Dopo svariate lezioni era finalmente arrivato il momento di andare a riposare.
I dormitori erano all'ultimo piano.
Le scale a chiocciola quasi infinite vennero invase da studenti ansiosi di scoprire con chi avrebbero condiviso la stanza.
Elizabeth entrò dalla porta "stanza 122 dev'essere questa" esclamò.L'atmosfera quasi magica, la neve cadeva lentamente dalle nuvole bianche nel poetico cielo azzurro.
Elizabeth appena entrata nel dormitorio trovò davanti a se una stanza davvero molto spaziosa.
La camera era di un colore pastello tendente al rosa, i due letti erano uno di fianco all'altro e ogni cosa era al suo posto.
Elizabeth era incantata, per circa due minuti non fece nulla, nemmeno un passo, si concentrò ad ammirare lo spettacolo che aveva davanti agli occhi.La porta iniziò a cigolare è da essa entrò una ragazza molto stilosa, indossava divinamente la divisa della scuola, i suoi capelli biondi, le arrivavano poco dopo le spalle ed erano davvero molto ordinati.
La ragazza dal nome ancora sconosciuto salutó e Elizabeth a sua volta ricambió il gentile saluto.
Le due sconosciute, ancora per poco, si presentarono e subito andarono d'accordo, il carattere freddo di Elizabeth di certo non la ostacolava nel fare nuove amicizie.
Tiffany, è così che si chiamava.
Sua madre era una famosa cuoca stellata, mentre suo padre era il proprietario di un'azienda di moda a Miami.Si vedeva perfettamente che Tiffany aveva vissuto una vita felice, i suoi occhi azzurri trasmettevano ad Elizabeth un senso di tranquillità e felicità, che prima d'ora non aveva mai provato.
Tutto era al suo posto, le valige ormai vuote vennero poste sotto al letto.
Era giunta l'ora di andare a cenare.
Le due si avviarono verso la mensa.
Lo sguardo di Tiffany era rivolto verso il pavimento, per evitare le occhiate giudicatorie delle ragazze snob che frequentavano quella maledetta scuola.
Elizabeth invece guardava tutti negli occhi, cercava di capire a cosa stessero pensando, cosa stessero dicendo o semplicemente facendo.Poco prima di arrivare in mesa lo sguardo di Elizabeth si posò su un ragazzo, alto, con capelli neri e occhi scuri.
Il ragazzo era appoggiato con la schiena all'armadietto e stava parlando con i suoi amici che erano intorno a lui.
Elizabeth sapeva bene chi era quel ragazzo, lo sapevano tutti, Jack Collins, dopo la morte improvvisa della madre, ha iniziato a drogarsi e questo lo ha portato a trascorrere circa un anno in un centro di psichiatria in Texas, per tossico dipendenti.
Dopo essere uscito il padre ha deciso di iscriverlo in questa scuola sperando di vedere dei miglioramenti.
Tiffany noto subito lo sguardo di Elizabeth, ma non fece domande, d'altronde si conoscevano da poco, non avevano ancora molta confidenza.Arrivate in mesa presero un vassoio, lo riempirono di cibo e infine si sedettero ad uno dei tavoli liberi nella stanza.
Era tutto così rumoroso.
Le voci rimbombavano nella stanza, le risate erano interminabili e la squadra di football di certo non aiutava, urlavano, si vantavano e scherzavano interminabilmente.
L'espressione Elizabeth era fissa sul suo volto, non accennava un sorriso, ogni cosa che vedeva le dava fastidio, ogni movimento, ogni parola.— Angolo autrice —
Ciao, come state?
Ecco a voi, finalmente oserei dire, il secondo capitolo di questa storia.
Nuovi personaggi, nuove amicizie e chi lo sa forse in futuro anche nuovi amori?
Aspetto i vostri commenti e pareri sulla storia.
~Ciao ciao~
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Nobility
Romance"Immaginate" questa è la parola che vi accompagnerà per tutta la durata del racconto. In una scuola di nobili viziati. Elizabeth una giovane ragazza, bella, intelligente e solitaria. Non aveva amici, ma era abbastanza conosciuta, d'altronde i suoi...