"Salve signorina" esclamò il preside, "le devo dare una notizia non molto felice", le mani di Elizabeth si fecero fredde, le gambe iniziarono a tremare, "mi dispiace comunicarle che suo padre è venuto a mancare qualche ora fa".
Le lacrime iniziarono a sgorgare dai suoi grandi occhi.
Elizabeth uscì dall'ufficio, non riusciva a smettere di piangere, si sedette sulla panchina di fianco a Jack.
Lui era un ragazzo davvero apatico.
"Ei senti anche mia madre è morta quando ero piccolo e fidati nessuno può capirti meglio di me" disse con aria scocciata.
Elizabeth non vedeva mai i suoi genitori ma nonostante questo gli voleva bene.
Jack si alzò senza dire nulla e se ne andò, "come poteva andarsene in un momento del genere", pensò Elizabeth.
La campanella suonò, la ragazza alzò la testa che fino a poco tempo prima fissava il pavimento.
Davanti a lei si presentò Tiffany, con aria dubbiosa e dispiaciuta, subito abbracciò Elizabeth.
Era così bello avere finalmente un'amica!
La neve, che fino al giorno prima ricopriva la scuola e il bosco circostante, era sparita, trasformandosi in pioggia che cadeva leggera dal cielo, le lacrime sul viso di Elizabeth erano scomparse, come se non fosse successo nulla.
Era l'ora dell'intervallo, tutti uscirono dalle proprie classi.
La squadra di football aveva appena finito gli allenamenti per la partita che si sarebbe tenuta nel weekend, mentre le cheerleader si stavano preparando per scendere in campo.
Lucas passò in mezzo ai corridoi con la divisa della squadra è il casco in mano, tutti avevano una cotta per lui.
Dopo il pranzo, i corsi e le lezioni pomeridiane ricominciarono.
Elizabeth doveva ancora decidere quali corsi frequentare.
La ragazza non adorava praticare sport, da piccola sua mamma le imponeva di fare danza classica, ma appena le è stato concesso ha mollato tutto, per concentrarsi su quello che le piaceva veramente.
Sua madre voleva che diventasse una ragazza di successo, famosa e ricercata, ma in fondo non le interessava gran che della figlia.
Fare la cheerleader, insieme a Tiffany, avrebbe potuto aiutare Elizabeth a far viaggiare la mente e non pensare.
Tutto quello che le stava succedendo era tragico, ma nessuno ne faceva un dramma.
La fiamma si era accesa abbastanza in fretta, il bastoncino stava pian piano bruciando, non c'era tempo di fare altro, se non buttare qual piccolo fiammifero sul camino, per alimentare una fiamma che avrebbe illuminato tutta la stanza.
La sala comunale era piena di studenti, alcuni studiavano, altri parlavano e altri ancora si rilassavano davanti al caldo camino.
Elizabeth stava ancora pensando alla proposta, che poco prima, le era stata fatta da Tiffany.
Fare la cheerleader, era una cosa che andava fuori dalla comfort zone di Elizabeth, ma decise di fare un tentativo, decise di provare a divertirsi per la prima volta nella sua vita.
I moduli d'iscrizione erano sul tavolo, Tiffany aveva appena finito di compilare il foglio, mentre ad Elizabeth mancava solo una firma, la su mano stava tremando.
"Elizabeth Black", missione compiuta, ora era ufficialmente una cheerleader.
Lucas e tutta la squadra di football entrarono nella sala e vedendo Elizabeth e Tiffany con i fogli d'iscrizione in mano, uno di loro esclamó "Così avete deciso di diventare cheerleader".
Tiffany annuì, per poi andare verso l'uscita seguita da Elizabeth, "Ne siamo molto felici" esclamò Lucas.
Il corridoio era vuoto e silenzioso, fin quando una voce strillante fece voltare le due ragazze, eliminando quel silenzio, "Ciao, piacere sono la capitana delle cheerleader".
Era Chanel, le due la salutarono per poi presentarsi.
"La mia squadra aveva bisogno di nuove compagne, spero che voi due prendiate sul serio questo ruolo" disse Chanel.
Che cosa bizzarra due fratelli, capitani entrambi di una squadra.
— Angolo autrice —
Ciao a tutti.
Oggi vi pubblico questo capitolo.
Lo so è abbastanza corto, però ci tenevo a pubblicare per non farvi aspettare troppo.
Cosa pensate della situazione che sta vivendo Elizabeth?
Si è finalmente lasciata andare, entrando nel club delle cheerleader.
~Ciao ciao~
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Nobility
Romance"Immaginate" questa è la parola che vi accompagnerà per tutta la durata del racconto. In una scuola di nobili viziati. Elizabeth una giovane ragazza, bella, intelligente e solitaria. Non aveva amici, ma era abbastanza conosciuta, d'altronde i suoi...
