure e crude,
Ma la fiamma arde ancora
Rosso vivo come il laccio,
Non un marchio, ma un passo
Verso l'alto raggio di sole
Si spande nella notte bassa
Getta ombre su contorni nuovi
Di forme a galla negli occhi
Dove ci si perde se distratti
O incantati dall'animo profondo
E puro come d'un bambino
In vesti d'adulto cresciuto
Per dovere e non per voglia
Si solleva un eco diverso
Dal solito brusio presente
Richiama antichi ricordi e
Desideri rinchiusi sottoterra
Scuotendo il quieto vivere
Di chi viaggia con sguardo fisso
In basso per il giogo grave
Sciolto il nodo rialza il tuo
Viso e sorridi in faccia al tempo
Buio lasciato indietro